Ftse Mib: spunti di trading. Unicredit e Intesa sotto la lente

16/09/2019 07:50

Ftse Mib: spunti di trading. Unicredit e Intesa sotto la lente

L'analisi del Ftse Mib

La seduta di venerdì scorso si è conclusa in positivo per il Ftse Mib che è salito dello 0,44% a 22.181 punti, guadagnando terreno per la terza giornata consecutiva.

Positivo anche il bilancio settimanale visto che nelle ultime cinque sessioni l'indice delle blue chips è salito dell'1,07% rispetto al close del venerdì precedente.

Il Ftse Mib è riuscito a superare la soglia dei 22.000 punti, la cui violazione non ha spinto al momento le quotazioni fino ai massimi dell'anno toccati a luglio in area 22.350.

E' questo l'ostacolo da abbattere ora per assistere ad ulteriori sviluppi positivi che si materializzeranno subito con un primo approdo in area 22.500.

Con la violazione di questo livello il Ftse Mib metterà a segno nuovi progressi verso i 22.800 punti prima e in seguito in direzione dei 23.000/23.100 punti, raggiunti i quali sarà lecito attendersi una pausa del rialzo almeno momentaneamente.

Se al contrario l'indice non riuscirà a violare i top dell'anno in area 22.350, allora saranno probabili dei ripiegamenti che troveranno un primo supporto a quota 22.000.

Discese al di sotto di questo livello vedranno il Ftse Mib scendere verso i 21.800 punti, sotto cui la flessione proseguirà fino all'area dei 21.500, dove verrà chiuso il gap-up lasciato aperto nella sessione del 4 settembre.

Negativo sarà l'eventuale abbandono dei 21.500 punti, evento che aprirà le porte ad un ripiegamento del Ftse Mib verso i 21.300/21.200 punti prima e in seguito in direzione di area 21.000, in corrispondenza della quale è attesa una ripresa degli acquisti. 

Unicredit in prossimità di una resistenza.

Quali strategie seguire?

Brillante chiusura di settimana per Unicredit che venerdì scorso ha messo a segno un rally del 4,3% a 11,456 euro, registrando la migliore performance nel settore bancario e occupando la seconda posizione nel paniere del Ftse Mib.

Il titolo ha esteso così il rialzo della vigilia, beneficiando delle misure annunciate dalla BCE, con riferimento alle quali però gli analisti non hanno una visione unanime sugli effetti che le stesse potranno avere per il comparto bancario di Piazza Affari.

Unicredit venerdì ha registrato volumi di scambio superiori alla media degli ultimi 30 giorni e si è riportato su valori che non si vedevano dal 25 luglio scorso, sessione in cui il Ftse Mib ha toccato il massimo dell'anno a 22.357 punti.

Dai minimi dell'anno aggiornati il 13 agosto a 9,07 euro, il titolo ha guadagnato oltre 2 euro, confermando una buona impostazione rialzista che sembra preludere ad ulteriori allunghi nel breve.

Unicredit dovrà confrontarsi ora con un'importante ostacolo, rappresentato da quota 11,75/11,8 euro, dove troviamo i massimi di luglio.

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E' probabile che questa soglia possa frenare almeno in prima battuta ulteriori tentativi di ascesa del titolo, ma se quest'ultimo avrà forza per superare i gli 11,75/11,8 euro, allora potrà spingersi ancora in avanti.

In tal caso avremo un primo target in area 12 euro, violata la quale Unicredit potrebbe accelerare verso i 12,4/12,5 euro prima e in seguito in direzione dei massimi dell'anno toccato ad aprile a 13/13,06 euro. 

Nel caso in cui la resistenza degli 11,75/11,8 euro dovesse rivelarsi un ostacolo insormontabile almeno per ora, Unicredit potrebbe prestare il fianco ad alcune prese di profitto, vista anche la strada al rialzo percorsa nelle ultime settimane.

Il titolo potrebbe rimangiarsi in primis la candela di venerdì scorso, con un ritorno in area 11,05/11 euro, la rottura della quale aprirà le porte ad un ribasso verso i 10,6/10,5 euro.

La perdita di questo livello spingerà Unicredit verso i 10,3/10,2 euro prima e in seguito in direzione della soglia psicologica dei 10 euro.

Intesa Sanpaolo: trend rialzista, ma c'è il rischio di prese di profitto

Anche Intesa Sanpaolo ha archiviato la seduta di venerdì in buon rialzo, con un progresso del 2,8% a 2,182 euro, mostrando però una minore forza relativa rispetto ad Unicredit, in linea con quanto accaduto già nelle sessioni precedenti.

Intesa Sanpaolo ha aggiornato i minimi dell'anno lo scorso 18 giugno a 1,804 euro e da allora è riuscito a difendere con successo quest'area, recuperando con decisione terreno.

Il titolo con il rialzo di venerdì scorso si è riportato sui livelli di metà maggio, arrivando anche a chiudere l'ampio gap-down del 20 maggio a 2,16 euro, giorno dello stacco cedola.

Il superamento del livello appena citato, peraltro avvenuto in chiusura di settimana, è senza dubbio un segnale positivo che necessita però di immediate conferme.

Intesa Sanpaolo è più vicino rispetto a Unicredit ai massimi dell'anno in area 2,35 euro e questo fa sì che tale obiettivo sia più facilmente raggiungibile  rispetto all'altro big del comparto bancario.

Molto dipenderà dalla conferma della violazione di area 2,16 euro, visto che al di sopra di tale soglia il titolo potrà portare avanti il rialzo in atto verso i 2,2 euro, peraltro molto vicino.

Solo con il superamento di questo ostacolo diventerà più credibile una prosecuzione del movimento ascendente in direzione dei 2,3/2,35 euro che difficilmente dovrebbero essere violati in prima battuta.

La mancata riconquista di area 2,2 euro e il contestuale ritorno dei corsi al di sotto dei 2,16/2,15 euro, esporranno Intesa Sanpaolo al rischio di fisiologiche prese di beneficio.

Queste ultime saranno tali con flessioni fino ai 2,08/2,07 euro, sotto cui la discesa rischierà di trasformarsi in qualcosa di più di un semplice ritracciamento.

Sotto i 2,08/2,07 euro Intesa Sanpaolo scenderà verso i 2,05/2,03 euro prima e i 2 euro in seguito, la perdita dei quali costringerà ad abbandonare almeno nel breve una view rialzista sul titolo.

Al di sotto dei 2 euro sarà elevato infatti il rischio di una prosecuzione delle vendite verso gli 1,97/1,95 euro prima e in seguito in direzione degli 1,9 euro, con conseguente deterioramento del quadro tecnico.

Fonte: News Trend Online

© TraderLink News - Direttore Responsabile Marco Valeriani - Riproduzione vietata

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