Cambia il vento a Piazza Affari: i prossimi obiettivi al rialzo

25/01/2015 08:00

Anche l’ultima seduta della scorsa settimana si è conclusa in progresso per le Borse europee che, sfruttando l’annuncio del QE da parte della BCE nella giornata di giovedì, hanno continuato a guadagnare terreno. Il Ftse100 si è accontentato di un rialzo dello 0,53%, mentre è andata decisamente meglio al Cac40 e al Dax30 che hanno guadagnato rispettivamente l‘1,93% e il 2,05%.

Migliora l'impostazione grafica del Ftse Mib

La Cenerentola d’Europa è stata Piazza Affari che, dopo essere stata la più performante nelle giornate precedenti, venerdì scorso ha visto il Ftse Mib terminare gli scambi a 20.519 punti, con un rialzo dello 0,24%, dopo aver toccato nell’intraday un massimo a 20.676 e un minimo a 20.389 punti.

Molto positivo il bilancio settimanale visto che nelle ultime cinque giornate l’indice delle blue chips ha messo a segno un rally del 6,57% rispetto al close del venerdì precedente.
In avvio di settimana il Ftse Mib ha riconquistato da subito la soglia dei 19.500 punti, per poi allungare il passo in direzione dei 20.000 mercoledì.
La svolta decisiva si è avuta il giorno dopo quando, sull’onda della BCE, i corsi si sono spinti verso i 20.500 punti, tentando un’estensione rialzista verso i 20.700, non andata a buon fine per ora.
L’indice è reduce da ben sette sedute consecutive al rialzo e vista la strada percorsa in questo lasso di tempo e in ragione anche dell’percomprato raggiunto sugli oscillatori, è lecito attendersi ora una pausa prima di ulteriori salite.

Alcune prese di profitto potrebbero condurre il Ftse Mib a testare il supporto dei 20.000 punti, la cui tenuta favorirà una ripresa dello shopping con obiettivi superiori a quelli appena raggiunti. Un primo segnale di indebolimento si avrà in caso di cedimento di area 20.000, con proiezioni dei corsi vereso i 19.500 prima e i 19.000 punti nella peggiore delle ipotesi.

Il contesto grafico del mercato è senza dubbio migliorato, motivo per cui non ci attendiamo ripiegamenti particolarmente significativi, quanto piuttosto ulteriori sviluppi positivi nel breve.

Un consolidamento in area 20.500 permetterà di mettere nuovamente sotto pressione l’area dei 20.700, oltre la quale sarà inevitabile un approdo del Ftse Mib sui 21.000 punti, resistenza grafica e psicologica di un certo rilievo in corrispondenza della quale sarà probabile un ritorno delle vendite.

I market movers da seguire in America e in Europa

Per la prima seduta della prossima settimana non sono previsti aggiornamenti macro di rilievo in America, dove sul versante societario si segnalano i risultati degli ultimi tre mesi di Microsoft, dai quali ci si attende un utile per azione di 0,71 dollari.

Sempre a mercati chiusi sarà diffusa la trimestrale di Texas Instruments che per non deludere le attese dovrà centrare l’obiettivo di un utile per azione pari a 0,69 dollari.

In Europa l’attenzione sarà focalizzata sulla Gerrmania dove si conoscerà l’indice IFO che a gennaio dovrebbe attestarsi a 106,3 punti, in rialzo rispetto ai 105,5 della lettura precedente.
Sempre in terra tedesca saranno messi all’asta titoli di Stato con scadenza a 12 mesi per un ammontare massimo di 1,5 miliardi di euro. Nel primo pomeriggio invece avrà inizio la rinione dell’Eurogruppo.

A Piazza Affari si segnala l’avvio dell’offerta pubblica di scambio sulle obbligazioni emesse da Intek Group, segnalando che l’operazione terminerà il prossimo 13 febbraio, salvo proroghe.

Fonte: News Trend Online

© TraderLink News - Direttore Responsabile Marco Valeriani - Riproduzione vietata

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