Draghi lascia, riunione BCE tranquilla

23/10/2019 14:30

Draghi lascia, riunione BCE tranquilla

La riunione della BCE di domani avrà per lo più un carattere cerimoniale; Mario Draghi, governatore della Banca Centrale Europea, presiederà infatti la sua ultima riunione di politica monetaria dopo un mandato durato otto anni, mentre la tedesca Isabel Schnabel dovrebbe essere designata per la sostituzione di Sabine Lautenschläger nel consiglio della BCE.
Le domande sulla durata della prossima proroga della Brexit, che dovrebbe essere approvata entro la fine di questa settimana, le preoccupazioni della Commissione Europea per il piano di tagli fiscali in Francia e la bozza della finanziaria italiana per il 2020, oltre agli imminenti negoziati fra USA e UE dovrebbero attirare l’attenzione degli investitori.

La moneta unica dovrebbe quindi rimanere sotto pressione.

La riunione di politica monetaria presieduta dal governatore della BCE Mario Draghi dovrebbe avere toni leggeri, dopo il consistente pacchetto di misure di allentamento annunciato a settembre, con un taglio dello 0,10% del tasso sui depositi presso la banca centrale, sceso al minimo storico del -0,50%, e l’introduzione di una nuova tornata di allentamento quantitativo a un ritmo di EUR 20 miliardi al mese a partire da novembre.

Anche se i verbali della riunione della BCE di settembre confermano che una “netta maggioranza” dei membri era a favore della ripresa degli acquisti di asset, pare che un terzo dei 19 membri, fra questi i banchieri centrali di Francia e Germania, i membri più grandi dell’UE, abbiano espresso il loro disaccordo.
Questa sarebbe una notizia negativa per la BCE, la cui legittimità rischierebbe di essere messa in discussione dall’opinione pubblica e dai politici nel mercato unico, con ricadute negative sull’euro. Anche se la prospettiva della fine di nuovi stimoli dalla BCE sosterrebbe l’EUR, un supporto maggiore deriverebbe da un’accelerazione degli stimoli fiscali all’interno del blocco.

A prima vista, però, la misura sembra incontrare poco favore, considerando la reazione negativa della Commissione Europea al deficit di bilancio del 2,2% di Roma e al piano di riduzione delle tasse da EUR 9 miliardi in Francia. Crediamo, tuttavia, che l’insediamento di Christine Lagarde possa convincere i leader UE ad ammorbidire le regole di spesa attualmente in vigore.
Pur non potendo escludere un ulteriore allentamento monetario, considerando che l’inflazione di settembre si è attestata allo 0,80% (precedente: 0,90%), il minimo da tre anni, e le prospettive fiacche sulla scia delle tensioni commerciali, il comitato della BCE non dovrebbero offrire granché.

By Vincent Mivelaz

Autore: Swissquote Fonte: News Trend Online

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