Telecom prima crolla, poi risale. Open Fiber: Macquarie accelera

05/12/2019 14:21

Telecom prima crolla, poi risale. Open Fiber: Macquarie accelera

Una giornata segnata dall'incertezza quella odierna per Telecom Italia che resta indietro rispetto al Ftse Mib, muovendosi al momento intorno alla parità.

Telecom Italia debole ma in forte recupero dopo debacle iniziale

Dopo aver chiuso la giornata di ieri con un rialzo dell'1,6%, ritrovando il segno più dopo ben sette giornate consecutive in rosso, il titolo quest'oggi è stato colpito da forti vendite in avvio.

Nei primi minuti di contrattazione infatti Telecom Italia ha subito un pesante affondo che lo ha portato a toccare un minimo a 0,5341 euro, con un ribasso di oltre il 4,5%.

Da questo bottom si è avuto un forte recupero con le quotazioni che si sono riportate sulla parità, salvo poi indebolirsi nuovamente.


Negli ultimi minuti Telecom Italia passa di mano a 0,5563 euro, con un calo dello 0,66% e oltre 52 milioni di azioni trattate fino ad ora, contro la media degli ultimi 30 giorni pari a circa 76 milioni di pezzi.

Telecom nel mirino dell'Antitrust per pratiche commerciali scorrette

Il titolo è finito nel mirino dei ribassisti in avvio, dopo che l'Antitrust ha avviato tre procedimenti istruttori nei confronti di Telecom Italia, Wind Tre e Vodafone Italia, relativamente a presunte pratiche commerciali scorrette per fornitura non richiesta del servizio di roaming marittimo.

L'ipotesi istruttoria riguarda l'addebito sulla sim dei clienti, per la fruizione di tale servizio di comunicazione mobile a bordo delle navi, senza adeguata informativa e in assenza di richiesta da parte dei clienti di tale fornitura, sia in fase di sottoscrizione del contratto che di utilizzo del servizio sulla nave.

Telecom Italia: Macquarie prova ad accelerare i tempi su Open Fiber

Come detto prima, dopo una sbandata iniziale, Telecom Italia è riuscito a recuperare con decisione, con l'attenzione del mercato focalizzatasi sulle ultime novità arrivate sul fronte Open Fiber. 

Stando a quanto riportato da Milano Finanza, starebbero proseguendo le attività per approdare al merge tra la società guidata dall'AD Elisabetta Ripa e la fibra di Telecom Italia.

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La partita è lunga e complessa, ma il quotidiano evidenzia che un'eventuale conferma di Francesco Starace ai vertici di Enel potrebbe facilitare il tutto.

Nei giorni scorsi si è appreso che 11 fondi infrastrutturali hanno presentato le loro manifestazioni di interesse non vincolanti.

Milano Finanza pone l'accento in particolare su Macquarie che starebbe provando ad accelerare i tempi, tanto che sarebbe pronto a farsi avanti con un'offerta che possa essere presa in considerazione dalle parte interessate, ossia Telecom Italia, Cassa Depositi e Prestiti ed Enel.

Telecom: prosegue dibattito governance rete unica.

La view di Equita

Intanto gli analisti di Equita SIM in una nota diffusa oggi evidenziano che prosegue il dibattito sulla possibile struttura di governance della rete unica.

Le dichiarazioni dei giorni scorsi evidenziavano la posizione di Bassanini, presidente di Open Fiber, nettamente contrario a una governance che lasciasse a Telecom Italia il controllo dell’asset, scenario che viene invece oggi sostenuto dai sindacati.

Su questo punto, secondo gli esperti esistono soluzioni intermedie utilizzate anche per transazioni comparabili in Europa, quali un merger tra Open Fiber e gli asset in fibra di Telecom Italia che portasse a costituire una joint-venture.

A detta di Equita SIM è da capire pero? la posizione del regolatore e dell’antitrust sulla possibilita? per l'ex monopolista di disporre di una call option che le consenta di risalire nel controllo della joint-venture.

Separatamente la SIM milanese, dopo una verifica con la societa?, ritiene che Telecom Italia non sia coinvolta dalle ipotesi di incremento della tassazione IRES sui concessionari, in quanto gli operatori di telecomunicazione non operano piu? in regime concessorio.

Questo non dovrebbe essere modificato dal fatto che gli operatori hanno acquisito diritti d’uso sulle frequenze mobili.
In attesa di novità Equita SIM mantiene una view bullish su Telecom Italia, con una raccomandazione "buy" e un prezzo obiettivo a 0,64 euro.

Telecom Italia: la view di Mediobanca

A scommettere sul titolo è anche Mediobanca Securities che oggi ha ribadito il rating "outperform", con un target price a 0,76 euro.

Gli analisti evidenziano ancora una volta che un accordo con Open Fiber sulla rete fissa è un pilastro della loro visione positiva su Telecom Italia.

L'idea è che gli sforzi congiunti, pubblici e privati, nello sviluppo della fibra, potrebbero accelerare il processo e far risparmiare denaro.

Questa sarebbe una buona notizia per Telecom Italia e Open Fiber, ma anche per l'Italia, fermo restando che i nodi chiave da discutere sono la governance e la valutazione.  

Fonte: News Trend Online

© TraderLink News - Direttore Responsabile Marco Valeriani - Riproduzione vietata

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