Piazza Affari: quali scenari ora dopo un primo trimestre record?

30/03/2019 08:00

Piazza Affari: quali scenari ora dopo un primo trimestre record?

Nell'ultima seduta del mese di marzo le Borse europee si sono nuovamente allineate e così, dopo la chiusura contrastata della vigilia, hanno imboccato tutte la stessa direzione di marcia, terminando gli scambi in salita.
Il Ftse100 ha portato a casa un rialzo dello 0,62%, mentre il Dax30 e il Cac40 hanno guadagnato rispettivamente lo 0,86% e l'1,02%.

Ftse Mib: il primo trimestre si chiude con un rialzo superiore al 16%

Semaforo verde anche a Piazza Affari dove il Ftse Mib ha terminato gli scambi a 21.286 punti, in progresso dello 0,97%, dopo aver segnato nell'intraday un massimo a 21.294 e un minimo a 21.086 punti.

E' preceduto dal segno più anche il bilancio settimanale, visto che nelle ultime cinque sedute l'indice delle blue chips ha guadagnato lo 0,88% rispetto al close del venerdì precedente.

Il mese di marzo si chiudere con un rialzo del 3,03%, mentre il primo trimestre dell'anno viene archiviato dal Ftse Mib con una performance positiva del 16,16% rispetto ai valori di chiusura del 2018.

Un primo trimestre dell'anno con un guadagno simile trova poca precedenti nella storia di Piazza Affari, tanto che dopo il più recente del 2015 bisogna guardare indietro a quello del 1998.

Dalla seconda metà di marzo l'indice delle blue chips si è mosso sostanzialmente tra un minimo in area 21.000 e un massimo appena sotto i 21.500 punti, ma durante la scorsa ottava questo range si è ulteriormente ristretto tra i 21.000 i 21.200/21.250 punti, con piccole sforature di questi due estremi verso il basso e verso l'alto.

Ftse Mib: quali i possibili scenari nel breve?

L'impostazione del mercato si conferma saldamente rialzista per ora e le ultime giornate hanno dimostrato la validità del supporto in area 21.000, testimoniando al contempo la rilevanza della soglia resistenziale a 21.500 punti, da cui i corsi sono stati respinti per ora ogni qualvolta hanno provato ad avvicinarla.

La chiusura settimanale sui massimi di sedute ad un passo dai 21.300 punti lascia sperare in un nuovo slancio rialzista in avvio della prossima ottava.

Il primo obiettivo per il Ftse Mib sarà ora rappresentato dai massimi dell'anno segnati poco sotto i 21.500 punti.

Con il superamento di questo ostacolo l'indice potrà proseguire la sua marcia rialzista in direzione della soglia psicologica dei 22.000 punti, con eventuali estensioni fin verso area 22.200.

In caso di ulteriore forza il Ftse Mib metterà nel mirino il target successivo dei 22.500 punti, prima di pensare ad un ritorno sui massimi di maggio dello scorso anno in area 22.800, da raggiungere eventualmente più in là nel tempo.

Al ribasso la soglia chiave da monitorare è quella dei 21.000/20.900 punti, sotto cui la discesa del Ftse Mib proseguirà verso l'importante fascia supportiva dei 20.600/20.400 punti.

Solo con un abbandono di area 20.400 verrà messa in discussione la tendenza rialzista di breve periodo, con il rischio concreto di assistere a flessioni più ampie verso i 20.000 punti prima e in seguito in direzione dei 19.600/19.500 punti nella peggiore delle ipotesi.

Al momento il mercato non mostra alcuna intenzione di correggere e la buona tenuta dei supporti induce a ritenere credibili ulteriori miglioramenti del Ftse Mib nel breve.

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Anche se con minore spinta rispetto alle scorse settimane, l'indice potrebbe proseguire lungo la via dei guadagni, intervallando la salita con alcune sedute negative che non dovrebbero assumere il carattere di una vera e propria correzione.

I market movers in America

Sul fronte macro Usa per la prima seduta della prossima settimana si segnalano le vendite al dettaglio che a febbraio dovrebbero salire dello 0,3% rispetto allo 0,2% precedente e anche al netto della componente auto si prevede un rialzo dello 0,3% in confronto allo 0,9% di gennaio.

L'indice ISM manifatturiero a marzo dovrebbe salire da 54,2 a 54,5 punti, mentre l'indice PMI manifatturiero a marzo è atteso in crescita a 54,8 punti, rispetto ai 53 punti di febbraio.

Le spese per costruzioni a febbraio sono previste in aumento dello 0,3% dopo il rialzo dell'1,3% precedente, mentre le scorte all'ingrosso a gennaio dovrebbero mostrare un progresso dello 0,3%, in frenata rispetto allo 0,6% di dicembre.

I dati macro e gli eventi in Europa

In Europa si conoscerà il dato preliminare dell'inflazione che a marzo dovrebbe confermare la lettura precedente con un rialzo dello 0,3%, mentre per la versione "core" si stima una variazione positiva dell'1,1% su base annua contro l'1% precedente.

Per il tasso di disoccupazione a febbraio le attese parlano di un dato invariato al 7,8%, mentre il dato finale dell'indice PMI a marzo dovrebbe confermare la lettura preliminare a 47,6 punti, in calo rispetto ai 49,3 punti di febbraio.

In Germania l'indice PMI di marzo è atteso a 44,7 punti contro i 47,6 punti di febbraio e lo stesso dato in Francia è visto in contrazione da 51,5 a 49,8 punti.

In Italia l'indice PMI a marzo dovrebbe scendere da 47,7 a 47,4 punti, mentre il tasso di disoccupazione a febbraio dovrebbe scendere dal 10,5% al 10,4%.

Nel primo pomeriggio sarà pubblicato il rapporto annuale della BCE, mentre l'Ocse presenterà a Roma il rapporto economico sull'Italia.

I titoli e i temi da seguire a Piazza Affari

A Piazza Affari si segnala lo stacco del dividendo di Banca Farmafactoring nella misura di 0,539 euro per azione, mentre Banco di Desio e Brianza pagherà una cedola di 0,0839 euro per le azioni ordinarie e di 0,1007 euro per quelle della categoria di risparmio.

Da seguire Esprinet che presenterà i risultati dell'esercizio 2018, mentre tra le blue chips sarà sotto i riflettori Fca in attesa dei dati sulle immatricolazioni di auto in Italia che arriveranno a mercati chiusi con riferimento al mese di marzo.

Fonte: News Trend Online

© TraderLink News - Direttore Responsabile Marco Valeriani - Riproduzione vietata

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