Chiusura in rosso a Piazza Affari. Vendite su lusso e bancari

01/09/2015 17:57

Chiusura in rosso a Piazza Affari. Vendite su lusso e bancari

Chiusura di seduta in rosso per gli indici azionari di Milano in linea con i ribassi registrati dai principali indici europei. A Piazza Affari il Ftse Mib registrano un calo del 2,24% seguito da un Ftse Italia All Share in calo del 2,22 per cento. Il DAX ha terminato la seduta in calo del 2,38%, il Cac40 del 2,40%, l'Ibex del 2,59% e il Ftse100 del 3,03%.

Male il comparto bancario e quello del lusso con vendite diffuse su Bpm in calo del 3,38%, Intesa Sanpaolo del 2,95%, Mps del 4,27% e Unicredit del 3,43%.

Gli analisti di Deutsche Bank hanno alzato il giudizio sul comparto bancario europeo a "overweight". Per gli esperti i risultati del secondo trimestre delle banche hanno complessivamente battuto le loro attese dopo i recenti cali delle quotazioni si puo' tornare ad essere positivi. Un miglior andamento dei prestiti e i progressi del capitale si dovrebbe trasformare in un maggiore calo del costo dell'equity.
Per gli esperti di Deutsche Bank il giudizio su Banco Popolare resta "buy" con obiettivo a 18,4 euro, il titolo resta tra le loro Top Pick. Anche per Unicredit il giudizio viene confermato a "buy". Per Intesa Sanpaolo, Banca Mps, Banca Popolare di Milano e Ubi Banca la raccomandazione e' "hold".

Fanalino di coda del listino Yoox che cede il 4,40%.

Seguono Moncler, in calo del 3,53%, e Ferragamo sotto del 2,24%. Secondo gli analisti di Nomura, tuttavia, la crisi del settore è temporanea. La banca di investimenti continua "a vedere una crescita strutturale nel settore del lusso e consiglia agli investitori di lungo termine di prendere vantaggi in modo selettivo da questo pullback del settore.
Comunque, nel breve termine vediamo una pressione sugli utili del comparto con S.Ferragamo, Adidas, Puma, Burberry e Prada che sono potenzialmente le piu' esposte, mentre Moncler, Hugo Boss e Lvmh sono le piu' difensive".

Anche i petroliferi sono scesi sotto il riferimento, dopo un avvio di seduta in territorio positivo grazie al consistente rialzo del greggio che nella notte è salito di oltre 8 punti percentuali (il Brent è tornato a 52 dollari al barile e il Wti a 49 dollari al barile).

Eni archivia la seduta in calo dell'1,71% nonostante la notizia diffusa ieri relativa al ritrovamento di un maxi-giacimento di gas in Egitto. In rosso anche Tenaris (-0,60%) e Saipem (-1,86%).

Accelera al ribasso FCA (-3,19%). A poco è servito il giudizio positivo di Equita Sim che ha aumentato di 50 punti base il peso di Fca nel proprio portafoglio principale.
Gli esperti dicono di aumentare il sovrappeso poiche' il piu' importante catalizzatore, l'Ipo di Ferrari, si sta avvicinando. Il rallentamento del mercato cinese ha un impatto diretto modesto su Fca, quindi gli analisti confermano il rating "buy" con prezzo obiettivo a 18,5 euro. Fiat Chrysler Automobiles archivia agosto con un rialzo delle vendite negli Stati Uniti maggiore delle attese.

Il gruppo ha registrato un aumento del 2% a 201.672 veicoli con i Suv Jeep che sono cresciuti del 18% annuo, il marchio di pickup Ram del 4%, la Chrysler 200 del 30%. Questi aumenti compensano il calo del 15% del marchio Dodge.

Vendite su Telecom Italia che segna un ribasso dell'1,85% e si riporta a quota 1,062 euro dopo un affondo in mattinata a 1,04 che ha riportato i corsi a ridosso dei minimi del 24 agosto.
Sul titolo pesa senza dubbio la debole congiuntura dei mercati che oggi sono generalmente orientati al ribasso. Nonostante il risultato negativo, Equita Sim ha un giudizio "buy" su Telecom Italia con target price a 1,40 euro. Gli analisti hanno alzato di 50 punti base il peso di Telecom Italia nel proprio portafoglio dicendo di essere convinti del progresso dei fondamentali con chiare indicazioni di tendenza alla stabilizzazione del business domestico e della strutturale evoluzione del mercato italiano in seguito alla annunciata fusione tra 3 e Wind, che migliora drasticamente l'arena competitiva.

Molti i dati macroeconomici pubblicati in giornata: l'Istat ha reso not che nel secondo trimestre del 2015 il prodotto interno lordo (PIL) è aumentato dello 0,3% rispetto al trimestre precedente e dello 0,7% nei confronti del secondo trimestre del 2014.

La stima preliminare diffusa lo scorso 14 agosto aveva rilevato una crescita congiunturale dello 0,2% e tendenziale dello 0,5%. L'Istat ha poi comunicato che, dopo la crescita degli ultimi due mesi, a luglio il tasso di disoccupazione è calato di 0,5 punti percentuali, arrivando al 12,0%. Nella Zona Euro Markit Economics ha reso noto che l'Indice PMI Manifatturiero relativo al mese di agosto si è attestato a 52,3 punti dai 52,4 punti del mese precedente e della stima flash.
La rilevazione di agosto indica un forte miglioramento dell'occupazione manifatturiera, su livelli massimi da quattro anni. I manifatturieri dell'eurozona hanno riportato un'ulteriore e forte espansione della produzione e dei nuovi ordini, con tassi di crescita migliorati rispettivamente ai tassi più veloci da maggio 2014 e aprile 2014.

Migliora la domanda sia nazionale che estera (incluso il commercio intra eurozona) come anche evidenziato da un forte e più veloce aumento dell'export.

(CC)

Autore: Financial Trend Analysis Fonte: News Trend Online

© TraderLink News - Direttore Responsabile Marco Valeriani - Riproduzione vietata

Condividi

Google News Siamo su Google News!

Rimani sempre aggiornato, clicca sul link qui sotto, e nella pagina che si apre non dimenticarti di cliccare il bottone "Segui".

Traderlink Google News »