Borsa italiana in rosso, spread accelera al rialzo: si teme recessione da coronavirus. FTSE MIB -2,96%

Borsa italiana in rosso, spread accelera al rialzo: si teme recessione da coronavirus. FTSE MIB -2,96%.

*Il FTSE MIB segna -2,96%, il FTSE Italia All-Share -2,85%, il FTSE Italia Mid Cap -2,33%, il FTSE Italia STAR -2,55%.

BTP negativi e spread in forte rialzo*. Il rendimento del decennale segna 1,18% (chiusura precedente a 1,08%), lo spread sul Bund segna 177 bp (da 163) (dati MTS).

*Mercati azionari europei in netto ribasso: *Euro Stoxx 50 -3,3%, FTSE 100 -2,9%, DAX -3,6%, CAC 40 -3,0%, IBEX 35 -3,4%.

Future sugli indici azionari americani negativi: S&P 500 -1,2%, NASDAQ 100 -1,2%, Dow Jones Industrial -1,1%.

Le chiusure dei principali indici USA nella seduta precedente: S&P 500 -4,42%, NASDAQ Composite -4,61%, Dow Jones Industrial -4,42%.

Mercato azionario giapponese in pesante flessione, il Nikkei 225 ha terminato a -3,67%. Borse cinesi negative: l'indice CSI 300 di Shanghai e Shenzhen ha chiuso a -3,55%, l'indice Hang Seng di Hong Kong a -2,42%.

Borse in crisi con l'espansione del coronavirus nel mondo e il rischio che questo possa provocare una recessione globale.* Il direttore generale dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, Tedros Adhanom Ghebreyesus, ha dichiarato che il virus ha un potenziale pandemico: niente panico ma i governi devono avviare azioni per prevenire l'infezione.

A Milano le vendite colpiscono indistintamente tutti i settori* con gli industriali in testa: Buzzi Unicem -3,7%, STM -3,5%, Leonardo -3,5%.

*Perdono terreno le utility, *penalizzate dal balzo di rendimenti e spread.

Enel -2,9%, Italgas -2,6%, Snam -3,1%, A2A -2,6%.

*Male anche i bancari: *l'indice FTSE Italia Banche segna -2,8%. UniCredit -3,6%, Mediobanca -2,9%, BPER Banca -3,0%, Intesa Sanpaolo -2,6%.

I petroliferi perdono terreno in scia alla flessione del greggio sui minimi da fine 2018. Il future maggio sul Brent segna 50,40 $/barile, il future aprile sul WTI segna 45,80 $/barile.
Tenaris -3,1%, Saipem -1,4% ed Eni -2,8%, dopo aver archiviato il 2019 con risultati in flessione e inferiori alle attese per quanto riguarda il quarto trimestre. Lo scorso esercizio si è chiuso con utile operativo adjusted a 8,6 miliardi di euro, -24% a/a, e utile netto adjusted a 2,88 miliardi, -37% a/a.

Nel quarto trimestre la produzione giornaliera si è attestata a 1,921 milioni di barili/giorno (consensus 1,925 milioni), l'utile operativo adjusted a 1,81 miliardi di euro, -40% a/a (consensus 1,99) e l'utile netto adjusted a 546 milioni, -62% a/a (consensus 680 milioni). Il risultato netto del quarto trimestre segna una perdita di 1,89 miliardi.
Il cda ha approvato la proposta di distribuzione di un dividendo pari a 0,86 euro per azione di cui 0,43 già distribuiti a settembre (da 0,83 a valere sull'esercizio 2018).

Ancora sotto pressione Atlantia -4,1%. Ieri Repubblica ha scritto che il gruppo dei Benetton, che controlla Autostrade per l'Italia, in assenza di una definizione del dossier della revoca delle concessioni, potrebbe chiedere alla Consob un rinvio di due mesi dell'approvazione dei conti 2019 e della guidance per l'attuale esercizio.

Al momento il cda di Atlantia è in calendario il 23 marzo, ma senza una risposta del governo alla proposta presentata dal gruppo la scorsa settimana tutto è in in forse.

Gli appuntamenti macroeconomici in programma oggi: alle 09:55 variazione n° disoccupati Germania, alle 11:00 inflazione Italia, alle 14:00 inflazione Germania.
Negli USA alle 14:30 bilancia commerciale beni, consumi, redditi personali,* inflazione PCE,* scorte all'ingrosso, alle 15:45 indice PMI Chicago (manifatturiero), alle 16:00 indice fiducia consumatori (Univ.

Michigan).

(Simone Ferradini - www.ftaonline.com)