Piazza Affari fatica ad allungare: a rischio nuovi ribassi?

12/03/2019 19:51

Piazza Affari fatica ad allungare: a rischio nuovi ribassi?

Il rimbalzo di ieri ha trovato un seguiti oggi solo per alcune Borse europee, visto che non tutte sono riuscite a chiudere gli scambi in positivo. Il Ftse100 e il Cac40 sono saliti rispettivamente dello 0,29% e dello 0,08%, mentre il Dax30 ha ceduto lo 0,17%.

Lieve segno meno anche a Piazza Affari dove il Ftse Mib ha terminato gli scambi a 20.631 punti, in frazionale calo dello 0,03%, dopo aver segnato nell'intraday un massimo a 20.746 e un minimo a 20.528 punti.


L'indice delle blue chips non è riuscito ad estendere il recupero della vigilia, optando per la cautela in attesa del voto sulla Brexit.
Dal punto di vista grafico il quadro non ha subito mutamenti di sorta rispetto a quanto già delineatosi nella sessione precedente.


I livelli di riferimento restano pertanto gli stessi indicati nella rubrica di ieri, segnalando una prima fascia supportiva in area 20.500/20.400. Con la violazione di questa soglia e in particolare con conferme al di sotto dei 20.350 punti, il Ftse Mib scenderà dapprima verso i 20.200 punti e in seguito in direzione di area 20.000, raggiunta la quale è atteso un intervento dei rialzisti.

In mancanza di ciò bisognerà mettere in conto ripiegamenti più ampi verso i 19.600/19.500 punti.
Con un consolidamento al di sopra dei 20.500/20.600 punti, il Ftse Mib potrà provare a mettere sotto pressione l'area dei 20.800/20.850 punti, oltrepassata la quale si assisterà ad un nuovo test dei 21.000 punti.


Se l'indice avrà la forza di spingersi oltre questa barriera, allora potrà portare avanti il recupero partito da inizio anno, con primo target l'area dei 21.200 e obiettivo successivo la soglia dei 21.500 punti.
 
Sul fronte macro Usa domani, oltre all'indice settimanale relativo alle richieste di mutui ipotecari, si conoscerà il dato preliminare relativo agli ordini di beni durevoli che a gennaio dovrebbe evidenziare una variazione negativa dopo il rialzo dell'1,2% precedente, mentre al netto della componente trasporti si stima un incremento dello 0,1%, in linea con l'indicazione di dicembre.


I prezzi alla produzione a febbraio dovrebbero salire dello 0,2% dopo il calo dello 0,1% precedente, e anche per la versione "core" si prevede un progresso dello 0,2%, in frenata rispetto al rialzo dello 0,3% di gennaio.
Le spese per costruzioni a gennaio sono viste invece in positivo dello 0,2% dopo la flessione dello 0,5% precedente.

Nel pomeriggio sarà diffuso inoltre il consueto report settimanale sulle scorte strategiche di petrolio da parte del Dipartimento dell'energia.

In Europa sarà resa nota la produzione industriale di gennaio che dovrebbe salire dello 0,5% dopo il calo dello 0,9% precedente.



Da seguire in Germania l'asta dei titoli di Stato con scadenza a 30 anni per un ammontare massimo di 1 miliardo di euro.

A Piazza Affari sotto la lente Leonardo che presenterà i risultati dell'esercizio 2018 e alla prova dei conti saranno chiamate anche diverse società a piccola e media capitalizzazione.

Si tratta di: Acotel, Equita Group, GameNet Group, Isagro, Nice, Saes Getters, Zignago Vetro, Ratti e Safilo Group.

Da monitorare i titoli del settore oil in vista del report sulle scorte strategiche Usa nel pomeriggio.

In mattinata occhio all'asta dei BTP con scadenza nel 2022 per un importo tra 3,5 e 4 miliardi di euro, mentre quelli con scadenza nel 2025 saranno offerti per un ammontare tra 2 e 2,5 miliardi e i BTP con scadenza nel 2038 per un totale racchiuso tra 750 milioni e 1,25 miliardi di euro.

Fonte: News Trend Online

© TraderLink News - Direttore Responsabile Marco Valeriani - Riproduzione vietata

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