La borsa italiana limita il rosso nel finale: Ftse Mib -0,99%

19/10/2017 17:53

La borsa italiana limita il rosso nel finale: Ftse Mib -0,99%

La borsa italiana limita il rosso nel finale: Ftse Mib -0,99%.

*Mercati azionari europei deboli. Wall Street in flessione: *a ridosso della chiusura delle borse europee S&P 500 -0,22%, Nasdaq Composite -0,56%, Dow Jones Industrial -0,23%. A Milano il Ftse Mib ha terminato a -0,99%, il Ftse Italia All-Share a -1,02%, il Ftse Italia Mid Cap a -1,12%, il Ftse Italia Star a -1,68%.

Per quanto riguarda i dati macroeconomici della giornata odierna segnaliamo che negli USA la Federal Reserve di Philadelphia ha reso noto che il proprio indice, che monitora l'andamento dell'attivita' manifatturiera dell'area di Philadelphia, si e' attestato nel mese di ottobre a 27,9 punti dai 23,8 punti di settembre risultando nettamente superiore alle attese degli analisti che si aspettavano un valore dell'indice pari a +22 punti.

Il Conference Board ha comunicato che, nel mese di settembre, l'Indice Anticipatore (Leading Indicator), che misura l'andamento dell'attivita' economica statunitense nei prossimi 6-12 mesi, è sceso dello 0,2% su base mensile, risultando inferiore alle stime degli economisti (+0,1%). Negli USA le nuove richieste di sussidi di disoccupazione nella settimana terminata il 13 ottobre si sono attestate a 222 mila unità, inferiori alle attese (240 mila) e al dato della settimana precedente (244 mila).

Nel Regno Unito l'ONS ha annunciato che il volume destagionalizzato delle vendite al dettaglio ha evidenziato nel mese di settembre una flessione dello 0,8% su base mensile, risultando inferiore alle attese degli analisti fissate su un indice pari a -0,1% e inferiore alla rilevazione precedente pari al +0,9%.
Su base annuale le vendite hanno registrato una crescita pari al 1,2% dal +2,3% della rilevazione precedente.

Settore auto europeo in forte ribasso: l'indice EURO STOXX Automobiles & Parts chiude a -1,6% circa. In calo Ferrari (-1,46%), Brembo (-1,36%), Sogefi (-4,42%). *Sotto pressione soprattutto FCA (-5,98%) *che ha subito un doppio passaggio in asta di volatilità per eccesso di ribasso intorno alle 12:30.

Reuters riferisce voci di mercato che segnalano due ordini al meglio da 300mila pezzi l'uno in vendita. MF invece segnala indiscrezioni relative a un taglio alla produzione di Alfa Romeo e Maserati a causa delle nuove norme della Cina sulle importazioni.

Bancari in flessione: l'indice Ftse Italia banche termina a -1,32%, l'EURO STOXX Banks a -0,8% circa.
Deboli a Milano Bper Banca (-3,20%), Banco BPM (-1,79%), UniCredit (-1,59%). In rosso a Madrid Banco Santander (-1,4%), BBVA (-0,7%), CaixaBank (-1,7%), Banco de Sabadell (-1,6%). Stamattina è scaduto l'ultimatum di Madrid e le dichiarazioni del leader catalano Carles Puigdemont sulla dichiarazione di indipendenza non hanno fatto chiarezza.

Il governo spagnolo dovrebbe riunirsi sabato per discutere l'attuazione dell'articolo 155 della costituzione, attuazione che comporterebbe la sospensione dell'autonomia politica della Catalogna.

Vendite anche su Leonardo (-2,26%) che perde terreno in sintonia con il settore. L'indice STOXX Europe TMI Aerospace & Defense cede l'1,2 per cento circa.
In rosso anche Thales (-3,2%), Dassault Aviation (-1,4%), BAE Systems (-1,1%).

Segni meno tra i petroliferi con Saipem (-2,30%), Tenaris (-1,15%) ed Eni (-0,79%). Il greggio arretra dai massimi da fine settembre toccati ieri pomeriggio. Il future dicembre sul Brent segna 57,50 $/barile, quello novembre sul WTI segna 51,60 $/barile.

Saipem non ha tratto vantaggio dalle parole dell'a.d. di Novatek: Reuters riferisce che il manager ha affermato che il gruppo italiano ha siglato con la società russa un contratto per il Feed (Front end engineering and design) del progetto Arctic LNG 2, nella penisola di Gyda (Siberia occidentale).

