Borsa italiana poco mossa: Ftse Mib +0,07%

13/10/2017 17:51

Borsa italiana poco mossa: Ftse Mib +0,07%

Borsa italiana poco mossa: Ftse Mib +0,07%.

*Mercati azionari europei incerti. Wall Street in progresso: *a ridosso della chiusura delle borse europee S&P 500 +0,2%, Nasdaq Composite +0,3%, Dow Jones Industrial +0,2% (nuovi massimi storici per i tre indici). A Milano il Ftse Mib ha terminato a +0,07%, il Ftse Italia All-Share a +0,08%, il Ftse Italia Mid Cap a +0,07%, il Ftse Italia Star a +0,55%.

Per quanto riguarda i dati macroeconomici della giornata odierna segnaliamo che negli USA settembre l'indice grezzo dei prezzi al consumo è cresciuto dello 0,5% rispetto ad agosto a fronte di un incremento dello 0,6% atteso dagli analisti e dal +0,4% della rilevazione precedente.

Su base annuale l'indice ha registrato un incremento del 2,2%, in crescita dall'1,9% precedente (consensus +2,3%). Negli USA le vendite al dettaglio hanno evidenziato nel mese di settembre un incremento dell'1,6% m/m, in deciso rialzo dal mese precedente (-0,1%) deludendo però le attese fissate su un incremento pari al +1,7%.
L'indice escluso il comparto auto è cresciuto dell'1% su base mensile dal +0,5% precedente (consensus +0,3%). La stima preliminare di ottobre dell'indice di fiducia dei consumatori statunitensi, calcolato dall'Università del Michigan e da Reuters, si attesta a 91,3 punti, risultando superiore alle previsioni degli addetti ai lavori pari a 84,7 ma in calo dalla rilevazione precedente pari a 95,1 punti.

In Germania l'Ufficio Federale di Statistica (Destatis) ha reso noto il dato definitivo relativo all'inflazione di settembre. L'indice dei prezzi al consumo è cresciuto dello 0,1% su base mensile ed è aumentato dell'1,8% su base annuale, in linea con le attese e con la rilevazione precedente. L'Istat rende noto che in Italia, nel mese di settembre 2017, l'indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, diminuisce dello 0,3% su base mensile e aumenta dell'1,1% rispetto a settembre 2016 (era +1,2% ad agosto), confermando la stima preliminare.

Telecom Italia (+1,65% a 0,7710 euro) scatta improvvisamente in avanti poco dopo le 16 e balza in territorio positivo.

Il titolo tocca a 0,7850 euro il massimo da inizio mese. La società ha effettuato la notifica al governo italiano "ai sensi dell'articolo 2 del Decreto "Golden Power" al solo fine di allinearsi con quanto deciso dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri in data 28 settembre 2017". Telecom conferma di ritenere che "nessuna notifica fosse dovuta e, coerentemente con i propri interessi, continuerà a far valere le proprie argomentazioni nelle sedi competenti".
La proposta sull'esercizio dei poteri speciali sembrava poter essere discussa nel consiglio dei ministri in programma oggi, ma ciò non è avvenuto. In base alle ultime indiscrezioni l'esame del dossier potrebbe avvenire nel CdM di lunedì e concentrarsi sulla governance della controllata Sparkle.

*Positiva Mediaset (+1,92% a 3,19 euro) *grazie a UBS che migliora la raccomandazione sul titolo da sell a neutral e incrementa il target da 2,95 a 3,15 euro.

Salvatore Ferragamo (+1,87% a 22,92 euro) accelera nel finale di seduta nonostante la decisione di Goldman Sachs di ridurre il target da 24,60 a 24,40 euro, confermato il giudizio neutral.

Bene i petroliferi con il greggio sui massimi da fine settembre/inizio ottobre: il future dicembre sul Brent sale fin sui 57,60 $/barile circa, quello novembre sul WTI sui 51,70 $/barile.

In rialzo Tenaris (+1,22%), Saipem (+0,97%) ed Eni (+0,79%). Secondo fonti giudiziarie sentite da Reuters lo stralcio relativo a Shell del processo per le tangenti in Nigeria potrebbe essere riunificato con il procedimento principale. Quest'ultimo vede come imputati le società Eni e Shell e 11 persone, fra cui l'attuale a.d.
di Eni Claudio Descalzi e il suo predecessore Paolo Scaroni. Lo stralcio Shell vede imputati l'attuale presidente della Shell Foundation, Malcolm Brinded, e altri tre ex consiglieri e dirigenti del gruppo petrolifero.

In verde A2A (+0,84%): ieri il presidente della multiutility Giovanni Valotti ha mostrato un certo ottimismo sull'andamento del gruppo nella parte rimanente dell'esercizio.

Il manager è apparso fiducioso anche sul dossier della partnership industriale e societaria con ACSM-AGAM, ASPEM, Lario Reti Holding e AEVV. Valotti ha specificato però che la palla a questo punto è nel campo degli azionisti che impiegheranno il tempo necessario a decidere sul progetto. A fine settembre una nota di A2A ha comunicato il prolungamento delle trattative fino al 31 dicembre 2017.

Mondadori (+6,29%) accelera ed estende il rally (ieri +6,92%). Secondo indiscrezioni di MF il gruppo editoriale ha incaricato Lazard di valutare possibili opzioni di consolidamento e aggregazioni in Francia.

Molto bene nel settore editoriale anche GEDI Gruppo Editoriale (+3,45%). In rosso invece Cairo Communication (-1,57%).

Poco mossa Atlantia (+0,11%): secondo indiscrezioni ACS la prossima settimana lancerà una contro-OPAS su Abertis per contrastare quella già in atto (termine il 24 ottobre) del gruppo italiano.
Intanto la Commissione UE e l'antitrust del Cile hanno autorizzato la fusione tra Atlantia e Abertis.

Deboli i bancari con l'indice Ftse Italia Banche a -0,20%. In rosso Bper Banca (-2,18%), UBI Banca (-0,92%), Banco BPM (-1,37%). Permangono le incertezze sul settore dopo che la scorsa settimana la BCE ha prospettato un giro di vite sulle coperture sugli npl degli istituti.

Negli ultimi giorni la Commissione UE ha però fatto capire che l'Eurotower non può decidere senza ascoltare le altre istituzioni e le banche.

Perde terreno CNH Industrial (-0,69%): la società ha annunciato oggi che i risultati finanziari per il terzo trimestre del 2017 saranno presentati martedì 31 ottobre.

*In calo Generali (-0,51%).
*Il CEO Philippe Donnet ha dichiarato al quotidiano tedesco Handelsblatt che la compagnia non ha bisogno di un aumento di capitale e che c'è molto interesse per il portafoglio vita da 44 miliardi in Germania. A fine settembre Generali ha annunciato il lancio di una ulteriore fase di trasformazione industriale della controllata Generali Deutschland, secondo gruppo assicurativo della Germania: tra le azioni principali che verranno messe in atto c'è la soluzione di lungo termine per il portafoglio vita di Generali Leben.

Questa ultima azione in particolare prevede la messa in run-off (onorerà le polizze esistenti ma non ne emetterà più) di Generali Leben.

(Simone Ferradini - www.ftaonline.com)

Autore: Financial Trend Analysis Fonte: News Trend Online

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