Fallisce il Forex. Broker insolventi e perdite record: è il Caos

16/01/2015 13:14

Fallisce il Forex. Broker insolventi e perdite record: è il Caos

E’ il caos tra gli operatori del mercato forex: il Regno Unito trema e, assieme a questo, la schiera di società attive fino a ieri sul cambio euro/franco svizzero.

Caos valutario: la prima vittima

La valuta elvetica inizia a mietere le proprie vittime: Alpari, broker valutario retail britannico, ha ufficialmente presentato istanza di fallimento.
Nella data di venerdì 16 gennaio si segna la preliminare fine del gruppo operante nel business delle valute, a seguito della decisione presa giovedì 15 gennaio dalla banca centrale svizzera, di sbloccare (dopo tre anni di cambio fisso) il rapporto che legava il franco all’euro a 1,20 eur/chf.


La maggior parte dei clienti della società UK si è trovata sommersa dall’eccesso di volatilità del mercato che ha portato al crollo immediato del cambio alla volta di 1,04, poi sceso a meno di 1,02, e alla presa di valore del franco per una percentuale prossima al 41%.
Il tutto in un momento di mercato particolarmente delicato per quanto riguarda l’aspetto valutario.

La regolamentazione UK non perdona

L’immediatezza dell’accaduto è stata una coltellata al cuore del business britannico, che ha portato i conti degli investitori a registrare perdite superiori ai conti capitale. E al verificarsi di una situazione in cui il cliente non riesce a coprire tali ammanchi, a darne risposta è la società di riferimento, Alpari in questo caso.


La regolamentazione FCA prevede infatti esplicitamente che sia il broker a rispondere in prima persona dei requisiti di adeguatezza regolamentare, tra cui la disposizione di un capitale liquido sufficiente a poter coprire tutti i depositi della clientela, tutte le potenziali oscillazioni del mercato e tutte le eventuali spese in sospeso, senza eccezione per alcun debito.

Alpari non ha potuto niente in proposito, finendo quasi immediatamente per essere insolvente.
Il broker, alla luce della sopraddetta regolamentazione finanziaria del Regno Unito, ha dichiarato manterrà i fondi segregati da quelli della società, vale a dire che i conti dei clienti rimarranno divisi da qualsiasi conto che contenga fondi di Alpari UK.

I feriti della bomba valutaria

Tra coloro ad avere subito a caro costo la decisione della BNS elvetica vi sarebbe poi il broker londinese IG Group. Nel caso di specie, pare che molti clienti siano stati in grado di chiudere le loro posizioni in franchi svizzeri con IG molto più rapidamente di quanto abbia fatto il broker stesso con le proprie coperture in valuta sul mercato, cosa che la vincolerebbe a sopportare una perdita consistente di circa 30 milioni di sterline.


Il gruppo potrà compensare tale salasso con i 500 milioni di sterline circa provenienti dai ricavi, ma per la società finanziaria sarà comunque un duro colpo.
"Il livello preciso dell'impatto sarà parzialmente dipendente dalla capacità della società di recuperare i debiti dalla clientela, ma in totale, tra l’esposizione sul mercato e quella sul credito, non si supererànno le £30.000.000", ha affermato la stessa IG.

Preoccupanti inoltre le condizioni dell’operatore FXCM, le cui perdite ammonterebbero ad un ben più rilevante importo di 225 milioni di sterline, con risvolti diretti sull’efficienza della piattaforma.
Tra i soggetti più svantaggiati si annoverano infatti le società trattanti quasi esclusivamente il forex, rispetto alle quali tuttavia non ci sono ancora dati alla mano definitivi.
Il broker forex FXCM ha affermato che il gruppo potrebbe ora "essere in violazione di alcuni requisiti patrimoniali", dopo che i clienti “hanno registrato perdite significative”.

Dal canto suo, Nick Parsons, a capo del gruppo londinese di ricerca National Australia Bank Ltd.

ha affermato: “Sarei stupito se non ci fossero altre vittime”. “Questa è stata una svolta a 180 gradi per la BNS” rispetto alla quale “gli investitori si sentono ora trascurati e traditi”.

Il caos è iniziato e la rivoluzione valutaria in atto è diventata una vera e propria currency war, in cui qualcuno inizia a rimetterci la pelle.

La società Alpari è attualmente conosciuta per via della sponsorizzazione alla squadra di calcio di Premier League West Ham United, la quale dovrà a sua volta e a suo tempo, organizzarsi diversamente.

Fonte: News Trend Online

© TraderLink News - Direttore Responsabile Marco Valeriani - Riproduzione vietata

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