Il recente progresso dell’USD lascia intendere che, secondo alcuni investitori, le aspettative circa i tagli della Fed non sono più così sicure, giacché permane la ragione principale, ovvero i problemi commerciali che si trascinano con la Cina. Ci sono però buone ragioni per ritenere poco probabile un cambiamento repentino della forward guidance della Fed, perché permangono problemi quali l’inflazione, le pressioni politiche di Trump sulla Fed e le dispute in sospeso con i partner commerciali.
Le dichiarazioni finali di USA e Cina al G20 hanno rispettato le attese; entrambi i presidenti hanno confermato che questa settimana riprenderanno i negoziati commerciali; i dazi su merci cinesi per un valore di USD 300 miliardi sono sospesi e sono state rimosse le sanzioni contro il gigante della tecnologia Huawei, compresa l’autorizzazione ad acquistare prodotti USA.
La situazione, però, non è molto diversa da quella creatasi alla fine della riunione del G20 lo scorso dicembre in Argentina, quando i due partner commerciali confermarono che sarebbero ripresi i negoziati, ragion per cui la recente euforia dovrebbe durare poco. Anche se durante il vertice le relazioni fra USA e UE sono sembrate buone, è lecito supporre che a breve riprenderà l’offensiva di Trump sul disavanzo commerciale con l’UE, dopo la tregua iniziata a febbraio del 2019, quando il presidente USA Donald Trump promise al presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker di non imporre nuovi dazi sulle industrie dell’UE, inclusa quella automobilistica.
Le conseguenze negative riguarderebbero non solo i produttori dell’UE, ma anche gli Stati Uniti, dal momento che le catene di fornitura sono strettamente interconnesse. Anche la pubblicazione dei dati PCE, primario e di fondo, che si sono attestati rispettivamente all’1,50% (precedente: 1,50%) e all’1,60% (precedente: 1,60%), ampiamente sotto l’obiettivo del 2% fissato dalla Fed, indicano che un dietrofront della banca centrale è poco probabile.
La pubblicazione dei dati sul lavoro, venerdì, sarà quindi importante per la valutazione economica della Fed.
Al momento a 1,1325, nel breve termine la coppia EUR/USD si dirigerà verso 1,1315.
By Vincent Mivelaz
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Swissquote Fonte: News
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