Bancari in festa dopo risultati Srep 2019. I buy da privilegiare

11/02/2019 13:35

Bancari in festa dopo risultati Srep 2019. I buy da privilegiare

Dopo il calo accusato nelle ultime due sedute della scorsa settimana, Piazza Affari riaggancia il segno più oggi, con il Ftse Mib che si apprezza al momento di un punto e mezzo percentuale in area 19.650, mettendo a segno la migliore performance in Europa.
Il principale sostegno al listino arriva indubbiamente dall'andamento brillante dei titoli del settore bancario che oggi stanno vivendo una seduta molto frizzante.

La maglia rosa viene indossata da Banco BPM con un rally di oltre il 6%, seguito da Bper Banca e Ubi Banca che si apprezzano rispettivamente del 4,82% e del 3,62%, mentre Unicredit e Intesa Sanpaolo avanzano del 2,36% e dell'1,8%, lasciando più indietro Mediobanca con un vantaggio dell'1,32%.



Il settore bancario approfitta del netto calo registrato dallo spread BTP-Bund he dopo i rialzi delle ultime sedute innesta la retromarcia e arretra di quasi il 5%, scendendo a 279 punti base.
A dare ulteriore benzina al comparto è l'esito positivo dei test sulla solidità patrimoniale dele banche realizzati dalla BCE.

I principali istituti di credito hanno reso noto i requisiti patrimoniali indicati dall'Eurotoer per il 2019, al termine dello Srep, ossia il processo di revisione e valutazione prudenziale, attestandosi tutti al di sopra dei livelli minimi richiesti.

Partiamo da Unicredit che dovrà rispettare a partire dall'1 marzo prossimo i requisiti patrimoniali di un Common Equity Tier ratio 1 al 10,07%, con un dato già al 12,13% a fine dicembre 2018, mentre il Tier 1 ratio e il Total Capital Ratio sono fissati all'11,57% e al 13,57% e anche in questo caso si tratta di valori già superato alla fine dello scorso anno, visto che i due coefficienti si attestano rispettivamente al 13,64% e al 15,8%.


Lo Srep 2019 prevede inoltre la conferma del Pillar 2 al 2%, in linea con le aspettative degli analisti di Equita SIM vista la buona performance di Unicredit nello stress test, la diversificazione geografica e il continuo sforzo nella riduzione delle esposizioni non performanti.
La SIM milanese mantiene così una view bullish sul titolo, con una raccomandazione "buy" e un prezzo obiettivo a 16,8 euro.


A superare l'esame anche Intesa Sanpaolo che rispetta ampiamente i requisiti patrimoniali Srep fissati dalla BCE all'8,96% per il Common Equiti Tier 1 ratio secondo i criteri transitori in vigore per il 2019 e al 9,33% secondo quelli a regime.
Dall'1 marzo prossimo inoltre Intesa Sanpaolo dovrà avere un Total Capital ratio minimo pari al 9,5% che comprende il requisito minimo di Pillar 1 dell'8% e un requisito di Pillar 2 aggiuntivo dell'1,5%.


Anche in questo caso il gruppo supera già le richieste della BCE visto che a fine 2018 aveva un Common Equity Tier 1 ratio transitorio pari al 13,5%, mentre quello pro-forma e a regime si attesta al 13,6%. Il Total capital ratio transitorio e quello pro-forma a regime risultano pari al 17,7% e l 18%.


Gli analisti di Equita SIM segnalano che Intesa Sanpaolo può contare su un buffer di 267 punti base visto che ha un Common Equity Tier 1 del 12% a dicembre. Gli esperti aggiungono che la conferma del Pillar2 è in linea con le loro previsioni, vista l'ottima performance del gruppo nello stress test, lo sforzo realizzato nel derisking, l'efficienza ai livelli più elevati nel sistema e una governance chiara che esprime una leadership indiscussa.


La SIM milanese però resta cauta su Intesa Sanpaolo, reiterando la raccomandazione "hold", con un target price a 2,6 euro.

Anche Ubi Banca ha comunicato i nuovi target della BCE, posizionandosi ben al di sopra degli stessi.
Il requisito minimo di Common Equity Tier 1 è pari al 9,25% fully loaded, in crescita rispetto al 2018 esclusivamente per effetto dell'entrata a regime del Capital Conservation Buffer.

Il Total Srep Capital Requirement da rispettare è invariato rispetto allo scorso anno, pari al 10,25% e aggiungendo il Capital Conservation Buffer del 2,50%, si perviene a un requisito minimo in termini di Total Capital Ratio di Vigilanza del 12,75%.
Ricordiamo che Ubi Banca a fine 2018 aveva un Cet1 ratio phased in dell'11,7% e fully loaded dell'11,34%, mentre il Total Capital Ratio phased in e fully loaded erano pari rispettivamente al 13,8% e al 13,44%. 
Lo Srep 2019 conferma il Pillar2 a 225 punti base e gli analisti di Equita SIM anno sapere che si tratta di un risultato migliore delle loro aspettative, in quanto nell'ambito dello stress test Ubi Banca aveva peggiorato la performance nello scenario avverso rispetto all'esercizio precedente.


La SIM milanese non cambia in ogni caso strategia sul titolo, reiterando il rating "hold", con un fair value a 3,2 euro.

Bullish invece la view su Banco BPM che secondo gli analisti è da comprare, con un prezzo obiettivo a 3 euro.
Nel caso di Banco BPM lo SREP 2019 prevede una inattesa riduzione di 25 punti base del Pillar2 a 225 basis points.
Si tratta dell’unica banca in Italia ad aver ricevuto una riduzione del requisito company specific, visto che in tutti gli altri casi la BCE ha chiesto un aumento o confermato i livelli 2018.
Il requisito SREP 2019 a regime diventa quindi pari al 9,5%, rispetto al 9,75% del 2018 e Banco BPM puo? contare su un buffer di 200 punti base, visto che ha un CET1 pro-forma, per le cessioni del servicing e di Profamily, dell'11,5% a dicembre 2018.
Anche Banco BPM supera così i requisiti prudenziali della BCE e secondo Equita SIM è evidente che il notevole sforzo di accelerazione del derisking effettuato a fine anno con il progetto ACE, ancorche? formalmente non incorporato nel processo SREP che si e? concluso a inizio dicembre, ha tuttavia influito favorevolmente sul risultato finale.
Gli analisti continuano a puntare su Banco BPM, con una raccomandazione "buy" e un target price a 3 euro.



Infine, anche Bper Banca ha già ampiamente superato a fine 2018 i requisiti richiesti dalla BCE per il 2019 che prevedono un Common Equity Tier 1 pari al 9% e un Total Capital Ratio del 12,5%.
Anche nel caso di Bper Banca è bullish la view di Equita SIM che invita ad acquistare il titolo, con un fair value ritoccato oggi al rialzo da 5,4 a 5,5 euro, sulla scia dell'annuncio di venerdì scorso relativo all'acquisizione di Unipol Banca e delle minorities di Banco di Sardegna.



Fonte: News Trend Online

© TraderLink News - Direttore Responsabile Marco Valeriani - Riproduzione vietata

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