Borsa italiana negativa, affonda Leonardo: Ftse Mib -0,36%

10/11/2017 17:52

Borsa italiana negativa, affonda Leonardo: Ftse Mib -0,36%

Borsa italiana negativa, affonda Leonardo: Ftse Mib -0,36%.

*Mercati azionari europei in rosso. Wall Street debole: *a ridosso della chiusura delle borse europee S&P 500 -0,25%, Nasdaq Composite -0,16%, Dow Jones Industrial -0,26%. A Milano il Ftse Mib ha terminato a -0,36%, il Ftse Italia All-Share a -0,37%, il Ftse Italia Mid Cap a -0,45%, il Ftse Italia Star a -0,50%.

Per quanto riguarda i dati macroeconomici della giornata odierna segnaliamo che negli USA la stima preliminare di novembre dell'indice di fiducia dei consumatori, calcolato dall'Università del Michigan e da Reuters, si attesta a 97,8 punti, risultando inferiore alle previsioni degli addetti ai lavori pari a 98 e alla rilevazione precedente pari a 100,7 punti.

In Italia l'Istat ha comunicato che nel mese di settembre 2017, dopo quattro mesi di continua crescita, l'indice destagionalizzato della produzione industriale registra una diminuzione dell'1,3% rispetto ad agosto. Nel Regno Unito a settembre la produzione manifatturiera è cresciuta dello 0,7% rispetto al mese precedente, a fronte di attese degli analisti fissate su un incremento dello 0,3%.
Rispetto allo stesso periodo dello scorso anno la crescita è pari al 2,7% superiore alle attese pari al +2,4% ma lievemente inferiore alla rilevazione precedente pari al +2,8%. In Francia l'Insee ha reso noto che la produzione industriale nel mese di settembre è cresciuta dello 0,6% rispetto al mese precedente (consensus +0,6%), dopo il calo dello 0,2% rilevato ad agosto.

Leonardo (-21,55%) assoluta protagonista in negativo della seduta a Piazza Affari: il titolo tocca i minimi degli ultimi 12 mesi dopo i dati al 30 settembre e la revisione al ribasso della guidance 2017.

Rammentiamo che l'a.d. Alessandro Profumo a fine settembre si era augurato una crescita dei ricavi superiore alla guidance pari a +3/5% ipotizzata dal suo predecessore, Mauro Moretti. Il gruppo aerospaziale/difesa ha archiviato i primi nove mesi del 2017 con risultati in calo. Gli ordini si sono pressochè dimezzati a 7,9 miliardi di euro dai 15,5 miliardi dello stesso periodo del 2016 (che però includeva l'effetto eccezionale dell'acquisizione del contratto EFA Kuwait per un importo di 7,95 miliardi: escludendo questo fattore gli ordini sono in rialzo del 5%).

I ricavi scendono da 8,03 a 7,98 miliardi, l'EBITA da 746 a 706 milioni, l'utile netto ordinario da 343 a 272 milioni, il Free Operating Cash Flow (FOCF) è negativo per 972 milioni da -388, l'indebitamento netto sale a 4 miliardi da 3,89 al 30 settembre 2016 e da 2,85 a fine anno scorso. Il terzo trimestre ha evidenziato progressi a livello di ordini (+9,4% a/a) e ricavi (+1,4% a/a), ma nette flessioni per quanto riguarda EBITA (-19,3%), risultato netto ordinario (-45,5% a/a) e soprattutto FOCF (-441 milioni da +405 milioni del trim3 2016).

Sui risultati ha pesato il forte calo di volumi e redditività degli Elicotteri, circostanza che ha indotto il management a rivedere al ribasso le stime per il 2017: gli ordini passano da 12,0-12,5 miliardi a circa 12 (dando per scontata la finalizzazione di contratti C27J export), i ricavi da circa 12 miliardi a 11,5-12,0, l'EBITA da 1,25-1,30 miliardi a 1,05-1,10, il FCOF è confermato a 500-600 milioni (ma dando per scontati gli incassi correlati alle milestone 2017 del contratto EFA Kuwait), l'indebitamento netto è confermato a 2,5 miliardi.

Positive STMicroelectronics (+2,30%) e UniCredit (+1,93%), quest'ultima ancora in scia alla candidatura alla presidenza dell'ex ministro ed ex direttore generale della Banca d'Italia Fabrizio Saccomanni al posto di Giuseppe Vita.

Saccomanni è anche stato cooptato nel cda grazie alle dimissioni di Fabrizio Palenzona, destinato alla presidenza di Prelios.

