Banche vivaci con spread e alcuni rumor. Moody's non fa paura

14/03/2019 14:00

Banche vivaci con spread e alcuni rumor. Moody's non fa paura

A Piazza Affari anche la seduta odierna prosegue in territorio positivo e così il Ftse Mib, che al momento segna la migliore performance tra gli indici europei, allunga il passo, pur avendo già ripiegato dai massimi intraday.

Ftse Mib vicino ai top dell'anno grazie al sostegno dei bancari

Nel corso della mattinata infatti l'indice delle blue chips si è spinto ad un soffio dall'area dei 21.000, salvo poi ripiegare e presentarsi ora a ridosso dei 20.900 punti, con un progresso dello 0,73%.

A sostenere il mercato è la buona intonazione dei titoli del settore bancario che continuano a guadagnare terreno.

La maglia rosa viene indossata da Banco BPM con un rally del 4%, dopo che il titolo era stato l'unico del settore a chiudere gli scambi in calo ieri, con un rosso di circa un punto percentuale.

Bene anche Ubi Banca e Bper Banca che si apprezzano entrambi di poco più del 2%, mentre Unicredit guadagna l'1,83%, riuscendo a fare meglio di Intesa Sanpaolo che sale dello 0,86% e ancor più di Mediobanca che si accontenta di un vantaggio di circa mezzo punto percentuale.

Bancari in rialzo con discesa spread: rendimento decennale al 2,5%

I titoli del settore bancario beneficiano in primis del calo dello spread BTP-Bund, tornato a perdere terreno oggi, presentandosi negli ultimi minuti a 243 punti base, con una flessione del 3,53%.

In discesa anche il rendimento del BTP a 10 anni, che perde oltre il 3% al 2,5%.

Sul fronte obbligazionario si allentano le tensioni dopo che il Parlamento britannico ha votato contro l'opzione di un'uscita del Regno Unito dall'UE senza accordo.

A caccia di ritorni extra: favoriti i titoli di Stato italiani

Ad aiutare lo spread sono anche le ultime mosse annunciate esattamente una settimana fa dalla BCE che di fatto ha escluso un rialzo dei tassi di interesse per quest'anno.

Secondo gli analisti di Danske questo crea un incentivo per andare a caccia di ritorni extra sul mercato obbligazionario.

L'idea degli analisti è che l'ovvia strategia sia quella di acquistare titoli di Stato italiani e la discesa dei rendimenti di questi ultimi ha ricadute positive sulle banche di fatto trarranno benefici anche dal nuovo Tltro annunciato dall'Eurotower la scorsa settimana.

Banche: atteso a breve il decreto sul rinnovo delle Gacs

Intanto i titoli del settore bancario quest'oggi sono aiutati anche da alcune indiscrezioni relative all'imminente rinnovo delle Gacs.

Stando a quanto riferisce Reuters, il decreto legge relativo al rinnovo delle  garanzie pubbliche sulla cartolarizzazione delle sofferenze bancarie, sarà approvato dal Consiglio dei Ministri tra il fine settimana e martedì prossimo.

Alcune fonti riferiscono che ci sono ancora alcuni aspetti tecnici da risolvere e intanto si apprende che il nuovo schema di garanzia pubblica, sempre secondo Reuters, avrà una durata di due anni, con un costo leggermente più alto rispetto alla precedente Gacs scaduta il 6 marzo.

Secondo una fonte riportata dall'agenzia di stampa, l'incremento dell'onere è da ricondurre allo spread e all'accresciuta volatilità dei mercato, ma è in ogni caso trascurabile.

Positiva la reazione dei bancari a queste indiscrezioni e a festeggiare sono in particolare Banco BPM, Bper Banca e Ubi Banca che più di altri istituti beneficiano del rinnovo della Gacs che di fatto facilità il processo di derisking già in atto da tempo.

Banche non intimorite da Moody's: attesa conferma del rating italiano

Il settore bancario conferma così una buona intonazione, senza mostrare alcun timore per l'appuntamento in agenda domani.

A mercati chiusi Moody's annuncerà la sua decisione sul rating dell'Italia, ma gli analisti e il mercato non si attendono sorprese.

L'agenzia infatti dovrebbe confermare la valutazione del merito di credito del nostro Paese a "Baa3", con outlook stabile, dopo aver tagliato il rating ad ottobre scorso dal precedente "Baa2", portandolo appena un gradino sopra il livello "junk" ossia spazzatura.

Visto che Moody's è intervenuta al ribasso già ad ottobre, è improbabile che domani possa annunciare un'ulteriore mossa, motivo per cui il verdetto di domani non avrà impatti sul mercato.

Fonte: News Trend Online

© TraderLink News - Direttore Responsabile Marco Valeriani - Riproduzione vietata

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