Non solo Vacchi: anche la Santanchè vittima di pignoramenti

Essere ricchi non significa per forza essere liquidi oppure essere solvibili. Gianluca Vacchi, non più tardi di qualche giorno fa, si è visto pignorare beni per oltre 10 milioni di dollari.

Il caso

Questa volta, invece, si tratta di un altro personaggio comunque noto negli ambienti vip.
Ma della politica. Si tratta, infatti, di Daniela Santanchè, rappresentante della destra di Forza Italia e imprenditrice editoriale dalle alterne fortune che si è vista chiedere il conto dalla Banca di Caraglio già da febbraio di quest'anno, sebbene i debiti contratti siano divisi tra Popolare di Milano, Credito Valtellinese e Popolare di Sondrio, istituti con i quali è riuscita a rinegoziare i termini dei pagamenti.

Alterne fortune motivate della recente liquidazione della società Visibilia Magazine srl che aveva a suo tempo rilevato Novella 2000 e Visto e che, nonostante il tentativo di quotazione in Borsa attraverso la Pms non è riuscita a fare il salto di qualità.

I numeri 

Tradotto in numeri, infatti, la Visibilia Editore ha perso non poco alla voce fatturato (3,8 milioni di euro nel 2016 dai precedenti 4,4 del 2015) cedendo poi alla realtà di un patrimonio che non arriva a 300mila euro a fine 2016 su 6 milioni di debiti.

Una situazione che la "pitonessa" soprannome che le è stato affibbiato, ha potuto finora affrontare anche grazie all'appoggio di importanti testate come Il Giornale diretta dal suo ex compagno Alessandro Sallusti e per cui raccoglieva spazi pubblicitari, ma che, sul fronte dei rapporti personali, le è costata anche diverse amicizie personali come ad esempio quella con Paola Ferrari, sfociata poi in una causa