Borsa italiana positiva: FTSE MIB +0,16%

12/12/2017 17:50

Borsa italiana positiva: FTSE MIB +0,16%

Borsa italiana positiva: FTSE MIB +0,16%.

Mercati azionari europei in verde. Wall Street positiva: a ridosso della chiusura delle borse europee S&P 500 +0,23% (nuovo massimo storico intraday), Nasdaq Composite +0,09%, Dow Jones Industrial +0,48%. A Milano il FTSE MIB ha terminato a +0,16%, il FTSE Italia All-Share a +0,09%, il FTSE Italia Mid Cap -0,44%, il FTSE Italia STAR a -0,39%.

Per quanto riguarda i dati macroeconomici della giornata odierna segnaliamo che negli USA l'indice grezzo dei prezzi alla produzione ha evidenziato, nel mese di novembre, un incremento dello 0,4% su base mensile pari all'incremento della rilevazione precedente.

Su Base annuale il PPI è salito del 3,1% (consensus +2,9%). L'indice core (esclusi energetici ed alimentari) e' cresciuto dello 0,3% su base mensile (consensus +0,2%). Su base annuale, l'indice Core ha fatto segnare un incremento pari al 2,4%, pari alla rilevazione precedente ma superiore alle attese (fissate al +2,3%).
In Germania e' stato reso noto che l'indice Zew, che misura la fiducia degli investitori istituzionali in merito alle aspettative sull'economia del paese tedesco, è in calo nel mese di dicembre. Il dato si è attestato a 17,4 punti dai 18,7 punti di novembre a fronte di attese degli analisti pari a 18 punti.

Nel Regno Unito l'Ufficio Nazionale di Statistica (ONS) ha reso noto che l'indice dei prezzi al consumo ha mostrato, nel mese di novembre, un incremento dello 0,3% su base mensile, superiore al +0,2% del consensus e dopo l'incremento dello 0,1% di ottobre. Su base annuale l'inflazione e' cresciuta del 3,1% superiore alle attese e alla rilevazione precedente entrambe fissate su un indice pari al 3%.

Bancari in rosso.
L'indice FTSE Italia Banche termina a -0,27%, l'EURO STOXX Banks in parità.
In netto calo Bper Banca (-3,49%), Banco BPM (-2,21%) e UBI Banca (-3,00%), sulla quale indiscrezioni di stampa riferiscono di una richiesta BCE di un nuovo piano per la riduzione dei crediti deteriorati da presentare entro il 30 marzo 2018.

UBI ha precisato che "tale informazione non comporta alcun elemento di novità, in quanto la previsione di regolari aggiornamenti sul Piano NPL concerne tutte le banche, e non è quindi specifica per UBI, ed è contenuta nella nota "Guidance to banks on non-performing loans" pubblicata dalla BCE nel Marzo 2017".

*Passa in territorio negativo nel finale UniCredit (-1,02%) *che ha confermato gli obiettivi chiave del piano Transform 2019 e portato il target di riduzione degli npl lordi a 4,0 miliardi di euro entro la fine del 2019, in miglioramento rispetto all'obiettivo iniziale.

Inoltre il dividend payout per l'esercizio 2019 è stato alzato dal 20 al 30 per cento. La banca ha annunciato che la BCE ha migliorato la valutazione del rischio su UniCredit rispetto al 2016, abbassando il requisito di capitale di Pillar 2 di 50 punti base a 200 punti base. L'istituto guidato da Jean Pierre Mustier ha inoltre annunciato di aver siglato accordi per ridurre la propria posizione nel portafoglio di npl FINO al di sotto del 20 per cento.

In controtendenza Intesa Sanpaolo (+1,04%).

Il consigliere delegato e CEO Carlo Messina, a margine di un convegno a Bologna, ha risposto a una domanda dei giornalisti affermando che l'istituto non ha ancora ricevuto notizie dalla BCE in merito ai requisiti SREP per il 2018, aggiungendo che non sono attese sorprese. Il manager, riferendosi all'addendum BCE, ha detto di essere d'accordo con l'obiettivo di ridurre gli npl ma non sui metodi.
MF scrive che Intesa nel 2017 potrebbe ottenere un risultato superiore del 20% rispetto al 2016 in termini di recuperi da crediti problematici, risultato che darebbe ragione alla strategia di Messina, focalizzata più sui recuperi che sulle cessioni.

Molto bene i petroliferi grazie al rally del greggio sui massimi di periodo.

