Piazza Affari: servono segnali più decisi. Quando intervenire?

16/10/2016 08:00

Piazza Affari: servono segnali più decisi. Quando intervenire?

La scorsa settimana si è chiusa bene per le Borse europee che, dopo tre giornate consecutive di ribassi, sono riuscite a trovare gli spunti giusti per risalire la china, terminando gli scambi in guadagno. Il Ftse100 si è accontentato di un progresso più contenuto dello 0,51%, ma sono riusciti a fare meglio il Cac40 e il Dax30 che si sono apprezzati rispettivamente dell'1,49% e dell'1,6%.

A salire in cattedra è stata Piazza Affari che ha messo a segno la migliore performance in Europa, con il Ftse Mib fermatosi a 16.591 punti, con un rialzo dell'1,98%, dopo aver segnato nell'intraday un massimo a 16.274 e un minimo a 16.636 punti.


Positivo anche il bilancio settimanale visto che nelle ultime cinque sedute l'indice delle blue chips ha guadagnato l'1,13% rispetto al close del venerdì precedente.

Ftse Mib: previsioni nel breve e livelli da tenere d'occhio

L'indice nelle prime due sedute della settimana ha allungato in passo in direzione dei 16.650 punti, salvo poi avviare una correzione dapprima verso i 16.500 e in seguito fino all'area dei 16.200 punti.
Da questo livello è partito un recupero che ha riportato le quotazioni a ridosso di area 16.600.

Il Ftse Mib si è fermato così nella parte alta del range attraversato nelle ultime giornate e questo potrebbe essere di buon auspicio per nuovi allunghi, a patto però che siano superati i massimi della scorsa settimana a ridosso di area 16.650.


Oltre questo livello l'indice potrà allungare il passo in direzione dei 17.000 punti e sarà questo l'ultimo baluardo da abbattere prima di assistere ad un ritorno sui recenti massimi di periodo in area 17.400.

Segnali di incertezza si avranno invece con ritorni al di sotto dei 16.500 punti e in tal caso il supporto successivo sarà in area 16.200.
L'eventuale cedimento di quest'ultimo sostegno porterà il Ftse Mib a testare l'area dei 16.000, la cui tenuta sarà essenziale per scongiurare approfondimenti ribassisti in direzione dei 15.500 prima e in seguito verso i minimi dell'anno in area 15.000.
Per il momento il Ftse Mib resta ingabbiato in una fase laterale che non offre grandi spunti operativi e sarà bene quindi attendere segnali più convincenti prima di intervenire.

I market movers in America e in Europa

Per la prima seduta della prossima settimana sul fronte macro Usa si segnala l'indice New York Empire State manufacturing che ad ottobre dovrebbe attestarsi a 1 punto, in recupero rispetto alla lettura precedente fermatasi a -1,99 punti.

Per la produzione industriale di settembre si prevede una variazione positiva dello 0,1%, rispetto al calo dello 0,4% precedente, mentre la capacità di utilizzo degli impianti dovrebbe salire dal 75,5% al 75,6%.

Da segnalare in giornata un discorso di Stanley Fisher, vice presidente della Federal Reserve.

Sul versante societario da segnalare i risultati del terzo trimestre di Bank of America-Merrill Lynch da cui ci si attende un utile per azione di 0,33 dollari. A mercati chiusi si guarderà ai conti di IBM e di Netflix che per non deludere le attese dovranno centrare l'obiettivo di un eps pari rispettivamente a 3,24 e a 0,06 dollari.

In Europa si conoscerà il dato finale dell'inflazione di settembre che dovrebbe mostrare un rialzo dello 0,4% rispetto allo 0,1% dell'indicazione preliminare e allo 0,1% della versione definitiva di agosto.

Per la versione "core" si stima un rialzo dello 0,3% in linea con la lettura preliminare.

I titoli e i temi da seguire a Piazza Affari

A Piazza Affari si conosceranno i risultati dell'esercizio 2015-2016 di Assiteca e quelli del terzo trimestre di Giglio Group. In agenda anche un'assemblea di Italian Independent Group per deliberare in merito alla proposta di aumento di capitale e alla riduzione del numero di amministratori.

Fonte: News Trend Online

© TraderLink News - Direttore Responsabile Marco Valeriani - Riproduzione vietata

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