Pesanti nubi su Piazza Affari. Rimbalzo o nuovi affondi?

29/06/2015 18:46

Pesanti nubi su Piazza Affari. Rimbalzo o nuovi affondi?

La nuova settimana è partita con il piede decisamente sbagliato per le Borse europee che hanno dovuto fare i conti con un'ondata di vendite come non si vedeva ormai da parecchio tempo. L'evoluzione della crisi greca ha contribuito a deteriorare non poco il sentiment degli investitori e così il Ftse100 è riuscito a limitare i danni contenendo le perdite all'1,97%, mentre è andata decisamente peggio al Dax30 e al Cac40 che hanno lasciato sul parterre rispettivamente il 3,56% e il 3,74%.

Ad accusare il colpo più pesante è stata Piazza Affari che ha indossato la maglia nera, con l'indice Ftse Mib fermatosi sui minimi intraday a 22.569 punti, con un crollo del 5,17%, dopo aver toccato un massimo a 23.400 punti.
L'indice ha aperto le contrattazioni con un gap down al di sotto dei 23.500 punti, abbandonando subito l'area dei 23.000 e scendendo in direzione dei 22.600.
Da questo livello si è avuto un recupero che ha portato poco oltre i 23.000 punti, ma le vendite hanno avuto la meglio nel pomeriggio, costringendo ad una chiusura sui minimi intraday a poca distanza dai 22.500 punti.
In una sola seduta l'indice ha mandato in fumo l'intero rally messo a segno durante la scorsa settimana, mutando radicalmente l'impostazione venutasi a configurare nelle ultime giornate.

Dal punto di vista tecnico sarà importante ora la tenuta dei 22.500 punti che potrà favorire un rimbalzo anche veloce in direzione di area 23.000.

Solo con la riconquista di questo livello si potrà assistere ad un recupero verso i 23.400/23.500, oltrepassati i quali si andrà a chiudere il gap lasciato aperto oggi verso i 23.800 punti, ultimo baluardo da abbattere prima di un ritorno sui massimi dell'anno in area 24.000.

Con il cedimento di area 22.500 le vendite per il Ftse Mib proseguiranno verso i 22.200/22.000 punti, senza escludere estensioni ribassiste fin verso i 21.850 punti nella peggiore delle ipotesi.
Quest'ultimo livello sarà messo sotto pressione con un inasprimento della crisi greca, aprendo così le porte ad uno scivolone fin verso i 21.000 punti.
Dopo l'affondo odierno un rimbalzo è probabile, ma molto dipenderà a questo punto dall'umore che aleggerà intorno alla crisi della Grecia, mettendo in conto ampi movimenti dell'indice in una direzione o nell'altra.

Per la prossima seduta sul fronte macro Usa si segnala l'indice Redbook relativo alle vendite al dettaglio nelle maggiori catene Usa con riferimento alle prime quattro settimane di giugno. In agenda anche l'indice S&P Case Shiller che ad aprile su base annua dovrebbe mostrare un rialzo del 53% rispetto al 5% precedente, mentre l'indice Chicago PMI di giugno è visto in salita da 46,2 a 50 punti.
In calendario anche la fiducia dei consumatori che a giugno dovrebbe aumentare da 95,4 a 96,8 punti.

In Europa si conoscerà il dato preliminare dell'inflazione che a giugno dovrebbe salire dello 0,2% rispetto allo 0,3% precedente, mentre la versione "core" è vista in crescita dello 0,8% contro lo 0,9% di maggio.

Il tasso di disoccupazione a maggio dovrebbe rimanere invariato all'11,1%.

In Germania si guarderà alle vendite al dettaglio che a maggio dovrebbero mostrare una variazione positiva dello 0,3% contro l'1,7% precedente, mentre il tasso di disoccupazione a giugno dovrebbe attestarsi al 6,4%, in linea con la lettura di maggio.

In Francia si conosceranno le spese per consumi familiari che a maggio sono viste sulla parità rispetto al rialzo dello 0,1% precedente, mentre in Italia il dato preliminare relativo al tasso di disoccupazione a maggio dovrebbe scendere dal 12,4% al 12,3%.

A Piazza Affari si segnalano i risultati dell'esercizio 2014 di IKF, mentre saranno chiamate ad approvare il bilancio dell'ultimo esercizio le assemblee di Cogeme Set, Premuda, Methorios Capital, Mondo TV France e Visibilia Editore.


Da seguire l'asta dei titoli di Stato visto che saranno offerti BTP con scadenza a 5 anni per un importo compreso tra 1 e 1,5 miliardi di euro, mentre quelli a 10 anni saranno collocati per un ammontare tra 2 e 3 miliardi di euro.
In asta anche i CCTeu con scadenza nel 2022 per un importo tra 2 e 2,5 miliardi di euro.

Fonte: News Trend Online

© TraderLink News - Direttore Responsabile Marco Valeriani - Riproduzione vietata

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