Debole Mediaset (-1,81%) nonostante i dati della controllata Mediaset Espana (-1%) nel terzo trimestre, sostanzialmente in linea con le attese: ricavi a +1,4% a/a e utile netto a 20,4 milioni di euro +44,4% a/a.

Sul gruppo iberico pesano però i timori relativi al caso Catalogna, con rischio di impatto negativo sui conti nei prossimi trimestri. Ricordiamo anche che Mediaset negli ultimi giorni si è indebolita probabilmente a causa dell'arrivo di un nuovo concorrente televisivo. Due giorni fa Viacom ha infatti annunciato il lancio di Spike, dal 22 ottobre sul canale 49 del digitale terrestre.
Andrea Castellari, a.d. di Viacom Italia, Medio Oriente e Turchia, ha dichiarato che l'obiettivo è raggiungere l'1% di share.

STMicroelectronics (-0,71%) riduce le perdite nel finale. Il titolo ha subito probabilmente l'effetto della flessione di Apple (-2,5%) in scia a indiscrezioni riguardanti un taglio del 50% alla produzione dell'iPhone 8: sembra che gli ordini dello smartphone non stiano andando bene, probabilmente penalizzati dal prossimo arrivo sul mercato (il 3 novembre) dell'iPhone X.

Mondadori (-4,47%) in ritracciamento dopo il +10,26% di ieri.

FTSE Russell ha annunciato che da oggi il titolo viene inserito nel paniere dell'indice Ftse Italia Mid Cap (al posto di Save) ed escluso dal paniere del Ftse Italia Small Cap. Nelle sedute precedenti il titolo aveva guadagnato nettamente terreno grazie a indiscrezioni riguardo l'incarico a Lazard per operazioni di consolidamento in Francia.

In controtendenza Unipol (+1,89% a 3,87 euro) grazie a JP Morgan: la prestigiosa investment bank americana ha avviato la copertura sul titolo con raccomandazione overweight e target a 5 euro.

JP Morgan ha avviato la copertura anche su UnipolSai (+1,39% a 1,97 euro): giudizio neutral e target a 2,27 euro.

Atlantia (+0,63%) recupera terreno e termina in verde all'indomani dell'annuncio del lancio da parte di Hochtief di una controfferta su Abertis. La tedesca controllata da ACS ha proposto 18,76 euro o in alternativa 0,1281 azioni proprie per ogni titolo di Abertis, ma con con adesioni in carta per almeno 193,5 milioni di azioni.
I soci di Abertis che volessero aderire alla proposta potranno farlo anche in maniera mista carta/contanti. A garanzia dell'offerta ben 14,963 miliardi di euro da JP Morgan, più del doppio della capitalizzazione di borsa di Hochtief e più di sei volte il suo patrimonio netto. La società tedesca sottolinea che la propria offerta è migliorativa rispetto a quella dell'OPAS di Atlantia (valorizzazione di 16,5 euro per ogni titolo Abertis).

Ieri il cda di Abertis si è espresso sull'offerta di Atlantia giudicandola positiva e attraente da un punto di vista industriale ma migliorabile nella componente cash. Inoltre il cda di Abertis informa che Criteria Caixa, primo azionista del gruppo spagnolo con il 22%, ha valutato positivamente l'offerta di Atlantia e intende accettarla: non è però ancora stata analizzata la contro-offerta di ACS/Hochtief.
Intanto l'a.d. di Atlantia Giovanni Castellucci ha dichiarato al Sole 24 Ore che "ci riserviamo di valutare, nei tempi e con le modalità previste dalla legge, ogni ipotesi di modifica o decisione relativa alla nostra offerta".

Poco mossa Telecom Italia (+0,13%) dopo l'incontro tra il ministro dello sviluppo economico Carlo Calenda e il nuovo a.d.

Amos Genish. Commenti positivi da entrambe le parti sull'esito di questo primo contatto: Calenda non ha mancato di rimarcare il cambio di rotta rispetto a quanto avveniva in passato (ovvero negli incontri con il precedente a.d. Flavio Cattaneo, ndr).

(Simone Ferradini - www.ftaonline.com)

Autore: Financial Trend Analysis Fonte: News Trend Online

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