Diversi osservatori attribuiscono il recupero odierno delle quotazioni del greggio ai lavori sulla condotta Red Moss, vicino Netherley a sud di Aberdeen (Scozia, Regno Unito). Il future febbraio sul Brent segna 64 $/barile (in mattinata aveva toccato il massimo dalla primavera 2015 a 65,80), quello gennaio sul WTI 57,50 $/barile.
In bella evidenza Tenaris (+3%) che sale sui massimi da fine luglio e prova a rivitalizzare il rally scaturito dalle parole dell'a.d. Paolo Rocca nella conferenza di presentazione dei risultati del terzo trimestre 2017 a inizio novembre. Il manager affermò che il margine EBITDA nel quarto trimestre si attesterà intorno al 20%, in miglioramento quindi (ndr) rispetto al 17,3% del terzo (da 16,1% nel secondo e 13,5% del trim3 2016) e si manterrà al 20% circa anche nella prima metà del 2018.

Sale anche Eni (+1,22%) che oggi ha annunciato di aver perforato con successo il pozzo Tecoalli 2 nella Baia di Campeche, nell'offshore del Messico. Grazie ai risultati di questo pozzo e alla revisione dei modelli di reservoir dei campi di Amoca e Miztón, la stima totale di idrocarburi in posto nell'Area 1 sale da 1,4 a 2 miliardi di barili di olio equivalente (Bboe), dei quali circa il 90% olio e il rimanente gas associato.
Tonica Saipem (+1,81%): ieri il CorriereEconomia ha ricordato il crescente impegno del gruppo nel settore delle fonti di energia rinnovabili, impegno che potrebbe essere sancito nel piano industriale 2018-2021 (presentazione prevista a febbraio/marzo).

Mediaset (+1,51%) accelera improvvisamente nel pomeriggio e tocca i massimi da agosto a 3,4120 euro.

Al momento non si evidenziano notizie specifiche capaci di spiegare un movimento così repentino, se non il superamento della resistenza a 3,32/3,33 euro circa. Ricordiamo che tra una settimana esatta, il 19 dicembre, si terrà l'udienza per la causa civile al Tribunale di Milano intentata da Mediaset, RTI e Fininvest contro Vivendi (+0,44%) per i danni sofferti a seguito del rifiuto dei transalpini di concludere il contratto di acquisto della pay tv Mediaset Premium.
Sono però in corso negoziati per arrivare a un accordo prima della data citata: secondo le ultime indiscrezioni l'accordo prevede un risarcimento da circa 700 milioni di euro a carico di Vivendi, un accordo commerciale e societario tra Premium e TIM/Canal+, e la discesa di Vivendi al 5% nel capitale di Mediaset (attualmente ha il 25,75%, dati Consob).

Netta flessione per Salvatore Ferragamo (-2,84% a 22,61 euro): HSBC ha peggiorato la raccomandazione sul titolo da buy a hold e ha ridotto il target da 29 a 24 euro.

Debole Snam (-1,13%): la società che gestisce la rete del gas ha informato che, a causa dell'incidente in Austria, il flusso di importazioni dalla Russia è stato temporaneamente interrotto ma sembra che possa essere ripristinato già entro oggi.

Le forniture di gas in Italia sono comunque garantite dagli stock messi a disposizione da Snam.

In verde OVS (+1,75%) grazie ai risultati dei primi nove mesi dell'esercizio 2017-2018 terminati il 31 ottobre scorso. I ricavi sono saliti del 14% a/a e del 4,6% escludendo il sell-in del retailer svizzero Charles Vögele.
L'EBITDA si è attestato a 138 milioni di euro, +9,6% a/a, e il risultato netto pre-tasse a 91,5 milioni (+19,2% a/a). La quota di mercato è salita dal 7,2 al 7,67 per cento. Buona la performance del canale e-commerce, che nel terzo trimestre è cresciuto del 93%, portando la crescita nei nove mesi al 74%.

*Retelit (+1,44%) *sale sui massimi dal 2007 dopo l'annuncio dell'accordo commerciale con un primario player internazionale asiatico di telecomunicazioni operativo a livello internazionale per la vendita, per 20 anni, di 1,1 Terabit al secondo di capacità sottomarina sul cavo AAE-1, il sistema in fibra ottica che collega l'Europa all'Asia passando per Bari.

L'accordo prevede inoltre che Retelit possa usufruire di un'ampia scelta di servizi messi a disposizione dal player asiatico a prezzi competitivi per completare la propria offerta di servizi internazionali.

Seduta negativa per Mondo TV (-2,37%) nonostante due nuovi contratti. Il primo, con TIM, per la distribuzione su TIMVISION della prima stagione del cartone animato Robot Trains.
Il secondo, con la società One Take Media Co. di Mumbai, di licenza per la concessione dei diritti di sfruttamento digitale oltre che televisivo in India, Pakistan, Nepal e Bangladesh delle prime due serie di Invention Story, distribuite da Mondo TV.

(Simone Ferradini - www.ftaonline.com)

Autore: Financial Trend Analysis Fonte: News Trend Online

© TraderLink News - Direttore Responsabile Marco Valeriani - Riproduzione vietata

Condividi

Google News Siamo su Google News!

Rimani sempre aggiornato, clicca sul link qui sotto, e nella pagina che si apre non dimenticarti di cliccare il bottone "Segui".

Traderlink Google News »