Fca in profondo rosso. Quali i fattori che scatenano i sell?

23/04/2019 12:58

Fca in profondo rosso. Quali i fattori che scatenano i sell?

In una giornata in cui Piazza Affari mostra un andamento debole, sostanzialmente in linea con quello delle altre Borse europee, tra le blue chips spicca in negativo Fca che al momento occupa l'ultima posizione nel paniere del Ftse Mib.

Il titolo già giovedì scorso aveva chiuso gli scambi in calo, con un ribasso inferiore al mezzo punto percentuale, dopo sei giornate consecutive in salita.
Quest'oggi le vendite sono decisamente più corpose, tanto che Fca viaggia a ridosso dei minimi intrady a quota 14,072 euro, con un affondo del 3,98% e oltre 5,5 milioni di azioni transitate sul mercato fino ad ora, contro la media degli ultimi 30 giorni pari a circa 10,5 milioni di pezzi.

Fca penalizzato in primis dallo stacco del dividendo

A pesare sull'andamento odierno di Fca è in primis lo stacco del dividendo nella misura di 0,65 euro, con data di pagamento il prossimo 2 maggio.

Da ricordare che il titolo è tornato a staccare la cedola dopo quasi dieci anni, con un rendimento del 4,43% rispetto ai valori del close di giovedì scorso.

Nei prossimi mesi è previsto inoltre un dividendo straordinario per complessivi 2 miliardi di euro, in seguito alla vendita di Magneti Magnelli, il cui closing è atteso nel primo semestre di quest'anno.

Fca: richiami per oltre 320mila Dodge Dart

Intanto, a condizionare negativamente la performance odierna di Fca è anche la notizia da cui si è appreso che venerdì scorso Fca ha annunciato il richiamo di oltre 320.000 esemplari di Dodge Dart in Nord America per un difetto al cambio.

Fca: prosegue l'emorragia delle vendite in Europa

Non sono certo di aiuto per Fca le ultime indicazioni arrivate la scorsa settimana sulle vendite del gruppo in Europa.


A marzo infatti il mercato dell'auto nell'area euro è sceso per il settimo mese consecutivo da settembre 2018, riportando una flessione del 3,9% dopo la contrazione dell'1% di febbraio, a poco più di 1,7 milioni di unità.

Il gruppo del Lingotto ha registrato una performance decisamente peggiore, con un calo delle immatricolazioni dell'11,9% a 105mila unità, anche a causa del mix geografico sfavorevole.

L'Italia, che rappresenta il 35% dei volumi dell'area Emea, è stato il peggior mercato con una contrazione delle vendite del 9,6%.

Nel primo trimestre il mercato delle quattro ruote in Europa è sceso del 3,3% e Fca ha sottoperformato con un ribasso del 10,8%.

Proprio giovedì scorso Milano Finanza ha evidenziato che a marzo la quota di mercato di Fca in Europa è scesa dal 6,6% al 6%, con il gruppo scivolato nella settimana posizione dietro Volkswagen, Peugeot, Renault, Bmw, Hyundai e Ford.

Fca sotto la lente di Equita SIM

Gli analisti di Equita SIM segnalano che il dato è nettamente inferiore alla loro stima di consegne di Fca nell'area Emea che parla di una flessione del 2% su base annua nel 2019.

Non cambia la view della SIM milanese che sul titolo mantiene una view cauta, con una raccomandazione "hold" e un prezzo obiettivo a 16,1 euro.

Fca frenato dall'incognita sui dazi: allarmi da più parti

Intanto, a pesare su Fca è anche la grande incognita relativa alla possibile introduzione di dazi Usa fino al 25% sulle importazioni auto e sui relativi componenti.

Allarmi sono stati lanciati già da più parti, tanto che Bob Carter, responsabile delle vendite negli Stati Uniti presso Toyota Motor Corp., ha dichiarato nei giorni scorsi che le tariffe Usa sarebbero una pessima idea.

Joe Eberhardt, amministratore delegato di Jaguar Land Rover North America, ha affermato che dazi del 25% su tutti i veicoli importati costerebbero alla compagnia "miliardi", augurandosi pertanto che la ragione prevalga alla fine.

Fonte: News Trend Online

© TraderLink News - Direttore Responsabile Marco Valeriani - Riproduzione vietata

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