Piazza Affari in parità. Boom di acquisti su MPS. FTSE MIB +0,02%

10/01/2020 17:52

Piazza Affari in parità. Boom di acquisti su MPS. FTSE MIB +0,02%

Piazza Affari in parità. Boom di acquisti su MPS. FTSE MIB +0,02%.

*Mercati azionari europei in lieve ribasso. Wall Street sopra la parità: *a ridosso della chiusura delle borse europee S&P 500 +0,1%, NASDAQ Composite +0,2%, Dow Jones Industrial -0,1%. A Milano il FTSE MIB ha terminato a +0,02%, il FTSE Italia All-Share a +0,01%, il FTSE Italia Mid Cap a -0,02%, il FTSE Italia STAR a -0,40%.

BTP positivi, spread in netto calo. Il rendimento del decennale segna 1,33% (chiusura precedente a 1,39%), lo spread sul Bund segna 153 bp (da 162) (dati MTS).

Tra i dati macroeconomici pubblicati in giornata segnaliamo negli USA: nuovi lavoratori dipendenti non agricoli dicembre a 145.000 unità da 256.000 R (atteso 164.000); salario orario medio dicembre +0,1% m/m da +0,3% m/m R (atteso +0,3%).

In Italia: produzione industriale novembre +0,1% m/m da -0,3% m/m (atteso +0,1% m/m).

*Bancari in calo: *l'indice FTSE Italia Banche segna -0,87%. FinecoBank -3,07%, UBI Banca -1,29%, Banco BPM -1,20%, UniCredit -0,87%.

Performance "monstre" invece per Banca MPS, +19,69% a 1,72 euro, che accelera al rialzo e tocca i massimi da luglio con volumi scambiati superiori ai 27 milioni di azioni, contro i 3 circa di media giornaliera delle ultime settimane.
Il titolo si è portato a contatto con le resistenze a 1,70/1,75 euro, importanti ostacoli in ottica di medio/lungo periodo (obiettivi successivi a 2,00 e 2,45). MPS approfitta della decisione di Moody's di rivedere i rating della banca, aumentando il rating standalone a "b3" (da "caa1"). I rating a lungo termine del debito senior unsecured e dei depositi sono stati confermati rispettivamente a "Caa1" e "B1" ed è stato migliorato l'outlook da "negativo" a "positivo".

Il rating del debito subordinato è stato portato a "Caa1" (da "Caa2"). Ieri MPS aveva comunicato, a seguito del completamento dell'iter di approvazione della legge di bilancio 2020, di aver rivisto il valore delle DTA (Deferred Tax Assets, imposte anticipate) iscritte in bilancio "per tener conto degli effetti sui futuri redditi imponibili derivanti dalla reintroduzione dell'agevolazione fiscale "ACE - Aiuto alla Crescita Economica" e dall'evoluzione dello scenario macroeconomico, in linea con quanto già anticipato nei risultati al 30 settembre 2019".

Complessivamente, e sulla base di stime preliminari, l'impatto negativo complessivo per l'istituto senese "è stato quantificato in circa Euro 1,2 miliardi e verrà contabilizzato alla voce "Imposte sul reddito di periodo", con corrispondente impatto negativo sul risultato netto del 4° trimestre 2019".
Non sono attesi invece impatti in termini di ratios patrimoniali, in quanto le DTA iscritte sono già dedotte direttamente dal capitale regolamentare.

Ferrari +2,13% a 156,00 euro. Kepler Cheuvreux migliora la raccomandazione da hold a buy e incrementa il target da 150 a 175 euro. Il titolo ha toccato il nuovo massimo storico a 157,50 euro.

L'intero settore auto è in buona forma all'indomani della revisione al rialzo delle stime sui veicoli consegnati nel 2019 da parte di Volkswagen +2,2%.

L'indice EURO STOXX Automobiles & Parts segna +0,5%. A Milano Pirelli +0,3%, Piaggio +2,8%, Landi Renzo +2,7%.

Utility in progresso grazie alla flessione di rendimenti e spread. In evidenza Enel +1,53%, Italgas +1,42% e Snam +1,49%, queste ultime due in scia ai report positivi di BofA Merrill Lynch.

*Nexi, -2,15% *a 12,1180 euro, in netto ribasso dopo che l'azionista di maggioranza Mercury UK Holdco ha annunciato la vendita di 48,5 milioni di azioni (pari al 7,7% del capitale) del gruppo che offre servizi e infrastrutture per il pagamento digitale attraverso accelerated bookbuilding.

L'operazione è avvenuta a 11,60 euro per azione (la chiusura di ieri a 12,3840). La partecipazione di Mercury scende al 52,4%.

Falck Renewables (+4,00%) estende il rimbalzo avviato dai supporti orizzontali a 4,50 euro, base della fase laterale degli ultimi due mesi allineata al picco di luglio, e si riaffaccia sugli ostacoli a 4,95/4,96, limite superiore del range citato e record.
La rottura di quest'ultimo riferimento permetterebbe al titolo di raggiungere a 5,45 circa il lato alto di un canale che sale dai minimi di un anno fa. Le ambizioni di crescita verrebbero rinviate nel caso di discese sotto 4,50 circa, prologo a cali verso 4,05 circa, base del canale citato.

D'Amico (+5,11%) balza oltre la linea che scende dai top di fine 2018 a 0,144 nel tentativo di dare seguito alla reazione partita a ottobre verso obiettivi a 0,166.

L'eventuale rottura di questo riferimento, massimi di dicembre 2018, potrebbe creare le premesse per la realizzazione di un rimbalzo duraturo verso 0,1855 e 0,2130. Sotto 0,13 rischio invece di ritorno sui minimi del 2019 a 0,0840.

(SF - www.ftaonline.com)

Fonte: News Trend Online

© TraderLink News - Direttore Responsabile Marco Valeriani - Riproduzione vietata

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