Il Ftse Mib riuscirà a rompere al rialzo con l'aiuto della Fed?

26/07/2017 18:32

Il Ftse Mib riuscirà a rompere al rialzo con l'aiuto della Fed?

Nuova seduta in rialzo per le Borse europee che dopo il rimbalzo di ieri sono riuscite a spingersi in avanti anche oggi. Il Ftse100 e il Dax30 sono saliti rispettivamente dello 0,23% e dello 0,33%, preceduti dal Cac40 che ha guadagnato lo 0,56%.

Ftse Mib pronto alla violazione di un importante ostacolo?

In positivo anche Piazza Affari che ha guadagnato terreno per la terza seduta consecutiva, con il Ftse Mib fermatosi sui massimi intraday a 21.577 punti, in progresso dello 0,56%, dopo aver segnato un minimo a 21.452 punti.


L'indice è riuscito a dare un seguito agli spunti rialzisti delle ultime sedute, rompendo al rialzo la soglia dei 21.500 punti e avvicinando nuovamente i massimi già testati più volte nel mese di luglio.

Per una prosecuzione degli acquisti nel breve sarà importante lo sfondamento deciso di area 21.600, preludio ad un test sui massimi dell'anno segnati a maggio poco sopra i 21.800 punti.
Se il Ftse Mib riuscirà ad aver ragione anche di questo ostacolo potrà allungare il passo sulla soglia psicologica dei 22.000 punti, oltre la quale si apriranno ulteriori spazi di crescita verso i 22.400/22.500 punti nella migliore delle ipotesi.

La mancata rottura di area 21.600 con buona probabilità favorirà un ritorno delle vendite che, con ripiegamenti al di sotto dei 21.500/21.450 punti costringeranno a spostare nuovamente l'attenzione sui minimi delle ultime giornate in area 21.200/21.150.


La perdita di questo sostegno porterà ad un test di area 21.000, sotto cui la discesa proseguirà verso i 20.800 punti in prima e in seguito in direzione dei 20.550/20.500.

Quest'ultimo livello riveste un'importanza cruciale, visto che una rottura di quest'area alimenterà ulteriori vendite con primo obiettivo i 20.000/19.950 punti e target successivo in area 19.500.

Se non ci saranno particolari sorprese dalla Fed più tardi, è probabile che gli acquisti possano continuare a dominare la scena a Piazza Affari, portando così alla rottura dell'ostacolo a 21.600, con proiezioni sugli obiettivi segnalati prima.

I market movers in America e in Europa

Domani sul fronte macro Usa si guarderà oltre che all'indice CFNAI alle nuove richieste di sussidi di disoccupazione che dovrebbero salire da 233mila a 237mila unità.

Per il dato preliminare degli ordini di beni durevoli a giugno si prevede un rialzo dell'1,9% rispetto al calo dello 0,8% precedente, mentre al netto della componente trasporti si stima un incremento dello 0,3%, in linea con la rilevazione precedente.

Tra i vari titoli da seguire Mastercard e Twitter che prima dell'apertura di Wall Street alzeranno il velo sui conti del secondo trimestre dai quali ci si attende un eps pari rispettivamente a 1,04 e a 0,05 dollari.

Per le trimestrali di Procter & Gamble e di Verizon Communications le previsioni parlano di un utile per azione pari a 0,78 e a 0,96 dollari, mentre Twitter per non deludere le attese dovrà centrare l'obiettivo di un eps pari a 0,05 dollari.
A mercati chiusi il focus si sposterà sulle trimestrali di Amazon e Intel che per centrare le attese degli analisti dovranno consegnare un utile pe azione pari a 1,42 e a 0,68 dollari.

In Europa i riflettori saranno puntati sulla Germania dove sarà reso noto l'indice relativo alla fiducia dei consumatori che ad agosto dovrebbe rimanere fermo a 10,6 punti.

Tanti i titoli italiani alla prova dei conti

A Piazza Affari si conosceranno i risultati di Azimut, Banca Generali, Banca Mediolanum, Brembo, Enel, ENI, Fca, Italgas, Leonardo, Prysmian, Recordati, Telecom Italia e Terna.

Alla prova dei conti anche Italmobiliare, Maire Tecnimomt, Rai Way, Aeffe, banca Sistema, Cementir Holding, Dada, Mondadori, Vittoria Assicurazioni, AlerionCleanpower, Autostrade Meridionali, Banca Profilo, Carraro, MolMed, Prelios e Vianini.

Da seguire Moncler che poco fa ha reso noto di aver chiuso il primo semestre con un utile netto in crescita del 25% a 41,8 milioni di euro, a fronte di ricavi consolidati in rialzo del 17% a cambi costanti a 407,6 milioni di euro.

In agenda un'assemblea di Damiani per l'approvazione dei dati di bilancio dell'ultimo esercizio e per il via libera al piano di buy-back, mentre l'assise di Borgosesia dovrà deliberare in merito alla distribuzione ai soci di un acconto sulla liquidazione e relativamente alla modifica dello Statuto e al piano di buy-back.

Uno sguardo infine allasta dei BOT con scadenza a sei mesi per un importo massimo di 6,5 miliardi di euro.

Fonte: News Trend Online

© TraderLink News - Direttore Responsabile Marco Valeriani - Riproduzione vietata

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