L’Euro-Dollaro crollerà a 1,09 entro fine anno?

24/06/2019 17:38

L’Euro-Dollaro crollerà a 1,09 entro fine anno?

Secondo valevoli previsioni, il cambio Euro-Dollaro perderà terreno entro la fine del 2019. Infatti, sembra proprio che gli scettici non siano rimasti meravigliati dalle più recenti oscillazioni relative al loro valore: nello specifico, queste si sono verificate grazie alla BCE ed alla Fed.

Ebbene, il primo è stato Mario Draghi che, aprendosi ad un'eventuale ipotesi circa il taglio dei tassi di interesse nonchè all'introduzione di innovativi stimoli a Sintra, ha visto crollare sotto il valore di 1,12 il suddetto cambio (attualmente ammontante a 1,14 circa).

Cambio EUR-USD collassa su Mario Draghi

A spingere le vendite sull’Euro sono state le parole del Presidente della BCE, Mario Draghi, il quale ha affermato che, in caso di miglioramenti nel trend economico, sarà necessario ricorrere ad “ulteriori tagli dei tassi e misure per mitigare qualsiasi effetto collaterale”.

In seguito, la situazione è mutata con l'ultima riunione Fed, il cui corso non ha visto la Powell toccare i tassi, bensì aumentarne le probabilità nell'imminente incontro del mese di luglio.

Dunque, la quotazione dell'EUR-USD è apparsa rimbalzata.

Il meeting della Fed: previsioni cambio Euro-Dollaro

Pochi giorni fa, il meeting della Fed ha visto indebolire significativamente la quotazione dell'EUR/USD. Nello specifico, la riunione si è concentrata sul tasso di interesse nonché sulle stime di crescita ed inflazione.

Dunque, tra gli argomenti principali vi è rientrato il cambio euro-dollaro.
Tra coloro ad essere più scettici circa quest'ultimo vi erano, senza dubbio, gli analisti di UBS, i quali hanno rivisto in maniera negativa le proprie previsioni concernenti la moneta unica, migliorando al contempo l'outlook per il bigliettone verde.

Volendo fornire un'analisi più approfondita, si può notare come l'economia del continente europeo continuerà, purtroppo, a dimostrarsi al di sotto delle aspettative e, di conseguenza, più debole se confrontata a quella statunitense.

In poche parole, le problematiche commerciali e politiche svolgeranno un importante ruolo nell'esaltazione del dollaro secondo Bhanu Baweja.

Qualora la Fed provvedesse a tagliare i tassi, la moneta unica ne trarrà vantaggio solo se inserita in un contesto scarsamente volatile.

Alla luce di ciò, si può concludere come il cambio euro-dollaro, con molta probabilità, chiuderà il 2019 su quota 1,09.

Non solo visioni pessimistiche: le banche europee e la volontà di rafforzare la moneta unica

Tutte le considerazioni fornite da UBS si sono scontrate con quelle provenienti da altre differenti banche europee, ovvero le note ING, Commerzbank e Societè Generale.

Esse, infatti, si sono dette pronte a fare il possibile per un rafforzamento della moneta unica prima che si chiuda il 2019.

Secondo quanto previsto dai più ottimisti, dunque, l'Italia e la Brexit saranno in grado di bloccare il cambio euro-dollaro tra 1,10 e 1,15 entro il 31 dicembre.

Fonte: News Trend Online

© TraderLink News - Direttore Responsabile Marco Valeriani - Riproduzione vietata

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