Gli investitori scommettono su una FED ancora più dovish

19/03/2019 08:00

Gli investitori scommettono su una FED ancora più dovish

Gli investitori scommettono ancora sul fatto che la FED non rialzi i tassi d’interesse neanche una volta quest’anno ed aumentano nuovamente le loro scommesse sul fatto che addirittura li abbassi, stando all'evidenza fornita dal FedWatch del CME. Il FedWatch calcola le probabilità assegnate a uno spettro di tassi d’interesse obiettivo, per tutte le riunioni del FOMC.
Le probabilità implicite dei possibili tassi obiettivo dei Fed Fund si basano sui prezzi dei contratti future, ipotizzando che l'aumento del tasso sia pari allo 0,25% e che il Fed Funds Effective Rate reagisca per un ammontare simile. Le probabilità implicite relative alle riunioni del FOMC sono determinate dai contratti futures, come rilevati dal CME Group.

Per il prossimo FOMC (20 marzo), gli investitori attribuiscono ancora una probabilità del 98,7% che i tassi di interesse si trovino nell'intervallo attuale di 225-250 punti base e ancora una probabilità dell’1,3% che si trovino nell'intervallo 200-225 punti base, mentre le probabilità che si trovino nell'intervallo 250-275 punti base è rimasta a zero.

Per il terzo FOMC del 2019 (1 maggio), gli investitori attribuiscono una probabilità del 94,8% che i tassi di interesse si trovino nell'intervallo attuale di 225-250 punti base, in diminuzione rispetto al 100,0% della settimana precedente, ancora una probabilità pari a zero che si trovino nell'intervallo 250-275 punti base, mentre le probabilità che si trovino nell'intervallo 200-225 punti base è salita al 5,2%, dallo zero della settimana precedente e la probabilità che si trovino nell'intervallo 175-200 punti base è pari allo 0,1% rispetto allo zero della settimana precedente.

Da considerare che, anche questa settimana, l’intervallo che registra il valore modale più alto per tutti i FOMC del 2019 è quello attuale del 225-250 punti base.

Gli investitori non si aspettano, di nuovo, alcun aumento dei tassi d’interesse nel corso dell'anno ma la probabilità che i tassi d’interesse rimangano esattamente al livello attuale, ovvero che la stance di politica monetaria rimanga neutrale, è diminuita, con la distribuzione di probabilità che si è spostata su una stance decisamente più dovish.
Per il primo FOMC del 2020 la percentuale di un ribasso ha superato la soglia significativa del 30%. La causa di queste credenze è da ricercarsi nell’indirizzo di forward guidance molto più accomodante dato dal governatore Jerome Powell durante il primo FOMC dell’anno, avvalorato dalle dichiarazioni rese da molti membri del FOMC e sostenuto dai dati non positivi dell’economia americana, in particolare quelli relativi al mercato del lavoro e al settore edilizio.

Fonte: News Trend Online

© TraderLink News - Direttore Responsabile Marco Valeriani - Riproduzione vietata

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