Piazza Affari in netto progresso con bancari e Telecom. FTSE MIB +1,08%

17/09/2018 17:57

Piazza Affari in netto progresso con bancari e Telecom. FTSE MIB +1,08%

Piazza Affari in netto progresso con bancari e Telecom. FTSE MIB +1,08%.

Mercati azionari europei incerti. Wall Street debole: a ridosso della chiusura delle borse europee S&P 500 -0,3%, Nasdaq Composite -0,9%, Dow Jones Industrial invariato. A Milano il FTSE MIB ha terminato a +1,08%, il FTSE Italia All-Share a +0,97%, il FTSE Italia Mid Cap a +0,27%, il FTSE Italia STAR a +0,01%.

Per quanto riguarda i dati macroeconomici della giornata, negli USA l'indice Empire State Manufacturing (che misura l'andamento dell'attività manifatturiera di New York) si attesta nel mese di settembre a 19 punti da 25,6 punti di agosto risultando inferiore alle attese degli analisti fissate su un indice pari a +23,2 punti.

Eurostat ha comunicato che nel mese di agosto il dato relativo all'indice dei prezzi al consumo (CPI definitivo) segna +2% su base annuale in linea con le attese ma in calo dal +2,1% di giugno e luglio. In crescita dello 0,2% l'inflazione mensile dopo la flessione dello 0,3% della lettura precedente.
L'indice Core (esclusi i prezzi di energia, cibo, alcool e tabacco) è cresciuto dello 0,2% ad agosto dopo la diminuzione dello 0,5% di luglio (consensus +0,2%). L'Istat rende noto che nel mese di luglio 2018 in Italia il surplus commerciale si riduca di 886 milioni di euro 5.676 milioni di euro, rispetto ai 6.562 milioni di luglio 2017.

Netto rialzo per i bancari italiani: il FTSE Italia Banche termina a +2,23%, contro il +1,2% circa dell'EURO STOXX Banks.

I titoli del comparto hanno approfittato del netto calo di rendimenti e spread:
il BTP decennale rende il 2,70%, -9 bp rispetto a venerdì, lo spread sul Bund cede 9 bp a 224. Le trattative sulla manovra finanziaria sembrano destinate a far rientrare il budget, stimato in 28-30 miliardi di euro, nell'alveo di un saldo deficit/Pil 2019 all'1,6% tracciato dal ministro dell'Economia Giovanni Tria per rispettare i vincoli di Bruxelles.
In evidenza Banco BPM (+3,60%), UniCredit (+2,61%), Intesa Sanpaolo (+2,33%), Banca MPS (+4,07%).

Telecom Italia (+4,01%) guadagna nettamente terreno. Sabato MF ha scritto che il direttore finanziario Piergiorgio Peluso potrebbe uscire dal gruppo e che Alfredo Altavilla, ex responsabile Europa di FCA, l'anno prossimo potrebbe prendere il posto dell'attuale a.d., Amos Genish.

La scorsa settimana si è chiusa la prima parte dell'asta per le frequenze 5G messe in gara dal MISE. Il gruppo si è aggiudicato, con un investimento di 680,2 milioni di euro dei quattro lotti da 5+5 MHz ciascuno sulla banda 700 MHz, disponibili a partire dal 2022 e validi fino al 2037.

Saipem (+2,78% a 4,80 euro) estende il rimbalzo di venerdì (+3,48% dopo il -5,01% accusato giovedì in scia alla notizia delle dimissioni, con decorrenza dal 15 ottobre, del Chief Financial and Strategy Officer Giulio Bozzini).

Il titolo aveva approfittato della decisione di Bernstein di incrementare nettamente il target da 6,60 a 10,20 euro, con giudizio outperform confermato. Oggi il titolo trae beneficio dal parziale recupero del greggio dopo la correzione dai massimi di periodo (da maggio per il Brent) toccati mercoledì scorso.

