Eur/Usd: nel 2020 arriverà la sorpresa. Su quale valuta puntare?

10/12/2019 17:05

Eur/Usd: nel 2020 arriverà la sorpresa. Su quale valuta puntare?

La seduta odierna prosegue in rialzo per l'euro-dollaro che negli ultimi minuti viene fotografato a 1,109, con un progresso dello 0,23%.

Dopo aver tentato di scavalcare la soglia degli 1,11 la scorsa settimana, la moneta unica ha perso terreno nei confronti del biglietto verde.

Eur/Usd frenato dai dati sul lavoro Usa.
Focus su Fed e BCE ora

A riportare le vendite ha contribuito venerdì scorso il report sull'occupazione Usa che ha restituito un tasso di disoccupazione in calo al 3,5%, sui minimi degli ultimi 50 anni, a fronte di un numero di nuovi occupati nel settore non agricolo superiore alle previsioni.

La flessione dell'euro ha riportato le quotazioni al test di area 1,105, da cui il cross sta provando a risalire la china, ma senza particolare entusiasmo.

Gli investitori infatti si muovono con cautela in vista degli appuntamenti con le Banche Centrali previsti questa settimana.

Domani si concluderà il meeting della Fed iniziato oggi, mentre giovedì sarà la volta della BCE, ma da entrambi non sono previsti interventi sui tassi di interesse.

Secondo gli analisti di Unicredit i due appuntamenti di domani e dopodomani non dovrebbero mettere sotto pressione il cambio euro-dollaro, visto che la Fed e la BCE non offriranno indizi in merito alle politica politica monetaria.

Intanto il cross non registra variazioni di rilievo in vista della deadline del 15 dicembre, quando è prevista l'entrata in vigore dei nuovi dazi Usa sui beni cinesi.

Nelle ultime ore sono circolate indiscrezioni in merito ad una possibilità intesa tra Cina e Usa per una proroga di queste tariffe, ma non vi è ancora alcuna certezza in merito.

Eur/usd ancora debole nei primi mesi del 2020

L'attenzione si sposta così già al prossimo anno, quando a detta di diversi analisti si dovrebbe assistere ad un cambio di passo per l'euro-dollaro.

Le previsioni indicano un riscatto della moneta che però non dovrebbe avvenire da subito, visto che la prima parte del 2020 dovrebbe essere ancora caratterizzata da una certa debolezza della moneta unica.

Un'indicazione di questo tipo giunge dagli strategist di BMO Capital Markets, secondo cui l'euro-dollaro dovrebbe indebolirsi nei prossimi mesi, non solo per via del trend di dati macro come quello attuale, con buone letture negli Usa e fiacche in Europa, ma anche in ragione del fatto che dopo l'accordo di fase 1 tra Cina e Stati Uniti à difficile ipotizzare un ulteriore miglioramento nei rapporti commerciali tra i due Paesi.

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Non diversa la view dei colleghi di Rabobank secondo cui la debolezza prospettiva economica per l'area euro, unitamente ad un ulteriore allentamento della politica monetaria da parte della BCE continueranno a pesare sulla moneta unica che contro il biglietto verde potrebbe scendere a quota 1,08 nei prossimi 3-6 mesi.

Gli esperti spiegano che qualsiasi ripresa dell'euro dipenderà dalle prospettive di crescita del Vecchio Continente e dalla politica della BCE.

Eur/Usd: le previsioni di JP Morgan e Unicredit

Non diversa la view di Jp Morgan che profila la possibilità di un euro-dollaro più forte nel caso in cui la congiuntura dell'eurozona dovesse riprendersi più rapidamente di quella americana.

A tal proposito gli strategist di Unicredit fanno notare che la storia insegna che una frenata dell'economia statunitense non si è tradotta in un forte aumento dell'euro-dollaro, i cui movimenti dipendono anche dalle condizioni e dalle prospettive dell'area euro.

Gli analisti guardano in ogni cado con ottimismo alle prospettive del cross, stimando che entro il quarto trimestre del 2020 possa essere raggiunta la soglia degli 1,16, con un fair value a quota 1,15.

Non molto diversa la previsione di ING, i cui analisti credono che la politica accomodante della BCE dovrebbe confermarsi un freno alla salita dell'euro il prossimo anno, quando il cross dovrebbe muoversi tra gli 1,10 e gli 1,15.

Eur/Usd: il target di Morgan Stanley per il 2020

Più ottimisti i colleghi di Morgan Stanley che stimano una crescita dell'euro-dollaro a 1,18 nel 2020.


A favorire una ripresa della moneta unica saranno diversi fattori, quali il miglioramento dell'economia europea, la riduzione del rischio politico e il fatto che l'accomodamento monetario è ormai al limite.

Eur/Usd: UBS è bullish per il prossimo anno

Infine, è ancora più bullish la previsione di UBS che per l'euro-dollaro indica un target potenziale a 1,19 a fine 2020.

Secondo la banca elvetica il riscatto della divisa Ue nei confronti di quella Usa sarà favorito dal venir meno di quei fattori che hanno sostenuto il biglietto verde quest'anno, quali gli elevati tassi di interesse in America e il ritorno in patria dei guadagni all'estero delle multinazionali, grazie alla riforma fiscale voluta da Trump.

Nel 2020 dunque cambierà la musica per l'euro-dollaro, ma per la ripresa della moneta unica bisognerà attendere ancora qualche mese, prima dell'avvio di un cammino rialzista che alla fine del prossimo condurrà su valori più elevati di quelli attuali.

Fonte: News Trend Online

© TraderLink News - Direttore Responsabile Marco Valeriani - Riproduzione vietata

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