Borsa italiana, nuovi massimi dal 2015: Ftse Mib +0,51%

02/10/2017 17:50

Borsa italiana, nuovi massimi dal 2015: Ftse Mib +0,51%

Borsa italiana, nuovi massimi dal 2015: Ftse Mib +0,51%.

Mercati azionari europei in verde (tranne Madrid). Wall Street positiva: a ridosso della chiusura delle borse europee S&P 500 +0,2%, Nasdaq Composite +0,2%, Dow Jones Industrial +0,3% (nuovi massimi storici per i tre indici). A Milano il Ftse Mib ha terminato a +0,51%, il Ftse Italia All-Share a +0,54%, il Ftse Italia Mid Cap a +0,82%, il Ftse Italia Star a +1,21%.
L'agenzia Standard&Poor's ha rivisto al rialzo le stime di crescita dell'Italia per il 2017 a +1,4% (da +1,2%) e per il 2018 a +1,3% (da +1%).

Per quanto riguarda i dati macroeconomici della giornata odierna segnaliamo che negli USA l'indice ISM manifatturiero, nel mese di settembre, si è attestato a 60,8 punti dai 58,8 punti del mese precedente.

Il dato e' risultato superiore alle attese degli analisti che avevano stimato un valore dell'indice pari a 58 punti. Il Census Bureau reso noto che negli States la spesa per le costruzioni e' aumentata dello 0,5% a settembre dal -1,2% della rilevazione precedente e battendo le attese degli economisti fissate su un incremento dello 0,4%.
Markit ha reso noto che nel mese di settembre l'indice PMI manifatturiero USA e' salito a 53,1 punti da 52,8 punti del mese precedente e in lieve miglioramento rispetto alla prima stima pari a 53 punti. Secondo i dati dell'indagine di Markit, l'economia dell'eurozona è migliorata ulteriormente a settembre segnalando la cinquantunesima espansione su base mensile consecutiva.

L'indice PMI IHS Markit si è attestato a 58,2 punti dai 57,4 punti di agosto. Eurostat ha comunicato che nella zona euro nel mese di agosto il tasso di disoccupazione si e' attestato al 9,1%, superiore alle attese fissate su un indice del 9% ma pari alla rilevazione precedente. L'Istat ha reso noto che in Italia ad agosto il tasso di disoccupazione si è attestato all'11,2%, in calo di 0,2 punti percentuali rispetto alla rilevazione precedente e di 2 punti percentuali in confronto a un anno prima, -2,9% gli inattivi.

UBI Banca (+4,33% a 4,58 euro) spicca in un settore bancario che, dopo un buon avvio, ha innestato la retromarcia e quasi azzerato i guadagni: l'indice Ftse Italia Banche chiude a +0,21%.

L'indice europeo EURO STOXX Banks ha ceduto lo 0,8% circa, appesantito dai ribassi degli istituti spagnoli all'indomani della crisi catalana. Le prime battute erano state caratterizzate dell'ottimismo in scia proveniente dalla notizia dell'acquisizione delle CR Rimini, Cesena e San Miniato da parte di Credit Agricole Cariparma.
L'annuncio arriva al termine di mesi di trattative con il Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi. Credit Agricole Cariparma acquisirà per 130 milioni di euro il 95,3% dei tre istituti: questi ultimi prima del closing (previsto per fine anno) saranno ricapitalizzati e ripuliti da crediti deteriorati per circa 3 miliardi di euro.

UBI Banca approfitta della promozione di Societe Generale: la raccomandazione bassa da hold a buy e il target da 4,00 a 5,60 euro.

Positiva anche Bper Banca (+1,68%), mentre Banco BPM (-0,97%) ha chiuso in rosso: l'a.d. Giuseppe Castagna ha dichiarato ad Affari&Finanza di Repubblica che l'istituto completerà entro giugno 2018 il piano di cessione di crediti deteriorati per 8 miliardi di euro concordato con la BCE.
Il manager ha aggiunto che al termine del processo di integrazione tra Banco Popolare e BP Milano la banca avrà chiuso 500 filiali.

Poco mossa Intesa Sanpaolo (+0,07% a 2,99 euro), su cui RBC ha ridotto il target da 3,30 a 3,10 euro ma confermato il giudizio outperform, mentre Credito Valtellinese (-3,59%) corregge con decisione dopo il rally della scorsa settimana.