*Mediaset (+2,90%) *in rialzo dopo l'incontro di ieri tra Berlusconi e Salvini: si è trattato di un passaggio preliminare in vista di eventuali accordi tra Lega e Forza Italia sulle prossime votazioni amministrative e sulla presidenza della Rai.

Secondo le cronache i due leader hanno discusso anche del tetto per la pubblicità in tv voluto dal M5S: Salvini avrebbe rassicurato Berlusconi su questo punto.

Juventus FC (+3,90%) in netto progresso: con la vittoria di ieri il club bianconero consolida il primato nella classifica di Serie A e festeggia i primi goal di Cristiano Ronaldo in Italia.
Milano Finanza scrive che la Juve sta trattando con Adidas una revisione del contratto di sponsorizzazione tecnica per adeguare le cifre alla maggiore visibilità derivante dall'ingaggio del portoghese. La scorsa settimana Juventus FC ha comunicato di aver chiuso l'esercizio 2017/2018 con una perdita pari a € 19,2 milioni contro l'utile di € 42,6 milioni dell'esercizio precedente.

I ricavi sono calati del 10,3% a 504,7 mln. Al 30 giugno 2018 l'indebitamento finanziario netto ammonta a € 309,8 milioni ed evidenzia un incremento di € 147,3 milioni rispetto al dato di € 162,5 milioni del 30 giugno 2017.

*Diasorin (+1,91%) *in rialzo dopo l'annuncio del lancio sul mercato europeo del nuovo test LIAISON QuantiFERON-TB Gold Plus.
Il nuovo test, frutto della collaborazione con QIAGEN, contribuirà ad accelerare la conversione del mercato globale dei test diagnostici per la tubercolosi latente al più moderno test QuantiFERON, basato sull'analisi del campione di sangue.

*Eurotech (+7,29% a 3,31 euro) *cancella la correzione di venerdì e si riavvicina ai massimi dal 2009 a 3,32 euro toccati alla fine della scorsa settimana.

Il titolo si muove ancora in scia ai risultati relativi al primo semestre 2018: i ricavi sono balzati dai 22,00 milioni di euro dello stesso periodo del 2017 a 37,32 milioni, mentre il risultato netto è passato da una perdita di 7,02 milioni del 2017 a un utile di 1,91 milioni.

*Contrastati gli automobilistici *con i rialzi di Sogefi (+1,40%), Brembo (+1,66%), Pirelli &C (+1,66%).
Lieve rialzo per FCA (+0,40%): secondo Il Sole 24 Ore di ieri, la vendita di Magneti Marelli potrebbe essere questione di giorni, ma il fondo di private equity KKR avrebbe chiesto un maxi sconto sulle valutazioni iniziali mettendo in salita le negoziazioni, ancora comunque sul tavolo.

Negativa Ferrari (-1,40%) all'indomani del terzo posto di Sebastian Vettel nel GP di Singapore.

La vittoria di Lewis Hamilton spinge il vantaggio del britannico nella classifica del mondiale di F1 a 40 punti (281 contro i 241 del tedesco). Domani verrà presentato dal neo a.d. Louis Casey Camilleri il piano industriale al 2022, nell'ambito del Capital Markets Day. Il piano resta pesantemente influenzato dal lavoro del predecessore Sergio Marchionne: quest'ultimo a inizio anno aveva ipotizzato come obiettivo al 2022 un EBITDA adjusted pari a 2 miliardi di euro, pressochè raddoppiato rispetto a quello del 2017 (1,036 miliardi).

In occasione della pubblicazione dei dati del secondo trimestre 2018, a inizio agosto, Camilleri aveva definito "ambiziosi" i target preannunciati da Marchionne, causando un forte calo del titolo della rossa. Operatori e analisti attendono quindi con grande curiosità le parole dell'a.d..

STMicroelectronics (-2,17%) debole con il settore microchip europeo: le vendite si sono concentrate sull'austriaca Ams (-4%) seguita da Dialog Semiconductor (-1,3%), Infineon (-1%).

(Simone Ferradini - www.ftaonline.com)

Fonte: News Trend Online

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