Diminuisce avversione al rischio, JPY chiuderà settimana in calo

30/08/2019 13:35

Diminuisce avversione al rischio, JPY chiuderà settimana in calo

Diminuisce l’avversione al rischio con l’attenuarsi delle tensioni sul fronte della guerra commerciale

By Arnaud Masset

Nonostante il netto miglioramento della propensione al rischio generale registrato negli ultimi giorni, il buonumore non ha riguardato tutte le classi di asset.
Martedì mattina gran parte delle azioni ha ampliato i guadagni sulla scia delle notizie positive sui negoziati commerciali fra la Cina e gli USA. I future sull’S&P 500 si apprestano a testare ancora una volta l’area di resistenza dei 2.940 punti. Questo livello resiste dall’inizio di agosto; non basterà dunque una vaga notizia entusiasta per sfondarlo al rialzo.

In effetti, i partecipanti al mercato sono sempre meno sensibili agli annunci positivi dell’amministrazione Trump. Nell’ultimo anno, Donald Trump ha imboccato il mercato con tweet dai toni estremamente positivi o negativi sui negoziati commerciali in corso con la Cina, ma pare che non siano stati compiuti progressi.
Anche in Europa i future azionari sono positivi; l’EuroSTOXX 50 sale verso i 3.430 punti e i future sul DAX tedesco stanno testando la resistenza a 11.933 (50% di Fibonacci sul calo registrato fra febbraio 2018 e gennaio 2019).

Sul mercato forex, gli investitori sono più prudenti, continuano, infatti, a preferire asset meno rischiosi (o stanno cercando di evitare di pagare per il carry).

Il biglietto verde ha continuato a rafforzarsi contro gran parte delle altre valute. L’indice del dollaro è salito a 98,60, in rialzo dello 0,10% durante la seduta. Mentre scriviamo, solo lo yen giapponese resiste all’apprezzamento del dollaro. L’USD/JPY si è stabilizzato sotto la resistenza a 106,75, intorno a 106,45.
Vista l’elevata incertezza, generata per lo più dalla guerra commerciale, raccomandiamo ancora prudenza, soprattutto in vista del fine-settimana, durante il quale Trump potrebbe sganciare qualcuno dei suoi tweet.

JPY chiuderà settimana in calo in vista del Labor Day

By Vincent Mivelaz

I mercati finanziari sembrano intenzionati a chiudere la settimana con il segno più, poiché la dichiarazione del presidente USA Donald Trump sugli sviluppi “positivi” conferma che è in corso una serie di telefonate per programmare un incontro a settembre, notizia apparentemente sufficiente a convincere gran parte degli investitori, anche se ci sono stati in passato altri commenti in cui si era accennato a dei contatti telefonici, poi smentiti questa settimana da Pechino.

Comunque sia, anche il Labor Day negli USA contribuisce a questo trend. In tale contesto, il bene rifugio JPY probabilmente rimarrà piatto in seguito alla serie di dati contrastanti riferiti al mese di luglio, intanto a settembre dovrebbe essere ratificato l’accordo commerciale fra il Giappone e gli USA annunciato durante il G7.

La recente diffusione dei dati sulle vendite al dettaglio a/a riferiti a luglio ha mostrato un calo pari al -2% (precedente: 0,50%); si tratta della flessione più marcata dall’agosto 2016, dovuta al brusco calo di macchinari e attrezzature e a condizioni climatiche inaspettatamente inclementi, mentre incombe l’introduzione, il 1° ottobre 2019, dell’aumento dell’IVA, dall’8% al 10%.

Fra le note positive, il tasso di disoccupazione di luglio è sceso ai minimi dall’agosto 1992, al 2,20% (precedente: 2,30%), mentre il tasso di disponibilità al lavoro si è attestato a 1,59x (precedente: 1,61x); il numero di nuove offerte di lavoro è sceso per il secondo mese consecutivo, del -1,60% m/m.
Anche i dati sulla produzione industriale di luglio hanno sorpreso al rialzo, con l’indice su base annua pari allo 0,70% (previsione: -0,60%; precedente: -3,80%). Sembra, dunque, che la situazione in Giappone stia migliorando, dopo che Giappone e USA hanno finalmente concordato un taglio sensibile dei dazi sui prodotti agricoli; le case automobilistiche giapponesi dovrebbero invece beneficiare della rimozione o riduzione dei dazi per le esportazioni verso gli USA.

Il nuovo accordo commerciale, dopo la firma di entrambi i leader, dovrà ottenere, in autunno, l’approvazione del parlamento giapponese.

La coppia USD/JPY, che al momento scambia a 106,40, dovrebbe rimanere intorno a 106,60 nel breve periodo, per effetto del volume di scambi più basso in vista del lungo ponte festivo negli USA.

Autore: Swissquote Fonte: News Trend Online

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