FTSE/MIB, estate all'insegna della debolezza

Alessandro Aldrovandi Alessandro Aldrovandi - 23/06/2017 11:07

Da qualche settimana è diventato davvero difficile riuscire a comprendere l'impostazione del mercato azionario italiano, sia perchè si dimostra sempre più decorrelato rispetto alle principali piazze finanziarie internazionali (a volte molto più forte, a volte inspiegabilmente più debole), sia perchè continua a muoversi all'interno di un ristretto trading range compreso tra i livelli 20.500 e 21.100.

Dalla lateralità che caratterizza attualmente l'indice FTSE/MIB, inoltre, non è possibile trarre alcuna indicazione previsionale poichè, a causa di volumi ridotti e assenza di "mani forti", mancano gli elementi sufficienti sia per definirla una fase di accumulazione rialzista che di distribuzione ribassista.

 

E' vero che le quotazioni si stanno allontanando dai massimi registrati a metà maggio in area 21.500, tant'è che è stata violata al ribasso anche l'importante media mobile a 25 periodi, ma è altrettanto vero che non riescono comunque a scendere al di sotto del supporto posto sul livello 20.570, dove si trova l'indicatore Supertrend. Probabilmente l'intorno di 20.500 è considerato molto importante dagli operatori, uno spartiacque tra la positività e negatività del mercato, anche perchè a quel punto i prezzi si troverebbero ad affrontare la trendline rialzista di lungo periodo che ha finora accompagnato il rally di Piazza Affari.

 

In sostanza, non c'è sufficiente forza per salire nuovamente, visto che anche altri mercati (come Dax e S&P500) hanno cominciato a ritracciare dopo i recenti massimi storici, ma neppure molte motivazioni per vendere e liquidare le posizioni, neppure alla vigilia del sempre imprevedibile periodo estivo.
 

Dal punto di vista operativo, pertanto, è necessario aspettare che il FTSE/MIB esca da questa congestione, ponendo molta attenzione agli eventuali falsi segnali. L'apertura di posizioni long potrebbe essere vantaggiosa solo al superamento della resistenza dei 21.500 punti, evitando di considerare come affidabile il massimo relativo sul livello 21.280 e ponendosi come obiettivo almeno il raggiungimento di quota 22.000.

Altrimenti, la negatività dovrebbe manifestarsi alla violazione del già citato indicatore Supertrend sul livello 20.570, con target ribassista posto inizialmente a 19.950. Qualora la discesa dovesse essere più ampia, il successivo obiettivo potrebbe essere rappresentato dalla chiusura del Gap Up ancora aperto a 19.500, creatosi in occasione del risultato delle elezioni presidenziali francesi (primo turno).

GRAFICO DAILY DEL FUTURE FTSE/MIB

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