Sterlina scende vicino ai livelli minimi in 20 mesi sul dollaro

12/12/2018 08:00

Sterlina scende vicino ai livelli minimi in 20 mesi sul dollaro

La sterlina è scesa a 1,2519 (-0,35%) contro il dollaro nella giornata di ieri (6:13 pm GMT), ormai vicina ai minimi degli ultimi 20 mesi contro il biglietto verde.

Le trattative tra Regno Unito e Unione Europea sembrano di nuovo essere naufragate, dopo che il Primo Ministro Theresa May ha dovuto rinviare il tanto atteso voto da parte del Parlamento inglese sul suo piano Brexit concordato con l’Unione Europea a fine novembre, per evitare una ormai scontata bocciatura.
Il rinvio ha fatto crollare la sterlina, con il pound che è arrivato a perdere, subito dopo l’annuncio, circa il -1,0% nei confronti del dollaro. Il primo ministro chiederà all’Europa di rinegoziare l’accordo ma gli alti ufficiali europei hanno già dichiarato che non sono disposti a riaprire le trattative, lasciando il Regno Unito in uno stato di incertezza, a pochi mesi ormai dall’uscita ufficiale dal blocco, con nessuno in grado di prevedere quale potrebbe essere una soluzione accettata da entrambe le parti.

La Banca d’Inghilterra, all’unanimità, ha mantenuto invariati i tassi di interesse durante il suo ultimo comitato di politica monetaria, dopo che il governatore Mark Carney è stato confermato alla guida della banca centrale fino alla fine del gennaio 2020, per attenuare qualsiasi potenziale ricaduta negativa della Brexit.

Il governatore ha dichiarato che la banca centrale si sta preparando anche all’ipotesi di una “no deal” Brexit.

L’ultimo Rapporto COT sulla sterlina, pubblicato dal Chicago Mercantile Exchange riferito alle Posizioni Futures alla data del 27 novembre, mostra come i leveraged funds abbiano fortemente ridotto le loro posizioni corte sulla valuta britannica.
Il COT riporta tutte le posizioni lunghe e corte per ogni categoria di investitori: dealers, gestori patrimoniali/istituzionali e fondi a leva. In particolare, i fondi a leva comprendono gli hedge fund, che rappresentano gli investitori più tattici e dinamici, caratterizzati da una maggiore flessibilità nel passare da posizioni lunghe a posizioni corte (e viceversa).

Secondo i dati COT riferiti all’ultima settimana di negoziazioni, i leveraged funds hanno diminuito a 42.281 unità le loro posizioni lunghe per contratti di 62.500 sterline (-510) e fortemente diminuito a 36.369 unità le loro posizioni corte (-3.135), con uno spread che è salito a 11.233 (+430), lasciando intendere come ritengano probabile un rafforzamento della sterlina nei confronti del dollaro nel breve termine.

I dealers hanno diminuito le loro posizioni lunghe di -631 unità, a 98.225 complessive e aumentato le loro posizioni corte di +1.034 unità a 34.372 complessive, con uno spread di 3.061 (+99), lasciando intendere come questa categoria d’investitori ritenga probabile un rafforzamento del dollaro nei confronti della sterlina nel medio e lungo termine.
Infine, gli asset manager/istituzionali, hanno diminuito a 44.039 unità le loro posizioni lunghe (-617) e aumentato a 91.750 unità le posizioni corte (+1.109), con uno spread di 3.760 (+199).

Fonte: News Trend Online

© TraderLink News - Direttore Responsabile Marco Valeriani - Riproduzione vietata

Condividi

Google News Siamo su Google News!

Rimani sempre aggiornato, clicca sul link qui sotto, e nella pagina che si apre non dimenticarti di cliccare il bottone "Segui".

Traderlink Google News »