Venerdì la banca aveva comunicato di aver ottenuto la garanzia dello Stato GACS sulla tranche senior (464 milioni di euro) della cartolarizzazione di un portafoglio di crediti in sofferenza per un gross book value di circa 1,4 miliardi, il cui perfezionamento è stato annunciato lo scorso 13 luglio (Project Elrond).

STMicroelectronics (+3,55%) in netto rialzo. Nel settore semiconduttori sale anche Infineon (+2,9%).
L'indice SOX (PHLX Semiconductor Sector) fa segnare +0,5% circa (dopo il +0,86% di venerdì).

*Andamenti divergenti nel settore lusso: *su Salvatore Ferragamo (+2,40% a 24,32 euro) HSBC ha ridotto il target da 32 a 29 euro ma confermato la raccomandazione buy. Su Tod's (-2,25% a 58,60 euro) invece HSBC ha ridotto il target da 60 a 58 euro e confermato la raccomandazione hold.

Telecom Italia (-1,83%) in flessione dopo che la società in un comunicato ha ribadito che, a suo avviso, "non sussisteva alcun obbligo di notifica, non avendo mai adottato alcuna delibera, atto o operazione che avesse per effetto una modifica della titolarità, del controllo o della disponibilità della rete di comunicazioni elettroniche oggetto delle norme di legge in materia di golden power, rete che è quindi rimasta sempre nella piena titolarità, controllo e disponibilità di TIM".

La scorsa settimana il comitato tecnico del governo italiano sul "golden power" ha chiuso l'istruttoria sul caso Tim-Vivendi e ha avviato le procedure per l'eventuale sanzione pecuniaria nei confronti della sola Telecom Italia. In particolare il gruppo di coordinamento ha accertato gli obblighi di notifica da parte di Vivendi sull'acquisizione delle quote di Telecom Italia e la loro violazione da parte della società francese che, ha recentemente affermato la Consob, controlla di fatto la compagnia telefonica e suoi asset strategici.

Il ministro per lo sviluppo economico Carlo Calenda ha dichiarato al Sole 24 Ore che entro ottobre potranno essere definite le sanzioni: queste ultime saranno in ogni caso "equilibrate e non punitive".

*Bene gli automobilistici Ferrari (+2,62%) e FCA (+0,86% a 15,29 euro) *che oggi ha toccato il nuovo record assoluto a 15,34 euro, sopra il precedente a 15,25 fatto segnare il 25 settembre.
In questo inizio di settimana l'attenzione degli operatori sarà catalizzata dai dati relativi alle vendite di autoveicoli a settembre in Italia, dati che verranno rivelati subito dopo la chiusura del mercato.

Trevi-Finanziaria Industriale (-17,49% a 0,6320 euro) affonda dopo la pubblicazione dei dati del primo semestre.

I ricavi scendono a 460,8 milioni di euro da 519,3 milioni un anno fa e la perdita netta balza a 118,3 milioni da 23,6 milioni. Il cda evidenzia inoltre la contrazione della marginalità del settore dell'ingegneria delle fondazioni e la fiducia "sulla sottoscrizione a breve dell'accordo di standstill e della conseguente disponibilità da parte degli istituti stessi a valutare le proposte della società per l'individuazione di una manovra finanziaria che preveda una ridefinizione dell'attuale indebitamento finanziario del Gruppo secondo termini coerenti con il nuovo piano industriale".

Kepler Cheuvreux conferma la raccomandazione reduce e il target a 0,65 euro.

GEDI Gruppo Editoriale (-5,60%) in netto ribasso. Il cda ha deciso di definire il contenzioso fiscale relativo a fatti risalenti all'esercizio 1991 attraverso il pagamento di un importo pari a 175,3 milioni di euro.
Il rigetto in Cassazione del ricorso tempestivamente proposto dalla società avrebbe comportato il sostenimento di un onere pari a 388,6 milioni di euro. La perdita di esercizio derivante da tale pagamento trova integrale copertura nelle riserve disponibili di patrimonio netto, senza intaccare in alcun modo il capitale sociale.

Banca Akros, Banca IMI ed Equita hanno ridotto i target sul titolo.

Debutto in borsa con il botto per GIMA TT. Il titolo ha chiuso a 15,30 euro, il 22,40% sopra il prezzo di collocamento (12,50 euro).

(Simone Ferradini - www.ftaonline.com)

Autore: Financial Trend Analysis Fonte: News Trend Online

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