BNS di nuovo in attivo

25/04/2019 14:00

BNS di nuovo in attivo

BNS di nuovo in attivo

By Arnaud Masset

Dopo aver registrato una perdita pari a CHF 14,9 miliardi per l’esercizio 2018, nel primo trimestre del 2019 la Banca Nazionale Svizzera è tornata in territorio positivo, con utili pari a CHF 30,7 miliardi. La cifra non sorprende, è stato infatti un trimestre eccellente per chi investe in azioni, mentre sul forex il franco svizzero ha perso terreno contro gran parte delle altre valute.
Gli utili delle posizioni in valuta estera hanno raggiunto i CHF 29,3 miliardi, grazie alle condizioni favorevoli delle borse, che hanno generato utili per CHF 17,1 mld e un guadagno di CHF 6,9 mld sui titoli che pagano interessi. La leggera svalutazione del franco svizzero ha contribuito a generare un guadagno pari a CHF 1,9 mld.

La ripresa dei mercati di capitali, iniziata subito dopo l’ondata di vendite dello scorso dicembre, ha costituito una ventata di aria fresca per Thomas Jordan e la sua squadra.

Ora che il mercato azionario è tornato quasi ai livelli precedenti alle vendite e i tassi dei titoli di Stato globali hanno già ritracciato i guadagni, le prospettive sono più cupe. Tuttavia, molto banche centrali propendono per ulteriori misure di allentamento monetario, che potrebbero tradursi in un mercato azionario più forte.
Finché gli investitori crederanno che le banche centrali abbiano la situazione sotto controllo, secondo noi l’azionario potrebbe continuare a salire. Ciò nonostante, notiamo che sempre più investitori sono preoccupati per la dipendenza delle attività d’investimento dalla liquidità delle banche centrali.

A titolo di esempio, la BoJ possiede azioni giapponesi per un valore superiore ai $250 miliardi, che corrispondono a più del 75% del mercato ETF giapponese e al 5% circa dell’intero mercato azionario. La BCE ha recentemente spalancato la porta a misure simili; è perciò probabile che la BCE segua le orme della BoJ.
Se gli investitori credono che sia una mossa giusta, si profilano splendide giornate per l’azionario europeo. In Svizzera, la BNS non è pronta a seguire questa strada. La banca centrale svizzera sarebbe più propensa a tassi ancor più negativi.

JPY contrastato, ignorato il comunicato della BoJ

By Vincent Mivelaz

Il recente comunicato, diffuso dopo la riunione di politica monetaria della Banca del Giappone (BoJ), ha generato una reazione tiepida sul mercato.

Lo yen è in territorio positivo perché i trader stanno riducendo le loro posizioni in vista della Settimana d’Oro giapponese, in previsione di un eventuale rischio di crollo improvviso (flash crash), e intanto l’indice azionario Nikkei 225 ha chiuso la giornata in rialzo dello 0,48%.
Come da attese, la banca centrale ha mantenuto invariato il tasso di riferimento, esprimendo preoccupazione per le prospettive economiche e dei prezzi sulla scia degli attuali sviluppi economici a livello globale. La BoJ ha comunque fornito maggiori dettagli sulla durata della sua politica monetaria ultra-accomodante, dicendo che si protrarrà come minimo per un anno, dopo aver ripetutamente parlato di “periodo fra una riunione e l’altra” nei comunicati precedenti.

Tuttavia, anche se la banca centrale dovrebbe mantenere il ritmo degli attuali acquisti di JGB per un valore pari a JPY 80 mila miliardi ($715 miliardi), lasciare il rendimento dei decennali giapponesi flessibili intorno allo 0% e introdurre ulteriori meccanismi, fra cui un prestito per fondi indicizzati quotati pari a JPY 6 mila miliardi ($53,65 miliardi) o un allentamento delle condizioni per le garanzie sui prestiti, è evidente che i giochi di prestigio della BoJ stanno per finire.

La pubblicazione del rapporto trimestrale della BoJ sull’outlook conferma che l’obiettivo d’inflazione al 2% non sarà raggiunto prima di 3 anni e che quest’anno l’inflazione dovrebbe raggiungere l’1,10%. C’è quindi da aspettarsi poco potenziale al rialzo per lo JPY, salvo che non vi sia un episodio diffuso di avversione al rischio.

Al momento a 111,86, nel breve termine la coppia USD/JPY dovrebbe compiere un rimbalzo, dirigendosi verso 112.

Autore: Swissquote Fonte: News Trend Online

© TraderLink News - Direttore Responsabile Marco Valeriani - Riproduzione vietata

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