Tentativo di recupero oggi per le Bors europee che dopo le vendite delle ultime giornate hanno provato ad interrompere la striscia di ribassi.
Non ci è riuscito il Dax30 che ha chiuso gli scambi in calo dello 0,12%, mentre il Cac40 e il Ftse100 sono saliti rispettivamente dello 0,09% e dello 0,35%.
Ftse Mib: forte recupero dai minimi, ma non basta
La maglia rosa è stata indossata da Piazza Affari che ha vist il Ftse Mib terminare le contrattazioni a 23.422 punti, con un progresso dell'1,44%, dopo aver segnato nell'intraday un massimo a 23.599 e un minimo a 22.637 punti.
L'indice ha aperto gli scambi già al di sotto dei 23.000 punti, scivolando rapidamente a mettere sotto pressione la soglia dei 22.700 punti.
Dopo una rapida violazione della stessa, è partito un poderoso recupero che ha portato il Ftse Mib a testare la resistenza dei 23.500/23.600 punti.
L'ottima reazione di oggi non deve sorprendere più di tanto per due motivi: in primis è avvenuta dopo forti vendite che hanno portato gli oscillatori e gli indicatori tecnici in ipervenduto.
In secondo luogo il recupero è partito dopo il test di un importante livello di supporto, quale quello dei 22.700 punti, la cui rottura andrebbe a compromettere anche lo scenario di medio-lungo periodo.
Il rimbalzo odierno non deve però alimentare facili entusiasmi e di fatto non cancella il rischio di nuove vendite nel breve.
Per scongiurare un simile scenario sarà importante che il Ftse Mib si riporti al di sopra dei 23.500/23.600 punti.
Oltre questo livello ci sarà spazio per un test dei 24.000 punti, riconquistati i quali le quotazioni potrebbero tentare di colmare il gap-down aperto in avvio di settimana 24.650/24.700 punti.
La mancata violazione dei 23.500/23.600 punti costringerà a guardare al primo supporto dei 23.200 punti e al successivo in area 23.000.
La perdita di questa soglia vedrà il Ftse Mib testare nuovamente i 22.700 punti, sotto cui sarà inevitabile un test di area 22.500.
Oltre questo livello la discesa proseguirà verso i 22.000/21.800 punti in prima battuta.
Sul fronte macro Usa si conosceranno domani i sussidi di disoccupazione che dovrebbero salire da 210mila a 212mila unità.
Per la seconda lettura del PIL del quarto trimestre si prevede una variazione positiva del 2,1%, in linea con la prima stima e con l'indicazione del terzo trimestre.
In agenda anche il dato preliminare relativo agli ordini di beni durevoli che a gennaio dovrebbero calare dell'1,5% dopo il rialzo del 2,4% di dicembre, mentre al netto della componente trasporti si prevede un rialzo dello 0,2% dopo il calo dello 0,1% precedente.
Per l'indice hom pending sales a gennaio si prevede un rialzo del 2% dopo il ribasso del 4,9% di dicembre.
Prima dell'apertura di Wall Street si conosceranno i risultati trimestrali di Best Buy, con un eps atteso a 2,75 dollari.
A mercati chiusi si guarderà ai conti di Best Buy e di Dell Technologies che dovrebbero riportare un utile per azione di 25,76 e di 2,02 dollari.
In Europa si conoscerà l'indice della fiducia economica che a febbraio dovrebbe calare da 102,8 a 101,5 punti, mentre l'indice della fiducia delle imprese da -7,3 a -9 punti e l'indice della fiducia servizi da 11 a 10,6 punti.
Nel pomeriggio è atteso il dato finale dell'indice relativo alla fiducia dei consumatori che a febbraio dovrebbe confermare l'indicazione preliminare a -6,6 punti, contro i -8,1 punti di gennaio.
In Italia sarà reso noto l'indice relativo alla fiducia dei consumatori che dovrebbe scendere da 111,8 a 111,4 punti, mentre l'indice di fiducia delle imprese manifatturiere è previsto in calo da 99,9 a 99,3 punti.
A Piazza Affari si conosceranno i risultati del 2019 di Banca Mediolanum e di IGD.
Da seguire in mattinata l'asta dei BTP con scadenza nel 2025 per un ammontare compreso tra 2 e 2,5 miliardi di euro, mentre quelli con scadenza nel 2030 saranno offerti per un importo tra 3,5 e 4 miliardi.
In asta anche i CCTeu con scadenza 2025 per un ammontare tra 0,5 e 1 miliardo di euro.
Fonte: News
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