Piazza Affari in forte ribasso su rischio elezioni anticipate, risale lo spread. FTSE MIB -2,03%

19/07/2019 17:50

Piazza Affari in forte ribasso su rischio elezioni anticipate, risale lo spread. FTSE MIB -2,03%

Piazza Affari in forte ribasso su rischio elezioni anticipate, risale lo spread. FTSE MIB -2,03%.

*Mercati azionari europei deboli. Wall Street in verde: *a ridosso della chiusura delle borse europee S&P 500 +0,1%, NASDAQ Composite +0,2%, Dow Jones Industrial +0,3%. A Milano il FTSE MIB ha terminato a -2,03%, il FTSE Italia All-Share a -1,91%, il FTSE Italia Mid Cap a -1,05%, il FTSE Italia STAR a -0,88%.

*Borsa italiana in forte ribasso a causa dell'acuirsi delle tensioni tra Lega e M5S: c'è il rischio concreto di elezioni anticipate nei primi mesi del prossimo anno o addirittura a settembre.

Netta flessione anche per i BTP, spread in rialzo.* Il rendimento del decennale segna 1,61% (chiusura precedente a 1,55%), lo spread sul Bund 193 bp (da 185) (dati MTS).

Tra i dati macroeconomici pubblicati in giornata segnaliamo che negli USA la stima preliminare di luglio dell'indice di fiducia dei consumatori, calcolato dall'Università del Michigan e da Reuters, si attesta a 98,4 punti, risultando inferiore alle previsioni degli addetti ai lavori fissate a 98,6 punti ma superiore alla rilevazione precedente fissata a 98,2 punti.

La BCE ha comunicato che nel mese di maggio l'avanzo delle Partite Correnti dell'Eurozona, dato dal saldo delle transazioni effettuate per la vendita e per l'acquisto di beni e servizi, e' risultato pari a 30 mld di euro, da 22 mld di euro di aprile (rivisto da 20,9 mld). Gli analisti avevano previsto un valore pari a 21,2 miliardi di euro.
In Germania l'Ufficio di Statistica Destatis ha comunicato che nel mese di giugno l'Indice dei Prezzi alla Produzione è diminuito dello 0,4% su base mensile risultando inferiore alle attese fissate su un decremento dello 0,1%, e alla rilevazione precedente pari al -0,1%. Su base annuale il PPI e' cresciuto dell'1,2%, inferiore alla rilevazione precedente pari al +1,9% e al consensus +1,4%.

In Italia secondo l'Istat il calo registrato a maggio per l'indice destagionalizzato della produzione nelle costruzioni, sebbene assai più lieve di quello rilevato ad aprile, sembra confermare il rallentamento congiunturale in atto da tre mesi. L'Istat rende noto che a maggio 2019, rispetto al mese precedente, si stima una lieve flessione (-0,1%) per l'indice destagionalizzato della produzione nelle costruzioni.
Nella media del trimestre marzo-maggio 2019, la produzione nelle costruzioni aumenta dello 0,1% rispetto al trimestre precedente.Su base annua, l'indice corretto per gli effetti di calendario (i giorni lavorativi sono stati 22, come a maggio 2018) cresce del 2,0%. L'indice grezzo della produzione nelle costruzioni registra lo stesso aumento (+2,0%) rispetto a maggio 2018.

*Bancari in forte ribasso *penalizzati dal balzo di rendimenti e spread.

L'indice FTSE Italia Banche termina a -3,15%, l'EURO STOXX Banks cede l'1,7%. Banco BPM -6,03%, UBI Banca -4,48%, UniCredit -3,66%, Banca MPS -5,79%.

*Il netto calo dei BTP ha avuto effetti negativi anche sul comparto utility. *L'indice FTSE Italia Servizi Pubblici chiude a -3,86%, l'EURO STOXX Utilities cede l'1,2%.
Terna -4,15%, Enel -4,13%, Snam -3,97%, Hera -3,44%, Italgas -3,23%.

Performance negativa anche per Telecom Italia -2,96%: Angelo Marcello Cardani, il presidente uscente dell'Autorità delle comunicazioni (Agcom), in un convegno ha criticato con forza l'ipotesi di un'integrazione tra la rete fissa di TIM e quella di Open Fiber che lasciasse a TIM il controllo dell'infrastruttura: "Non solo è una forte inversione a U, ma torniamo indietro".

La questione degli assetti proprietari sarebbe dirimente anche sul fronte delle agevolazioni regolatorie che il nuovo Codice europeo delle Comunicazioni elettroniche prevede (tramite tariffe di accesso favorevoli) soltanto per gli operatori non integrati, come Open Fiber che opera solo all'ingrosso e a differenza di TIM che opera anche al dettaglio.

Bene STM +2,29% a 16,3150 euro: ieri Taiwan Semiconductor Manufacturing Company ha indicato per il terzo trimestre una previsione sui ricavi superiore alle attese degli analisti.

Banca Akros ha confermato la raccomandazione buy e il target a 17,90 euro: mercoledì prossimo il cda approverà i conti del secondo trimestre. Gli analisti puntano soprattutto sul terzo trimestre per vedere una forte crescita.

Tiene botta Pirelli&C -0,27%: secondo indiscrezioni di stampa la prossima settimana ChemChina (primo azionista con il 45,5%) e Camfin (10%) potrebbero siglare i nuovi patti parasociali valevoli fino al 2023, con Marco Tronchetti Provera confermato vice presidente esecutivo e a.d..

(Simone Ferradini - www.ftaonline.com)

Fonte: News Trend Online

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