Ftse Mib messo ko da coronavirus. Meglio Scappare? Come muoversi

24/02/2020 17:51

Ftse Mib messo ko da coronavirus. Meglio Scappare? Come muoversi

Una seduta come quella odierna è destinata a rimanere impressa per diverso tempo, visto che non capita con una certa frequenza di assistere a performance così negative.
A Piazza Affari la settimana è partita nel peggiore dei modi, con un profondo ribasso che ha portato il nostro mercato ad accusa la peggiore performance tra le principali Borse europee e americane.

A fine sessione il Ftse Mib si è fermato a 23.427 punti, con un affondo del 5,43% che ha portato ad azzerare interamente il rialzo messo a segno da inizio anno e ha visto le quotazioni avvicinarsi nell'intraday ai minimi del 2020 toccati tra fine gennaio e inizio febbraio.
Il mercato italiano, ancor più degli altri, è stato messo ko dalle pessime notizie sul coronavirus che si sta diffondendo al di fuori dei confini della Cina.


L'epidemia già da venerdì ha iniziato ad invadere l'Italia che al momento è il terzo Paese più colpito al mondo dopo la Cina e la Corea del Sud.
Il numero delle vittime è salito a 6, con oltre 220 contagiati e una sola persona guarita al momento.
Il mercato azionario è colpito così da una pioggia di vendite, complici le preoccupazioni degli investitori sugli impatti che il coronavirus avrà sull'economia italiana.

Come spiegato da Andrea Carzana, gestore azionario Europa di Columbia Threadneedle, il crollo odierno di Piazza Affari è dovuto principalmente alla paura.
"Fino alla scorsa settimana si pensava che il problema coronavirus fosse limitato principalmente alla Cina, ma che, anche in quella zona, la situazione si stesse normalizzando, tanto che lentamente, alcuni stabilimenti produttivi stavano riaprendo".
Ora però si diffonde il timore che anche in Italia alcune imprese possano chiudere, con contestuale limitazione degli spostamenti di merci e persone per contenere la diffusione del coronavirus.


Questo a detta di Andra Carzana avrebbe un impatto negativo sull'economia europea, soprattutto in un contesto, come quello attuale, di crescita bassa.

A soffermarsi sulle ricadute negative del coronavirus a livello economico è anche Matteo Ramenghi, Chief Investment Officer di Ubs WM Italy.

L'esperto prevede ripercussioni significative, tanto da aspettarsi un impatto negativo del 2% sul PIL del recente, segnalando che l'Italia avrà un danno economico derivante dall'emergenza di questi giorni.

Ramenghi spiega che ci saranno conseguenze indirette per molti altri Paesi, specie per quelli a vocazione industriale.


Sulla base delle epidemie precedenti, quali Sars, Mers e Ebola, si può ipotizzare che l'impatto economico possa essere limitato a poco più di un trimestre, per quanto l'esperti spieghi che non si possa contare su parallelismi molto affidabili. 

Nella sua analisti Ramenghi fa notare che tra gli investitori sia diffusa la convinzione che le Banche Centrali potrebbero rispondere ad una particolare debolezza dei dati macro con delle misure espansive.


Di sicuro l'andamento delle Borse continua ad essere condizionato da ogni segnale di accelerazione o contenimento del coronavirus.
A questo punto ci si chiede se sia meglio scappare dall'azionario finchè si è in tempo, rimandando un ritorno in Borsa a tempi migliori.


Molto chiara in tal senso la risposta di Matteo Ramenghi il quale fa notare che le alternative di investimento nel comparto obbligazionario continuano a scarseggiare.
Anche per questo motivo, malgrado lo scenario molto complesso, UBS continua a preferire i mercati azionari, suggerendo un'ampia diversificazione geografica.
La banca elvetica ha una maggiore esposizione agli emergenti che hanno un potenziale di crescita più rilevante, mentre è cauto l'approccio sulle Borse UE per via della minore crescita economica che sarà appesantita ulteriormente dal coronavirus.



Secondo Ramenghi la ricerca di rendimento senza incorrere in eccessivi rischi di credito non è facile.
Una strategia alternativa al mercato obbligazionario per la ricerca di rendimento è l'azionario dell'area euro con dividendi elevati.
Si tratta di titoli che spesso fanno parte di settori meno esposti al ciclo economico, ma ovviamente comportano una volatilità maggiore rispetto all'obbligazionario.

Fonte: News Trend Online

© TraderLink News - Direttore Responsabile Marco Valeriani - Riproduzione vietata

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