5 titoli per guadagnare col bitcoin senza i rischi del bitcoin

09/12/2017 08:00

5 titoli per guadagnare col bitcoin senza i rischi del bitcoin

Oltre il 1000% da inizio anno, record su record macinati a velocità sempre più sorprendente. Questo il miracolo del bitcoin. Ma la fisica insegna: quello che sale è destinato a scendere. Dana Blankenhorn suggerisce 5 titoli per approfittare della fiammata bitcoin senza restare scottati

Nvidia Corporation (NASDAQ: NVDA)

I processori grafici, progettati inizialmente per i videogiochi, si sono rivelati ottimi per le operazioni di decrittografia presenti nelle cyber-monete e l'azienda vanta i migliori GPU in circolazione indispensabili ai gruppi di estrazione di Bitcoin (i "miners") per estrarre le monete elettroniche. Ma a prescindere dall'interesse per i Bitcoin, le azioni di Nvidia dovrebbero essere in portafoglio anche solo per il fatto che da inzio anno hanno visto un aumento del 70% e le entrate sono cresciute di quasi il 40% durante l'anno fiscale 2017.

Con una capitalizzazione di 111 miliardi il titolo resta anche piuttosto costoso essendo scambiato a 14 volte le entrate stimate di quest'anno e ben 53 volte i guadagni, ma la logica di investimento è quella del medio-lungo periodo (3-5 anni) : in fondo i grandi nomi come Google e Facebook Inc (NASDAQ: FB ) non sono mai stati considerati a buon mercato.La migliore ragione per cavalcare il toro Nvidia è il cloud: i data center stanno attraversando il loro primo ciclo di aggiornamento, per supportare le applicazioni di intelligenza artificiale (AI) presenti nei veicoli a guida autonoma e nella domotica dell'Internet of Things (IoT).

Amazon.com, Inc. (NASDAQ: AMZN ) e Alphabet Inc (NASDAQ: GOOG , NASDAQ: GOOGL ) hanno processori obsoleti che devono essere rimodernati a differenza di Nvidia che ha dimostrato il suo vantaggio con i numeri: i ricavi dai data center sono cresciuti del 175% tra il secondo trimestre del 2016 e il secondo trimestre del 2017 e ora rappresentano il segmento con la più rapida crescita dell'azienda.

Advanced Micro Devices, Inc.
(NASDAQ: AMD)

Nell'ultimo anno, le azioni AMD hanno raddoppiato il loro valore. Teoricamente AMD è un'azienda molto vecchia per gli standard della Silicon Valley, essendo stata lanciata appena un anno dopo Intel, nel 1969 ma la sua strategia negli ultimi anni si è basata su strategie nell'ambito della grafica, attraverso una società chiamata ATI, e la diversificazione geografica.

Non solo, ma all'inizio di questo decennio, l'ex amministratore delegato Rory Read ha portato avanti un'importante opera di ristrutturazione e licenziamenti, concentrandosi su un nuovo progetto, quello di Ryzen e Radeon, talmente performanti da poter competere con il nemico di sempre, Intel, offrendo prestazioni simili a costi inferiori.
A questo, come ulteriore vantaggio, si aggiunga anche la decisione di Alibaba Group Holding Ltd (NYSE: BABA ) di utilizzare i chip AMD nei suoi cloud un anno, un punto di svolta che ha portato un effetto domino con Alphabet e Microsoft Corporation (NASDAQ: MSFT ). Il rischio, però, è quello di avere un'attività di desing per i chip troppo preponderante per competere in modo efficace sul lungo termine.

 

Bitcoin Investment Trust (OTCMKTS: GBTC)

Precedentemente noto come Second Market, si è evoluta nel tempo con l'intento di avvicinare il bitcoin ai piccoli investitori.

