Asset indiani sostenuti dall’aiuto della RBI

27/08/2019 15:30

Asset indiani sostenuti dall’aiuto della RBI

Il prezioso supporto monetario fornito dalla banca centrale indiana (Reserve Bank of India, RBI) non è trascurabile: dopo aver ridotto complessivamente il suo tasso pronti contro termine dello 0,85% nell’anno corrente e aver iniettato nel sistema bancario l’equivalente di $5 miliardi attraverso aste di scambio dollari-rupie, i membri del consiglio direttivo della RBA hanno approvato il trasferimento di un surplus di INR 1,8 mila miliardi ($ 24,4 miliardi) al governo per aumentare gli investimenti pubblici.

Ciò sarà verosimilmente di grande conforto per l’amministrazione Modi, che dovrebbe mantenere l’impegno a raggiungere l’obiettivo del 3,40% del PIL. Non si prevede, però, un miglioramento delle prospettive per l’economia indiana, che nell’anno fiscale 2019 dovrebbe crescere del 6,20% circa, come quella cinese.
L’USD/INR scambia nella fascia più alta dell’anno corrente (+2,80%), sulla scia della tendenza globale delle valute emergenti, in seguito allo sfondamento della soglia a 7 dell’USD/CNY; una fase di recupero dovrebbe pertanto essere limitata, considerando l’escalation dei dazi sia negli USA che in Cina.

Il trasferimento di liquidità, pari complessivamente a INR 1,8 mila miliardi, compresi INR 1,2 mila miliardi di dividendi ordinari e 0,6 mila miliardi di accantonamenti in eccesso, probabilmente amplierà il margine di manovra del governo del premier Narendra Modi per intensificare la spesa di bilancio nei prossimi mesi.

Di recente, il ministro delle Finanze Nirmala Sitharaman ha confermato un ampio pacchetto di misure, che comprendono rimborsi fiscali accelerati su beni e servizi, rimborsi per controversie, allineamento dei tassi d’interesse ai tassi a pronti o azioni connesse al settore automobilistico, fra cui sviluppo delle infrastrutture per i veicoli elettrici e incentivi all’acquisto; tale annuncio dovrebbe pertanto fornire un po’ di sollievo.
Si tratta, tuttavia, di misure limitate, giacché non sono previsti, a causa dei vincoli di bilancio, stimoli fiscali o tagli delle tasse su larga scala. In futuro sono previste anche ulteriori misure per rinvigorire le attività nel settore immobiliare. Nonostante l’aumento del PMI manifatturiero riferito al mese di luglio, salito a 52,5 punti (precedente: 52,1) e l’IPC rimasto al 3,15% nello stesso mese, leggermente sotto l’obiettivo del 4%, nell’anno fiscale 2019 l’economia indiana crescerà meno del 7,20% registrato l’anno scorso.

Sebbene la RBI preveda una crescita del 6,90%, Moody’s ha recentemente abbassato la cifra stimata, portandola al 6,20% dal 6,80% precedente, adducendo come motivazione condizioni finanziarie più stringenti e difficoltà finanziarie nelle aree rurali. Anche i rischi riguardanti le tensioni in Pakistan e un ulteriore allentamento della politica monetaria probabilmente confermeranno la vulnerabilità dell’INR.

L’USD/INR, che al momento scambia a 71,7075, probabilmente rimarrà sopra quota 71,70 dopo il rimbalzo dal minimo a 68,80 (minimo 31/07/2019).

By Vincent Mivelaz

Autore: Swissquote Fonte: News Trend Online

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