Ci sarà Brexit senza accordo?

La prospettiva di una Brexit senza accordo rischia di riemergere nel voto di domani. Gli eventi recenti hanno fatto ben poco per placare questa preoccupazione, il che significa che potremmo partire il 29 marzo senza che ci sia accordo, con i parlamentari che hanno reso la vita del governo più difficile in termini di pianificazione dell’eventualità di un “no deal”.
La premier britannica, Theresa May, lancerà oggi il suo ultimo appello al parlamento perché approvi l'accordo sulla Brexit negoziato con l'Unione Europea, evidenziando il rischio di cosa comporterebbe una eventuale bocciatura. La sterlina è riuscita a resistere abbastanza bene, concludendo la scorsa settimana in rialzo in scia alle speculazione che, nel caso in cui l' accordo venisse respinto, i parlamentari forzeranno in qualche modo un'estensione dell'articolo 50 con la possibilità di prendere il controllo del processo di uscita dall’UE.

GBPUSD – Venerdì ha superato la zona di 1,2820, spingendosi a un massimo di un mese a 1,2865, con la possibilità di dirigersi verso l'area 1,2930 toccata a fine novembre.

Al ribasso, un ritorno al di sotto dell'area 1.2800 riapre la prospettiva di un avvicinamento a 1,2680. Una mossa sotto 1.2400 rimetterebbe nel mirino i minimi del 2016 vicino all'area 1.2000. Le due medie mobili a 100 e 200 periodi sono situate sopra i prezzi rispettivamente a 1,2895 e 1.3528.

Di Mauro Masoni