Intesa Sanpaolo: da Ubi altri no all'OPS. Fusione a rischio?

26/02/2020 19:17

Intesa Sanpaolo: da Ubi altri no all'OPS. Fusione a rischio?

Sulla scia del rimbalzo messo a segno dal Ftse Mib, anche i bancari oggi sono riusciti a risalire la china, tranne Mediobanca che è sceso in controtendenza.

Intesa Sanpaolo e Ubi Banca rimbalzano dopo 4 ribassi di fila

Nel comparto l'attenzione continua a rimanere alta su Intesa Sanpaolo e Ubi Banca, ad oltre una settimana di distanza dal lancio dell'offerta pubblica di scambio della prima sulla seconda.

I due titoli intanto quest'oggi hanno recuperato terreno dopo quattro sessioni di fila in ribasso.


Intesa Sanpaolo si è apprezzato del 2,19% a 2,381 euro, con volumi di scambio esplosivi, visto che a fine sessione sono transitate sul mercato oltre 214 milioni di azioni, più del doppio della media degli ultimi 30 giorni a poco più di 94 milioni di pezzi.

Bene anche Ubi Banca che, reduce da un calo di quasi l'1% ieri, ha recuperato l'1,82% oggi, fermandosi a 3,972 euro, con circa 17 milioni di azioni trattate, rispetto alla media mensile di oltre 14 milioni di pezzi.

Ubi: Fondazione Banca del Monte di Lombardia, negativa OPS Intesa

Sembra intanto rafforzarsi il fronte dei no all'offerta lanciata da Intesa Sanpaolo su Ubi Banca, tanto che oggi il Cda della Fondazione Banca del Monte di Lombardia ha proceduto ad un primo esame dell'OPS, auspicando che il gruppo di Messina possa riconsiderare la sua iniziativa anche nell'ottica degli interessi sociali coinvolti.

La suddetta Fondazione definisce quindi negativa per i suoi interessi economico-finanziari e strategici, l'OPS lanciata da Intesa Sanpaolo sulla totalità di Ubi Banca.

Una posizione perfettamente allineata a quella del patto di consultazione Car che già alla fine della scorsa settimana ha respinto l'offerta.

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Ubi Banca: anche Patto dei Mille respinge offerta di Intesa

Lunedì scorso è stato invece il patto dei Mille, che raccoglie 75 azionisti di Ubi Banca e controlla l'1,6% della stessa, ad esprimere parere negativo relativamente all’offerta pubblica di scambio di Intesa Sanpaolo.

Secondo il patto di sindacato infatti l’offerta "sottovaluta significativamente il valore del titolo Ubi Banca".

Equita SIM riferisce che secondo le stime raccolte dall’Ansa presso i soci in questione e riportate dal Sole 24 Ore, l’offerta sarebbe di 1,5-2 miliardi di euro inferiore al valore presunto che implicherebbe, in base ai calcoli della SIM milanese, un concambio di 2,4 azioni Intesa Sanpaolo per ogni Ubi Banca,  con una valutazione target di 5,6 euro per azione, sulla base dei prezzi di lunedì scorsa di Intesa Sanpaolo.

Gli analisti ricordano che la decisione del patto dei Mille segue quella analoga annunciata la settimana scorsa dal Comitato Azionisti di Riferimento, patto di sindacato che raggruppa il 17,8% di Ubi Banca, e a cui partecipano 2 fondazioni oltre ad altri 20 azionisti privati.

Intesa Sanpaolo-Ubi Banca: fusione a rischio? La view di Equita

A questo punto, a detta degli esperti di Equita SIM diventa determinante la posizione del Sindacato Azionisti Ubi, patto di sindacato che controlla il 7,5% della banca e composto da 37 azionisti che dovrebbero riunirsi a breve.

Nel caso in cui anche questi azionisti si esprimessero contro l’offerta di Intesa Sanpaolo si coagulerebbe un fronte che con il circa 27% del capitale potrebbe piu? facilmente avvicinare quota 33%, soglia che consentirebbe di bloccare la fusione di Ubi Banca in Intesa Sanpaolo, limitando quindi il potenziale sinergico dell’operazione.

Da ricordare che l'offerta e? condizionata al raggiungimento di una quota del 67% del capitale, anche se la banca guidata da Messina si e? riservata la facolta? di confermare l’offerta con adesioni al 51%.

In attesa di novità Equita SIM mantiene una view cauta tanto su Intesa Sanpaolo quanto su Ubi Banca, con una raccomandazione "hold" per entrambi e un prezzo obiettivo a 2,6 euro per il primo titolo e 4,1 euro per il secondo.

Intesa Sanpaolo e Ubi Banca sotto la lente di Exane

Ben diverse le indicazioni arrivate oggi da Exane che ha riservato una promozione ad Ubi Banca, con un cambio di rating da "neutral" ad "outperform" e un prezzo obiettivo a 4,9 euro.

Per Intesa Sanpaolo la raccomandazione è stata confermata ad "outperform", con un target price a 2,9 euro.


Secondo gli analisti l'acquisizione di Ubi Banca incrementerà l'utile per azione di Intesa Sanpaolo nell'ordine del 4%-5% e rafforzerà l'outlook sul dividendo.

Per Ubi Banca l'operazione consente di ottenere maggiori dividendi nel periodo 2020/2023, oltre a poter contare su una banca maggiormente profittevole.


Fonte: News Trend Online

© TraderLink News - Direttore Responsabile Marco Valeriani - Riproduzione vietata

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