Anche se qualcuno lo giudica un esperimento interessante, il fondo è il primo fondo bitcoin quotato in borsa (altro elemento che secondo l'esperto è una fonte di serenità ulteriore), essendo stato lanciato come fondo di investimento privato nel 2013, quando un bitcoin costava 100 dollari. Oggi viaggia a 16mila (sempre che nel frattempo non abbia raggiunto vette ancora più alte).
GBTC ha iniziato ad essere scambiato nel 2015 a un prezzo inferiore a 32 per azione, il 9 ottobre è stato scambiato a oltre 700 per azione, su una capitalizzazione di mercato di circa 1,2 miliardi. Il problema sui bitcoin? E' un mondo in evoluzione e se è vero che ci sono grandi potenzialità, è pur vero che è un mondo ancora in fase di assestamento (anche normativo) per decidere chi e come decide su cosa.

Richiesta, quindi, molta cautela e soprattutto esperienza sia nell'investire in generale che nel settore bitocin in particolare. 

 

 

Overstock.com, Inc. (NASDAQ: OSTK)

Anche lui nel segmento dell'e-commerce come Amazon (ha venduto merce online per circa 20 anni) ha come CEO Patrick Byrne il cui padre era il leggendario John J.
Byrne, fondatore di GEICO, ora parte della Berkshire Hathaway Inc. (NYSE: BRK.A , NYSE: BRK.B ). Overstock è presente a Wall Street dal 2002, ha una capitalizzazione di mercato di 750 milioni ed è stato il primo e-tailer ad accettare il bitcoin come pagamento nel 2014. Ma Overstock è anche proprietaria (con RenGen LLC e Argon Group ) di tZero, un sistema di trading alternativo che ha permesso alle azioni di Overstock di aumentare del 25% da inizio anno.

In breve, questo è un ICO per creare un mercato per tutte quelle altre ICO che rispettano le regole della SEC e quelle della Financial Industry Regulatory Authority.
Funziona? Oltre 2 miliardi di dollari sono stati raccolti tramite ICO da gennaio 2016, capitali che hanno bisogno di una piattaforma di trading altrettanto efficiente di quelle usate dalle monete classiche. Quali sono i rischi? Prima di tutto le approvazioni SEC e FINRA ancora da ottenere. Poi c'è il fatto che altre aziende, molto più grandi e con molta più esperienza, (vedi Goldman Sachs) potrebbero fare la stessa cosa, eliminando il vantaggio dell'esclusivita.

 

 

Microsoft Corporation (NASDAQ: MSFT) 

Tutte le criptovalute sono semplicemente implementazioni del blockchain, un database di contabilità generale in cui ogni blocco di dati è crittografato; il sistema così elaborato permette di avere maggior trasparenza e oggettività.

Decentralizzare la fiducia – quindi rendere gli accordi sul denaro automatici ed esecutivi – è un concetto che destabilizza banche e governi, solitamente abituati a centrare sulla propria figura la fiducia assoluta di investitori e contribuenti. Cosa c'entra in tutto questo Microsoft? La quarantennale azienda di software aziendali sta costruendo Blockchain as a Service sul suo cloud Azure, il più grande rivale di Amazon nell'hosting di applicazioni cloud.
Dal lancio del suo primo Ethereum Blockchain as a Service nel novembre 2015, Microsoft si è mossa il più rapidamente possibile per varie implementazioni. In altre parole Azure ha una struttura di sviluppo blockchain, supporta più protocolli blockchain e ora può implementare "contratti" su Azure legalmente vincolanti.

Interessante la metafora fatta dall'analista: durante la corsa all'oro, a fare fortuna non furono i cercatori d'oro, ma chi li riforniva di pale, picconi e setacci e soprattutto chi gestiva la loro contabilità. Blockchain, alla fine, è un'applicazione cloud e il Bitcoin è un derivato della blockchain, solo uno dei tanti.
Il vero gioco vincente è puntare sul banco, non sui giocatori e il banco, in questo caso, è chi lavoro con il Blockchain. Anche la IBM (International Business Machines Corp. (NYSE: IBM ) sta ultimamente dedicando enormi sforzi alla tecnologia blockchain, ma mentre IBM si concentra sulla definizione e sul marketing della tecnologia, Microsoft si è sempre concentrata sullo sviluppo e poi sulla vendita.  

Fonte: News Trend Online

© TraderLink News - Direttore Responsabile Marco Valeriani - Riproduzione vietata

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