Piazza Affari: Ftse Mib -1,47%. Nuovi timori su ipotesi default Grecia. Luxottica, Telecom e assicurativi in forte ribasso. MPS e FCA in verde

05/05/2015 15:19

Piazza Affari: Ftse Mib -1,47%. Nuovi timori su ipotesi default Grecia. Luxottica, Telecom e assicurativi in forte ribasso. MPS e FCA in verde

Il Ftse Mib segna -1,47%, il Ftse Italia All-Share -1,40%, il Ftse Italia Mid Cap -0,81%, il Ftse Italia Star -0,66%.

  • Accelerazione ribassista per le borse europee al riaccendersi delle tensioni sulla Grecia in vista delle scadenze con l'FMI. Entro domani Atene deve rimborsare 200 milioni di euro ma soprattutto 750 milioni di euro entro il 12 maggio.
    *Intanto il Financial Times scrive che l'FMI potrebbe non concedere la sua parte (circa la metà) dei 7,2 miliardi di euro
    di aiuti oggetto dei negoziati che riprenderanno lunedì prossimo. Le tensioni si riverberano sulla borsa di Atene, attualmente in calo del 4,5% circa e sui rendimenti della obbligazioni della periferia-euro: +17/18 bp per BTP e Bonos decennali con spread a oltre 120 bp.

  • Pessima seduta per i titoli del settore assicurativo *con l'indice EURO STOXX Insurance in calo dell'1,8% circa e il FTSE Italia Assicurazioni addirittura a -2,6%.

    Perdono nettamente terreno le big Generali (-2,6%), UnipolSai (-3,4%) e Unipol GF (-3,7%). Debole anche Cattolica Assicurazioni (-2,3%).

  • Forti vendite su Luxottica (-4,47%, asta di volatilità) nonostante i risultati conseguiti nel primo* trimestre con fatturato adjusted a +22% (+7,2% a cambi costanti) a €2,2 miliardi di (livello mai raggiunto in un singolo trimestre) e utile netto del Gruppo a €210 milioni, in crescita del 34%.
    Il broker Raymond James ha però peggiorato il giudizio su Luxottica portandolo a MARKET PERFORM.

  • Netto calo per Telecom Italia (-3,2% a 1,05 euro) che cancella il progresso di ieri e torna a insidiare il supporto a 1,049 euro.* L'eventuale violazione confermata in chiusura di seduta di questo ultimo riferimento determinerebbe il completamento del potenziale doppio massimo in formazione da metà marzo, pattern ribassista con obiettivo ideale in area 0,95.

    Reuters scrive che oggi presso la sede nazionale del PD c'è stato un incontro tra gli attori del sistema telefonico per tentare un avvicinamento tra le posizioni delle varie aziende in merito agli investimenti per la banda larga in fibra. La stessa Reuters sempre oggi ha riferito che due fonti industriali hanno confermato le odierne indiscrezioni del Sole 24 Ore: in base a queste ultime, Telecom Italia e Fastweb nei giorni scorsi hanno firmato un accordo per sperimentare congiuntamente nuove tecnologie sulla fibra ottica fino all'armadio (Fibre to the cabinet), al fine di verificare che garantiscano una velocità di almeno 100 megabit.

  • Nuova accelerazione ribassista per Gruppo Espresso (-3,7% a 1,07 euro) che conferma quindi* il segnale negativo inviato ieri con la violazione dei supporti a 1,15/1,16 euro: si fa sempre più concreto il rischio di assistere a un pericoloso test delle ex resistenze a 1,02 circa.

  • Si confermano positive Banca MPS (+4,3%) e Banca Carige (+0,8%) grazie alle prospettive di un intervento del governo sul tema delle sofferenze.* Ieri il presidente del consiglio, Matteo Renzi, in visita presso la Borsa di Milano ha dichiarato che nelle prossime settimane l'esecutivo adotterà misure per gestire il problema delle sofferenze bancarie.

    A tal proposito sono in corso negoziati con la Commissione UE.

  • In verde FCA (+0,9%) grazie ai dati sulle immatricolazioni in Italia ad aprile. *Secondo le cifre pubblicate ieri dopo la chiusura del mercato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, ad aprile il mercato italiano dell'auto totalizza 148.807 immatricolazioni, il 24,2% in più rispetto ad aprile dello scorso anno.
    FCA ha fatto leggermente meglio con un +24,9% a/a, con quota di mercato che sale al 29,1%.

  • Tonica Banca Generali (+3,8%) grazie ai dati del primo trimestre 2015,* periodo chiuso con il miglior utile netto di sempre, pari a €93,1 milioni, in aumento del 140% rispetto al primo trimestre 2014.

Pochi minuti prima dell'apertura di Wall Street i future sui principali indici USA sono in ribasso dello 0,4-0,5 per cento circa.
Nel mese di marzo negli USA la bilancia commerciale ha segnato un deficit pari a 51,37 miliardi di dollari, in crescita rispetto al disavanzo di 35,89 mld del mese precedente e superiore ai 41,20 miliardi attesi dagli economisti.

(Simone Ferradini)

Autore: Financial Trend Analysis Fonte: News Trend Online

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