Ftse Mib impaurito da scontro Italia-UE. L'orso graffierà ancora

19/10/2018 11:09

Ftse Mib impaurito da scontro Italia-UE. L'orso graffierà ancora

Si profila un'altra seduta molto difficile non solo a Piazza Affari, ma più in generale per gli asset italiani, ormai da settimane sotto scacco, ma con un'escalation delle tensioni nelle ultime giornate.

Spread sui massimi dal 2013: balza il rendimento del decennale

Sul fronte obbligazionario lo spread BTP-Bund si allarga ulteriormente spingendosi oltre i 336 punti base, con un rally di quasi il 7%, su su nuovi massimi dal 2013.
In forte rialzo anche il rendimento del BTP a 10 anni che dopo aver sfondato la soglia del 3,5%, prosegue la sua ascesa e si presenta oggi al 3,78% con un incremento di quasi il 5% rispetto ai valori della vigilia.

Ftse Mib su nuovi minimi dell'anno

Le tensioni sul fronte obbligazionario si riflettono inevitabilmente sull'andamento di Piazza Affari dove il Ftse Mib, dopo un avvio cauto ha anche provato a risalire la china.

Dopo un top intraday in area 19.150, l'indice delle blue chips ha imboccato nuovamente la via del ribasso, scendendo a segnare nuovi minimi dell'anno.

Negli ultimi minuti il Ftse Mib viene fotografato in area 18.800 con un ribasso dell'1,46%, alimentato soprattutto dalla negativa performance dei bancari.

L'UE assedia l'Italia sulla manovra

Dopo aver tentato un recupero nelle prime due sedute della settimana, Piazza Affari ha ripreso con decisione la via delle vendite, complici le crescenti tensioni sul fronte politico, con particolare riferimento alla manovra del Governo, oggetto di forti critiche da parte della Commissione Europa.

La speculazione ribassista si è accentuata a partire da ieri sulla scia delle indicazioni arrivate dal Summit Ue, da cui non sono emersi spiragli per il Governo italiano.


Il presidente della Commissione UE, Jean-Claude Juncker, ha ribadito che il nostro Paese ha già beneficiato di maggiore flessibilità rispetto ad altre realtà dell'area euro negli scorsi anni.

Dichiarazioni che lasciano poco spazio di azione, come confermato del resto dalla lettera consegnata ieri al Ministro tria da Pierre Moscovici, commissione europeo agli affari economici.

Nella missiva viene espresso un primo giudizio negativo sul documento programmato di bilancio dell'Italia, e si evidenza che la manovra del Governo configura una deviazione senza precedenti dalle regole del patto di stabilità e di crescita.

L'UE ha invitato così l'Esecutivo italiano a fornire entro lunedì una risposta, in assenza della quale potrebbe scattare la bocciatura della manovra.


Come se non bastasse, il mercato è anche innervosito dalle tensioni in seno al Governo, alla luce dei contrasti nati tra Lega e Movimento 5 Stelle sul tema del condono.

I timori del mercato

A preoccupare il mercato è la mancanza di visibilità su quanto potrà peggiorare lo scontro dell'Italia con Bruxelles, perchè c'è l'impressione che nessuna delle due parti sembri disposta a fare un passo indietro per raggiungere un compromesso.

Come evidenziato tra Lorenzo Di Mattia, gestore di Hedge Invest SGR, la distanza tra i numeri suggeriti dalla Commissione europea, che prevedono  un deficit allo 0,8% del PIL, e quelli annunciati dal Governo italiano, è troppo ampia perchè si possa raggiungere un accordo stabile e che soddisfi il mercato.

Gundlach: il mercato orso non allenterà la presa

Si teme così uno scontro prolungato tra l'Italia e l'Europa che contribuirà indubbiamente a mantenere sotto pressione gli asset italiani.

Non stupisce così l'alert che arriva dal guru dei bond, Jeff Gundlach di DouebLine Capital, il quale su Twitter ieri ha scritto che il rendimento italiano a 10 anni ha toccato il minimo 2018 esattamente 6 mesi fa e ora si trova quasi 200 punti base più in alto.

Gundlach parla di un mercato orso piuttosto importante e la sua previsione è che lo stesso non allenterà la presa sui BTP. 

Lemanik consiglia di ridurre esposizione ai bond italiani

In uno scenario come quello attuale è quindi consigliabile ridurre l'esposizione alle obbligazioni italiane, come suggerito dai gestori di Lemanik, i quali evidenziano che l'attuale fase di transizione dei mercati obbligazionari vede convivere la normalizzazione delle curve dei tassi, con una serie di rischi di natura politica che a corrente alternata impattano sui mercati.

Fonte: News Trend Online

© TraderLink News - Direttore Responsabile Marco Valeriani - Riproduzione vietata

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