Tassi negativi della BCE in primo piano

09/04/2019 14:05

Tassi negativi della BCE in primo piano

Tassi negativi della BCE in primo piano

By Peter Rosenstreich

Dopo la notizia del licenziamento di 1.600 dipendenti di una grande banca francese, è tornata in primo piano la questione dell’effetto dei tassi d’interesse negativi sui bilanci delle banche. La discussione sui tassi negativi sarà l’argomento principale della riunione della BCE di questa settimana.
A marzo, il comunicato accomodante della BCE e le apprensioni dei membri sull’impatto negativo dei rendimenti bassi avevano colpito duramente le azioni del settore bancario. Anche se è difficile identificare i motivi per cui questi licenziamenti sono necessari, i margini ridotti delle banche sugli interessi e il calo della profittabilità dovuta ai tassi bassi non sono di certo d’aiuto.

Possibili soluzioni per ridurre l’impatto, fra cui i livelli di riserva differenziati, si scontrano con un comitato diviso. È inoltre improbabile che dalla riunione di politica monetaria della BCE di questa settimana arrivi una soluzione. Alla conferenza stampa di marzo, Draghi ha parlato di “possibili misure in grado di preservare le implicazioni favorevoli dei tassi negativi per l’economia, mitigandone gli effetti collaterali”.
Noi ci concentreremo sull’opinione del presidente Draghi circa tassi differenziati sulle riserve, che costituirebbero un fattore leggermente positivo per i mercati finanziari dell’Eurozona. Da una parte, tali riserve differenziate significherebbero maggiore redditività delle banche, ma suggerirebbero anche una fase più lunga di tassi negativi.

Dopo la riunione di marzo, quando la BCE ha introdotto le TLTRO III e annunciato delle modifiche alla forward guidance, non ci aspettiamo nuove misure. La BCE ha fornito un’impostazione accomodante, attraverso una revisione al ribasso delle previsioni economiche e d’inflazione, indicando che sono improbabili altre sorprese accomodanti.
I mercati dei tassi hanno già iniziato a mettere in conto un taglio del tasso d’interesse della BCE. L’aumento dei rischi al ribasso percepiti farà accelerare l’appiattimento della curva dei rendimenti della BCE, indebolendo ulteriormente l’EUR. La ripresa dell’EUR/USD è stata debole e avrebbe bisogno di una pausa sopra quota 1,1289 per estendere il tono rialzista.

Probabile balzo della sterlina

By Vincent Mivelaz

Dopo aver bocciato l’Accordo di Recesso della premier May e alla luce del mancato accordo su un’alternativa, i deputati britannici tornano a fare affidamento sul potere di persuasione di May per ottenere un’altra proroga della scadenza.

L’esito però potrebbe molto diverso dal rinvio proposto da May, visto che entrambe le camere del Parlamento hanno ratificato una legge che dà ai parlamentari la possibilità di imporre modifiche vincolanti alla data di divorzio di May.

Se il governo di May è intenzionato a prorogare la data al 30 giugno 2019, appare sempre più evidente che il parlamento britannico voglia imporre un periodo più lungo, tema che oggi sarà al centro di un altro dibattito parlamentare.

I recenti colloqui fra conservatori e laburisti hanno generato solo uno stallo, nessuna delle risoluzioni include infatti uno scenario per cui il Regno Unito rimarrebbe all’interno dell’unione doganale dell’UE, una delle richieste principali del partito laburista di Jeremy Corbyn, esattamente il contrario di quanto preteso dai sostenitori della Brexit appartenenti ai conservatori.

È pertanto molto probabile che per il momento la sterlina britannica ottenga una spinta.

Entrambi gli scenari che prevedono una proroga, di breve o lungo termine, darebbero ai tori della GBP buone ragioni per sostenere la valuta. Permangono tuttavia dei grossi rischi, perché i leader europei hanno richiesto un vertice d’emergenza mercoledì a Bruxelles e, anche se sta affiorando un certo disinteresse per la Brexit in vista delle imminenti elezioni dell’UE, il parlamento europeo vuole vedere un piano allegato alla richiesta di proroga.

Al momento a quota 1,3103, nel breve termine la coppia GBP/USD si dirigerà verso 1,3150.

Autore: Swissquote Fonte: News Trend Online

© TraderLink News - Direttore Responsabile Marco Valeriani - Riproduzione vietata

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