*Tra i bancari, netti cali per Banca MPS (-4,34%), Credito Valtellinese (-10,87%) e Banco BPM (-2,84%): *quest'ultima ha bruscamente invertito la rotta dopo un ottimo avvio di seduta in scia ai dati dei primi nove mesi del 2017.
Il risultato netto torna in positivo (escludendo il badwill) per 53 milioni di euro contro la perdita di 633 milioni del corrispondente periodo dell'esercizio 2016. Lo stock di crediti deteriorati netti scende a 14,0 miliardi, -3,0 miliardi a/a e -2,2 miliardi da fine 2016. L'a.d. Giuseppe Castagna ha dichiarato in conference call che prevede npe (non performig exposures) al 2019 a 19,1 miliardi, ben al di sotto dei 23,9 previsti dal piano strategico della fusione approvato dalla BCE.

Il manager ha escluso aumenti di capitale.

Seduta movimentata per Telecom Italia (-1,66%) che nella prima parte è passata tre volte in asta di volatilità, due per eccesso di ribasso e una per eccesso di rialzo. La compagnia ha comunicato di aver chiuso i primi nove mesi del 2017 con utili in calo a 1,033 miliardi di euro da 1,495 miliardi nello stesso periodo del 2016.
I dati sono però complessivamente in linea con le attese degli analisti. Il management conferma "in termini organici le guidance già prospettate per l'intero anno 2017 e per l'arco di Piano (crescita organica dell'EBITDA (low single digit) e generazione di cassa necessaria a ridurre il rapporto fra indebitamento finanziario netto rettificato ed EBITDA reported, che nel 2018 è atteso al di sotto di 2,7x)".

*Maire Tecnimont (+5,52%) *accelera al rialzo e recupera terreno dopo i forti cali delle due sedute precedenti, flessioni determinate dalla pubblicazione dei dati al 30 settembre e al report di Mediobanca.

Oggi il titolo sfrutta la notizia dell'aggiudicazione di commesse del controvalore di 273 milioni di dollari per licensing, servizi di ingegneria, e attività di Engineering e Procurement. I contratti sono stati aggiudicati in Europa, in Russia e nel sud est asiatico da alcuni dei più prestigiosi clienti internazionali.

Rimbalza Astaldi (+3,56%) ma il recupero odierno è ben poca rispetto al -50% circa accusato nelle due sedute precedenti.
Il gruppo delle costruzioni ieri ha confermato le indiscrezioni relative a un'ipotesi di aumento di capitale: si tratterebbe di un'operazione da 200 milioni di euro (attualmente Astaldi ne capitalizza 325 circa) "volta al rafforzamento della struttura patrimoniale del Gruppo finalizzato a porre la Società nelle migliori condizioni possibili nel processo complessivo di rifinanziamento del debito a lungo termine...anche nell'ottica della strategia di riposizionamento geografico delle attività in mercati con minore profilo di rischio, così come delineato dal Piano Strategico 2017-2021".

Bene Fincantieri (+2,27%) che presenta conti al 30 settembre in linea con gli obiettivi del Piano Industriale 2016-2020: ricavi in incremento del 10,7% a/a, EBITDA in crescita da 185 a 233 milioni di euro, EBITDA margin al 6,5% in aumento del 14% rispetto al 30 settembre 2016 (5,7%).

L'indebitamento netto scende a 501 milioni da 615 milioni al 31 dicembre 2016.

Geox (-7,40%) in ulteriore netto calo dopo il -13,55% di ieri in scia ai dati dei primi nove mesi del 2017. Il periodo è andato in archivio con ricavi pari a 732,7 milioni di euro, -0,9% a/a a cambi correnti, -1,3% a/a a cambi costanti.
Per il 2017 il management si attende un fatturato in leggero calo (low single digit) ma anche redditività in significativo aumento rispetto all'esercizio precedente. Reuters riferisce che secondo una banca d'affari italiana i risultati sono sotto le attese e che le vendite ad ottobre hanno registrato un andamento negativo.

Anima Holding (+0,41%) in leggero rialzo dopo le flessioni delle tre sedute precedenti grazie ai dati dei primi nove mesi del 2017: l'utile netto si è attestato a 78,3 milioni di euro (+24% a/a) mentre l'utile netto normalizzato è stato pari a 90,4 milioni di euro (circa +3% a/a).

Ieri Anima aveva comunicato che la raccolta netta nel mese di ottobre è stata negativa per circa 1,6 miliardi di euro "a causa del previsto deflusso, avvenuto nei primi giorni del mese, di mandati assicurativi a bassa redditività riferibili ad un unico cliente istituzionale per oltre 1,8 miliardi di euro".
Senza questo evento straordinario la raccolta mensile è stata positiva per circa 245 milioni di euro.

(Simone Ferradini - www.ftaonline.com)

Autore: Financial Trend Analysis Fonte: News Trend Online

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