Intesa corre dopo il no a Generali. I broker puntano sul titolo

27/02/2017 11:53

Intesa corre dopo il no a Generali. I broker puntano sul titolo

La nuova settimana è partita a tutto gas per Intesa Sanpaolo che si riscatta dopo un periodo di debolezza che solo la scorsa ottava aveva portato a vivere quattro sedute consecutive al ribasso. Il titolo quest'oggi ha avviato gli scambi in gap-up, conquistando la prima posizione nel paniere del Ftse Mib e passando di mano negli ultimi minuti a 2,176 euro, con un progresso del 4,82%.
Molto sostenuti i volumi di scambio visto che a meno di tre ore dall'avvio delle contrattazioni sono già passate di mano oltre 106 milioni di azioni, contro la media giornaliera degli ultimi tre mesi pari a circa 121 milioni di pezzi.

Intesa Sanpaolo chiude con un no il dossier Generali

Intesa Sanpaolo catalizza gli acquisti dopo aver annunciato venerdì scorso a mercati chiusi di aver rinunciato alla fusione con Generali.

Al termine di una valutazione del dossier durata circa un mese, l'istituto di credito non ha individuato opportunità rispondenti ai criteri di creazione e distribuzione di valore per i propri azionisti, con cui valuta regolarmente le opzioni di crescita endogena ed esogena per il gruppo.

Intesa Sanpaolo accrescerà per via endogena la creazione e distribuzione di valore per i propri azionisti, preservando la leadership di adeguatezza patrimoniale, secondo linee d’azione che saranno alla base del prossimo piano industriale e in continuità con quello 2014-2017, in relazione al quale è stato confermato l'impegno alla distribuzione di dieci miliardi di euro di dividendi cash complessivi per il quadriennio.

Le reazioni delle banche d'affari e i giudizi sul titolo

La decisione di Intesa Sanpaolo viene molto apprezzata dal mercato,che sta premiando il titolo con numerosi acquisti, ma anche dalle banche d'affari che si esprimono in termini positivi.


Gli esperti del Credit Suisse parlano di un approccio coerente, trasparente e disciplinato da parte del management della banca nell'analizzare potenziali opzioni strategiche.
La banca elvetica ritiene che Intesa Sanpaolo sia una delle azioni più interessante nell'Europa meridionale, confermando così la raccomandazione "outperform", con un prezzo obiettivo a 2,85 euro.

Bullish anche la strategia di Morgan Stanley che suggerisce di sovrappesare Intesa Sanpaolo in portafoglio, con un target price a 2,9 euro.

Lo stop si Generali per gli analisti rinforza l'impegno di Intesa Sanpaolo sul dividendo, con un miglioramento della visibilità sul payout grazie alla rimozione del rischio M&A. 

A puntare sul titolo è anche Kepler Cheuvreux che invita ad acquistare con un fair value a 2,8 euro.
Il broker ha definito una sorpresa la decisione di Intesa Sanpaolo, visto che si era preparato ad una lunga battaglia per trarre vantaggio da un'opportunità difficile ma interessante.
La mossa dell'istituto bancario viene letta dagli analisti come segnale di una forte disciplina del management sull'M&A.

Ad avere una raccomandazione "buy" sul titolo sono anche i colleghi di Citigroup che fissano un prezzo obiettivo a 2,7 euro.

La banca americana crede che l'abbandono del potenziale deal con Generali e il ritorno del focus sulla crescita interna potrebbero iniziare a ricostituire la fiducia del mercato su un approccio market friendly da parte del management di Intesa Sanpaolo.

Un invito all'acquisto giunge anche da Natixis con una valutazione a 2,8 euro, dopo che gli analisti hanno affermato che la rinuncia a Generali non è una cattiva notizia per Intesa Sanpaolo.
Il broker ritiene che quest'ultima sia in grado di migliorare il suo modello di business e i suoi utili, grazie al solido bilancio e alle scelte strategiche intelligenti fatte in passato. 

Una promozione per Intesa Sanpaolo è arrivata da Banca Akros che ha modificato la sua strategia sul titolo da "neutral" ad "accumulate", con un target price a 2,8 euro.

Gli analisti erano scettici sul deal con Generali e ora sono contenti che sia stata abbandonata questa opzione, pur non escludendo che altre possano essere considerate nei prossimi due anni, ma piuttosto nel settore del wealth management.

Fonte: News Trend Online

© TraderLink News - Direttore Responsabile Marco Valeriani - Riproduzione vietata

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