Corti sulla sterlina

20/02/2019 14:00

Corti sulla sterlina

Corti sulla sterlina

By Peter Rosenstreich

La premier britannica Theresa May sta per tornare a Bruxelles, per quello che secondo noi è un modo per accumulare miglia. Non ci sono elementi che suggeriscono che sia cambiato qualcosa sui due fronti della Brexit: concessioni dall’UE sono molto improbabili.
Con l’avvicinarsi della Brexit, le imprese manifatturiere britanniche stanno facendo scorte di forniture e rallentando la produzione in previsione di un calo degli ordini. Se politici e investitori sembrano ignorare i rischi della Brexit, le piccole imprese ne sono perfettamente consapevoli.

Consideriamo i rally della GBP come un’opportunità per ricaricare i corti.

A parte ciò, i mercati sembrano positivi. A marzo i dazi USA sulle importazioni cinesi non dovrebbero aumentare dal 10% al 25%. La generale propensione al rischio per azioni, materie prime e valute è trainata dai dati economici cinesi meno scoraggianti e dalle relazioni ottimiste sulla tornata di negoziati commerciali fra USA e Cina di questa settimana.

Rischi per il rand sudafricano

By Vincent Mivelaz

Il rand sudafricano rimane soggetto a forti pressioni perché gli investitori sono preoccupati.

Oggi l’annuncio sul bilancio preventivo sarà monitorato con attenzione. Delle tre principali agenzie di rating, solo Moody’s mantiene il livello “investment” per il debito pubblico. Sia S&P che Fitch lo hanno declassato a spazzatura nel 2018, sulla scia delle turbolenze politiche e del deludente rapporto di medio periodo sul budget del 2017.
Tuttavia, la ristrutturazione del dipartimento dell’Energia, indebitato, potrebbe essere d’aiuto, se saranno presentate delle soluzioni costruttive. L’esito delle elezioni politiche dell’8 maggio rimane un grande interrogativo. Il presidente Cyril Ramaphosa non ha quasi avuto il tempo di lasciare il segno e può contare solo su un esile supporto in parlamento e all’interno del partito ANC (Congresso Nazionale Africano).

Secondo la banca centrale sudafricana (South African Reserve Bank, SARB), non sono probabili tagli del tasso.

Dopo il primo rialzo da più di due anni nel novembre del 2018, la SARB non è pronta a restringere ulteriormente la sua politica. Si stima che l’economia sia cresciuta meno dell’1% nel 2018 (previsione: 0,70%), mentre le cifre sull’inflazione annua, che a gennaio si è attestata al 4% (precedente: 4,30%) e ai minimi da 11 mesi, suggeriscono una moderazione dovuta all’indebolimento dei prezzi del petrolio e al rafforzamento del rand.
Sono in aumento i rischi di un brusco calo dei consumi privati, nonché di un indebolimento del sentiment economico. Propendiamo per andare lunghi sull’USD/ZAR. Al momento a quota 14,1020, nel breve termine la coppia USD/ZAR si dirigerà verso 14,1450.

Autore: Swissquote Fonte: News Trend Online

© TraderLink News - Direttore Responsabile Marco Valeriani - Riproduzione vietata

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