Banco BPM in rally dopo la trimestrale. Broker divisi sul titolo

08/11/2018 16:18

Banco BPM in rally dopo la trimestrale. Broker divisi sul titolo

A dispetto dell'andamento negativo di Piazza Affari, prosegue in buon rialzo la seduta di Banco BPM che conquista il primo posto tra le blue chips. Il titolo, che ha più che dimezzato il suo vantaggio rispetto ai massimi intraday segnati a 1,9972 euro, con un rally di oltre l'11%, si conferma in deciso rialzo e guadagna terreno per la terza sessione consecutiva.

Dopo aver concluso la giornata di ieri con un progresso di circa il 2,5%, Banco BPM negli ultimi minuti si presenta a 1,8762 euro, con un vantaggio del 4,72%. Esplosivi i volumi di scambio, visto che fino ad ora sono transitate sul mercato oltre 56 milioni di azioni, più del doppio della media giornaliera degli ultimi tre mesi pari a circa 25,5 milioni di pezzi.


Banco BPM catalizza gli acquisti dopo la diffusione dei conti del terzo trimestre che hanno evidenziato un utile netto pari a 172 milioni di euro, in netto recupero rispetto alla perdita di 42 milioni dello stesso periodo dello scorso anno.
Il margine di intermediazione è salito del 6,3% s 558 milioni di euro, mentre le commissioni nette hanno riportato un calo dell'1,6% a 451 milioni di euro.
Da segnalare l'ottima performance dei profitti da trading che sono più che triplicati a 47 milioni di euro, mentre gli altri ricavi sono balzati da 68 a 247 milioni di euro, includendo la plusvalenza relativa alla vendita della banca depositaria pari a 200 milioni di euro.
Il margine di intermediazione è aumentato del 22,4% a 1,303 miliardi di euro, mentre i costi sono scesi del 9,6% a 677 milioni di euro.


Le rettifiche sui crediti hanno riportato una contrazione del 21,5% a 267 milioni di euro, grazie al rilevante miglioramento dei crediti deteriorati calati a 18,5 miliardi di euro.

Nei primi nove mesi dell'anno Banco BPM ha registrato un utile netto di 524,52 milioni di euro, rispetto ai 3,13 miliardi del 2018 che comprendevano una voce straordinaria di 3,08 miliardi di euro relativa alla fusione tra Banca Popolare di Milano e Banco Popolare.
Al netto di questa voce il dato finale del 2017 sarebbe stato pari a 52,7 milioni di euro.
Le commissioni nette sono scese del 6,7% a 1,378 miliardi di euro, mentre la raccolta diretta registra una positiva dinamica della componente rappresentata da conti correnti e depositi a vista: complessivamente l'aggregato ammonta a 102,6 miliardi ed evidenzia un calo del 4,4%.
Su basi omogenee la raccolta diretta registra una diminuzione di 1 miliardo pari all'1%, influenzata dal trend decrescente delle altre forme di raccolta maggiormente onerose.
Gli impieghi netti verso la clientela ammontano a 106,8 miliardi, in calo di quasi 1 miliardi rispetto allo scorso anno, mentre le esposizioni nette deteriorate sono diminuite a 9,1 miliardi di euro, con una flessione del 30% rispetto alla fine del 2017.


Quanto ai coefficienti patrimoniali, il Common Equity Tier 1 a fine settembre è pari al 13,2% rispetto al 12,36% di inizio anno.

Il management di Banco BPM ha fatto sapere che la gestione ordinaria resterà complessivamente improntata al recupero di redditività.
L'andamento dei proventi potrà beneficiare del trend positivo dei volumi di impiego, di un costo medio della raccolta operata tramite rete commerciale ancora contenuto e di un contributo positivo delle partecipate.
A ciò si aggiunga che i livelli di copertura dei crediti deteriorati si manterranno elevati e la riduzione degli stock proseguirà sia attraverso il workout interno che tramite l'implementazione delle azioni previste nel piano di derisking.



Commentando i numeri diffusi da Banco BPM, gli analisti di Equita SIM parlano di risultati in linea/leggermente migliori delle attese grazie alla tenuta dei ricavi e a minori costi.
La SIM richiama l'attenzione sul fatto che è stato confermata per metà novembre l'attesa delle offerte sul perimetro dei crediti non performanti in vendita per un importo superiore a 3,5 miliardi e fino ad un massimo di 8,6 miliardi di euro.

Entro fine anno verranno valutati i termini dell’operazione con conseguente razionalizzazione del credito al consumo. Secondo gli analisti di Equita SIM la sensazione e? che si punti al perimetro massimo di cessione, compensando l’impatto negativo con la fusione di Profamily in Agos-Ducato e successiva IPO dell'entità combinata.


Durante la conference call il management di Banco BPM ha escluso vendite della quota e in base ai calcoli della SIM milanese il gruppo potrebbe mantenere il 10% in Agos-Ducato e un CET1 dell'11,5% cedendo tutto il portafoglio di NPL, con un multiplo prezzo-utili 2019 che salirebbe da 5 a 7,5 volte.
Gli analisti, coerentemente con uno scenario più prudente sul settore, hanno deciso di ridurre le stime sul net interest income 2019 dal 3% all'1%, quelle sulle fees da +2% a flat, mentre le previsioni sull'utile per azione 2019-2020 sono state tagliate del 12%.


Questo ha portato ad una riduzione del 13% del prezzo obiettivo a 2,4 euro, con la conferma di una raccomandazione "hold" sul titolo.

Lo stesso rating viene ribadito da Kepler Cheuvreux, con un target price a 1,8 euro. Per il broker l'utile netto e il capitale del terzo trimestre sono stati in linea con le stime, mentre hanno sorpreso positivamente i costi.
Anche in questo caso gli analisti hanno messo mano alle stime, tagliando in media del 2,2% quelle sull'eps adjusted 2018-2020.

Cauti anche i colleghi di KBW che su Banco BPM ribadiscono la raccomandazione "market perform", con un fair value a 2,9 euro. Gli analisti evidenziano che l'utile netto è stato migliore delle sue previsioni, mentre il capitale continua a mostrare debolezza, anche se è calata la sensibilità allo spread.



A guardare con più ottimismo al titolo è Exane che oggi ha confermato il rating "outperform", con un prezzo obiettivo a 3,5 euro. Il broker ha definito discreta la trimestrale, ma è convinto che Banco BPM riuscirà a completare il processo di derisking entro il 2018 senza raccogliere capitale.


Bullish anche la strategia di Banca IMI che invita ad acquistare il titolo, con un target price a 3,1 euro. Secondo gli analisti l'attenzione del mercato continuerà ad essere focalizzata sul piano di riduzione del rischio, al fine di valutare l'impatto totale sul capitale e sulla redditività della banca prima di assumere una visione più costruttiva sul titolo.



Fonte: News Trend Online

© TraderLink News - Direttore Responsabile Marco Valeriani - Riproduzione vietata

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