Borse deboli. Il Ftse Mib vira in positivo dopo parole di Draghi

27/06/2017 11:28

Borse deboli. Il Ftse Mib vira in positivo dopo parole di Draghi

Ancora un segno più per la piazza azionaria giapponese che oggi ha guadagnato terreno per la terza seduta consecutiva. L'indice Nikkei 225 è salito dello 0,36%, spingendosi sui massimi da quasi due anni, grazie alla debolezza dello yen nei confronti del dollaro che in seguito però ha invertito la rotta e ora perde terreno, con un cambio fotografato in area 111,6.

In rosso le Borse europee che dopo gli spunti positivi di ieri non sono riuscite a spingersi ancora in avanti, presentandosi tutte in territorio negativo.

Il Ftse100 cala dello 0,02%, mentre restano più indietro il Dax30 e il Cac40 che scendono rispettivamente dello 0,26% e dello 0,29%.

Per oggi non sono previsti dati macro di rilievo in Europa e l'attenzione è così rivolta alle Banche Centrali. Il presidente della BCE, Mario Draghi, ha dichiarato in un discorso poco fa al forum delle Banche Centrali di Sintra, che in Europa tutti i segnali indicano un ampliamento della ripresa, bollando come temporanei i fattori che stanno pesando sull'inflazione.

L'ex numero uno di Bankitalia ha inoltre affermato che è ancora necessaria una politica monetaria accomodante, così come serve un atteggiamento prudente per la normalizzazione dei tassi di interesse.


Il mercato attende ora di seguire il discorso del numero uno della Fed, Janet Yellen, che parlerà in serata a Londra.

Intanto riesce a fare meglio degli altri Piazza Affari dove il Ftse Mib ha perso inizialmente terreno, scendendo fino all'area dei 20.850 punti, salvo risalire la china e presentarsi ora a ridosso dei 21.050 punti con un frazionale rialzo dello 0,16%.

A differenza degli altri, il nostro mercato sembra aver beneficiato delle parole di Draghi e ha avviato un recupero guidato soprattutto dai bancari.

Al momento Ubi Banca sale del 2,37% nell'ultimo giorno dell'aumento di capitale, seguito da Intesa Sanpaolo che guadagna l'1,55%, raccogliendo ancora consensi tra gli analisti dopo il deal con le banche venete.
Unicredit si apprezza dell'1,49%, seguito da Bper Banca e Mediobanca che crescono dell'1,19% e dello 0,76%, mentre Banco BPM si accontenta di un rialzo dello 0,14%.

Si spinge ancora in avanti YNap con un guadagno dell'1,69% beneficiando ancora dei rumors relativi ad un possibile interesse di Alibaba per una quota del gruppo.

Banca Mediolanum sale dello 0,34% dopo che Banca IMI ha ribadito la raccomandazione "add" sul titolo, con un prezzo obiettivo rivisto al rialzo da 7,1 a 8,2 euro.

Il recupero del petrolio favorisce Saipem e Tenaris, entrambi in ascesa di circa mezzo punto, mentre resta indietro ENI con un calo dello 0,15%.

In rosso le utilities tra cui ad avere la peggio è A2A con una perdita dell'1,51% e tra i titoli peggio impostati oggi troviamo anche Leonardo che cala dell'1,25%.

Sul fronte macro Usa oltre l'indice settimanale Redbook relativo alle vendite al dettaglio nelle maggiori catene Usa, si segnala l'indice S&P Case-Shiller che in riferimento al mese di aprile dovrebbe mostrare un rialzo del 5,9% su base annua, in linea con la lettura precedente.

Per l'indice relativo alla fiducia dei consumatori a giugno si prevede un calo da 117,9 a 116,9 punti.

In agenda un discorso di Patrick Harker, presidente della Fed di Philadelphia, oltre al quale parlerà anche Neel Kashkari, a capo della Fed di Minneapolis. Tre ore prima della chiusura di Wall Street a prenderà la parola sarà il numero uno della Fed, Janet Yellen, che parlerà sull'economia globale.


Fonte: News Trend Online

© TraderLink News - Direttore Responsabile Marco Valeriani - Riproduzione vietata

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