Sterlina stabile, invariata la crescita USA

29/08/2019 15:10

Sterlina stabile, invariata la crescita USA

Sterlina stabile perché permane la speranza di evitare uno stallo

By Vincent Mivelaz

La situazione è diventata un po’ più tesa nel Regno Unito, infatti la sospensione del Parlamento approvata dalla Regina Elisabetta II non incontra sicuramente il favore di gran parte dei cittadini britannici.
La misura, se applicata, farebbe diminuire il numero di giorni che rimangono ai parlamentari britannici per bloccare un’uscita senza accordo dall’UE, di 32-35 giorni, a seconda della data di applicazione, prevista non prima del 9 settembre. La sterlina, però, sembra resistere alle ultime notizie, perché rimangono sul tavolo diverse soluzioni, fra cui un’azione legale contro la sospensione voluta dal premier Johnson, un voto di sfiducia, e una proposta di legge che bloccherebbe una Brexit dura, opzioni che danno ai trader della GBP ragione di propendere per un rialzo.

Lo spazio di manovra sembra, tuttavia, circoscritto: la sospensione darebbe solamente 6 giorni di tempo fino al rientro ufficiale dei parlamentari britannici, martedì prossimo, dalla pausa estiva, per cui il tempo stringe, nonostante l’intenzione dei parlamentari di convocare intensi dibattiti d’emergenza prima della scadenza per la Brexit in programma fra due mesi.
I rischi per la GBP continuano a essere inclinati al ribasso, come suggerisce l’indice dell’inversione del rischio delta 25, che punta al -1,86%, vicino ai minimi da 4 mesi.

Sembra piuttosto difficile decifrare il piano per la Brexit del premier britannico Boris Johnson; la scorsa settimana, infatti, aveva accettato la “sfida dei 30 giorni” lanciata da Merkel per trovare una soluzione appropriata sul backstop irlandese e disarmare il parlamento britannico mirava probabilmente a sbloccare la posizione dell’UE, consentendo così una modifica degli accordi attuali sulla Brexit.

Comunque sia, pare che si stiano cercando diverse vie per esautorare la leadership britannica, cosa che metterebbe a repentaglio i piani desiderati. Dato che la prossima settimana i parlamentari britannici rientreranno dalla pausa estiva, la GBP sarà volatile e gli investitori monitoreranno con attenzioni gli sviluppi della Brexit.

Per il momento, la coppia GBP/USD dovrebbe rimanere sotto pressione, avvicinandosi a 1,2170 nel breve termine, in vista della pubblicazione della seconda stima sul PIL USA.

Invariata la crescita USA

By Peter Rosenstreich

Negli USA saranno diffusi dati chiave, fra cui la seconda stima sulla crescita del PIL nel T2, le richieste di sussidi di disoccupazione, le vendite di case in corso e le stime sulle scorte di luglio.

La seconda stima sul PIL del T2 è rimasta invariata al 2,1%, a fronte del previsto 2,0%. Per quanto riguarda la seconda stima sulla crescita del PIL, non ci aspettiamo grandi variazioni nella revisione, poiché vi sarà un effetto di compensazione. Probabilmente i consumi saranno rivisti al rialzo, alla luce del forte rapporto sulle vendite al dettaglio di luglio.
D’altro canto, la spesa pubblica più debole e l’ampliarsi della bilancia commerciale peseranno sulla crescita. Il quadro delle esportazioni rimane cupo, l’USD forte spinge l’attività manifatturiera in Europa. La crescita delle importazioni mostra un rallentamento, nonostante la robusta spesa dei consumatori e l’aumento delle retribuzioni.

Lo stimolo fornito dai tagli fiscali dell’anno scorso si sta esaurendo e le apprensioni per il futuro, dovute alle tensioni commerciali, stanno frenando la spesa in capitale. Nonostante le cifre poco incoraggianti, i consumi, che corrispondono al 70% del PIL, hanno fatto sì che la crescita non si muovesse troppo bruscamente.
Domani i dati su redditi e spese personali mostreranno che i redditi sono saliti dello 0,4% e la spesa nominale dello 0,7%. Queste sono cifre solide. Ancora una volta, i consumatori USA sostengono l’economia USA nonostante la diffusa debolezza globale. Ma oggi i fondamentali contano davvero? Un singolo tweet del presidente Trump può cambiare il destino all’istante.

La direzione dell’USD dipenderà dagli sviluppi macroeconomici e, nello specifico, dalle relazioni commerciali fra USA e Cina.

Autore: Swissquote Fonte: News Trend Online

© TraderLink News - Direttore Responsabile Marco Valeriani - Riproduzione vietata

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