Il petrolio rialza la testa: ecco i titoli oil da comprare ora

19/10/2018 16:23

Il petrolio rialza la testa: ecco i titoli oil da comprare ora

L'inversione di rotta registrata a Piazza Affari dal Ftse Mib, che dopo aver aggiornato i minimi dell'anno è riuscito a risalire la china, virando in positivo e salendo ora di quasi mezzo punto, contribuisce a rafforzare gli acquisti sui titoli del settore oil che già da questa mattina si sono mossi in controtendenza.
La migliore performance è quella di Saipem che mette a segno un progresso di quasi il 3%, mentre ENI e Tenaris guadagnano rispettivamente l'1,57% e l'1,11%.

Tra i titoli a minore capitalizzazione allunga ulteriormente il passo Maire Tecnimont che progredisce del 2,41%, mentre stona Saras con una netta flessione del 3,13%.
I titoli del comparto beneficiano del rimbalzo messo in atto dal petrolio che dopo la caduta delle ultime sedute prova a rialzare la testa, presentandosi negli ultimi minuti a 69,5 dollari, con un rialzo dell'1,24%.

Dai massimi segnati poco oltre i 76 dollari a inizio ottobre, l'oro nero ha lasciato sul parterre circa il 10% del suo valore fino al close di ieri, penalizzato dai timori di un rallentamento dell'economia globale, ma anche dalla recente instabilità dei mercati finanziari.
Come se non bastasse nelle ultime settimane le scorte strategiche di petrolio Usa sono state sempre in crescita, in molti casi oltre le attese degli analisti, come accaduto non più tardi di due giorni fa.


L'impostazione del petrolio si conferma in ogni caso rialzista e gli analisti non vedono al momento un'inversione di rotta all'orizzonte. Le quotazioni dell'oro nero sono quindi destinate a riprendere la via dei guadagni e questa è senza dubbio una buona notizia per i titoli oil, tra i quali i broker segnalano diverse opportunità di acquisto a Piazza Affari.


Una è offerta senza dubbio da ENI per il quale proprio oggi Kepler Cheuvreux ha confermato la raccomandazione "buy", con un prezzo obiettivo a 21 euro, in attesa della trimestrale in arrivo la prossima settimana e precisamente venerdì 26 ottobre, dalla quale gli analisti si aspettano un solido cash flow nell'ordine di 3,2 miliardi di euro.



A scommettere sui conti di ENI è anche Mediobanca Securities, secondo cui la trimestrale in arrivo sarà la migliore dal terzo trimestre 2014 in termini di risultato netto. Gli analisti credono che il gruppo sia posizionato meglio di altri nel settore di riferimento per trarre beneficio dal re-rating atteso nel comparto.
Anche per questo motivo Piazzetta Cuccia ribadisce il rating "outperform" su ENI, con un target price a 21 euro.

Non più tardi di ieri una conferma bullish è arrivata da Hsbc che da una parte ha rinnovato l'invito ad acquistare il titolo e dall'altra ha ritoccato leggermente il fair value da 19,4 a 19,5 euro.

Il broker, che si aspetta utili in crescita dalla trimestrale in arrivo, segnala che ENI è su valutazioni basse ed è ben posizionato per beneficiare del rialzo dei prezzi del petrolio.

Altrettanto interessante Saipem che secondo Banca IMI è da comprare con un prezzo obiettivo a 5 euro.
Gli analisti hanno accolto con favore i contratti aggiudicati di recente dal gruppo per 400 milioni di dollari, segnalando che gli stessi potrebbero essere caratterizzati da margini relativamente alti. 

Secondo Banca Akros le ultime commesse suggeriscono una ripresa in corso negli investimento offshore e questa è senza dubbio una buona notizia per Saipem.

Gli analisti suggeriscono così di acquistare con un target price a 6,4 euro.

Più cauta la view di Kepler Cheuvreux che sul titolo ha un rating "hold", con un fair value a 5,5 euro, anche se gli analisti riconoscono che Saipem è sulla buona strada per raggiungere la loro stima di raccolta ordini sull'intero anno.


Passando a Tenaris, uno degli ultimi giudizi espressi è quello di Mediobanca Securities che assegna al titolo una raccomandazione "outperform" con un prezzo obiettivo a 19,5 euro. Gli analisti continuano a guardare con ottimismo a Tenaris dopo il recente accordo tra Stati Uniti, Messico e Canada sul nuovo Nafta che potrebbe avere ricadute positive sui dazi sull'acciaio.

E' probabile infatti che gli Usa cambino l'attuale regime di dazi al 25% contro Messico e Canada, adottando un sistema più friendly.

Infine, spostando lo sguardo sui titoli a minore capitalizzazione, Barclays scommette su Maire Tecnimont, tanto da consigliare di sovrappesarlo in portafoglio, con un target price ritoccato verso l'alto da 5,5 a 5,6 euro.
Il broker si aspetta che il gruppo mantenga un certo ottimismo sul futuro, specialmente per la petrolochimica.

Meno entusiasmo invece per Saras che secondo Kepler Cheuvreux è da mantenere in portafoglio, con un fair value a 2,2 euro. Il broker si aspetta conti in calo dal gruppo che con riferimento al terzo trimestre dovrebbe registrare un utile netto in flessione del 16% a 44 milioni di euro, mentre l'ebitda adjusted è visto in contrazione del 32% a 108 milioni di euro.

Fonte: News Trend Online

© TraderLink News - Direttore Responsabile Marco Valeriani - Riproduzione vietata

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