Le perdite fanno parte del gioco, come imparare ad accettarle

Elena Sanjust Di Teulada Elena Sanjust Di Teulada - 25/09/2018 15:39

La possibilità di una perdita monetaria mette in moto due paure: quella della perdita e quella di non essere adeguati, ed entrambe mettono a rischio il nostro senso di identità e di quanto valiamo. Però, saper accettare le perdite è indispensabile per un trader.

La paura della perdita a livello primitivo ci riporta alla nostra paura più grande, che è la paura della morte, e dobbiamo sempre ricordare che il nostro cervello non sa distinguere tra paure reali e paure psicologiche. Anzi, sono quelle “irreali” le più pericolose, che riempiono le nostre giornate e rischiano di portarci fuori strada.

Inoltre nel mondo odierno misuriamo il nostro valore e la nostra importanza a partire dai nostri risultati, se non economici professionali, è un modo per vedere riflesso al di fuori di noi il fatto che stiamo supportando adeguatamente la nostra famiglia.
 

Nel trading c’è molta pressione psicologica verso aspettative non realistiche di successo, che grazie alle pubblicità ingannevoli che conosciamo tutti.

A ciò si aggiunge la paura di non essere adeguati, che in altri ambiti vinciamo ricorrendo ad una validazione esterna di qualche tipo dei nostri risultati.

 

Anche in questo caso se la capacità che abbiamo di provvedere ai nostri cari diventa la misura del valore che ci diamo, nel trading è un problema grosso.

Questa è una capacità necessaria alla sopravvivenza, ma fino a poco tempo fa non era legata ad un giudizio sul proprio valore.

Diventa un punto vulnerabile nel momento in cui abbiamo il bisogno di provare il nostro valore come trader.

La paura della perdita o di non essere adeguati ci mette in una posizione di partenza negativa.

 

Dobbiamo imparare a vedere il successo nel trading come una performance per cui sviluppare le competenze necessarie, e non una misura del nostro valore come persone.

 

A volte è una differenza molto sottile, proprio perché siamo soli in quello che facciamo e senza validazioni esterne: sta solo a noi riuscire a distinguere le due cose.

 

Ecco perché la perdita di denaro va contro due necessità importanti: non perdere risorse materiali che ci servono per la sopravvivenza e sentire di avere valore come essere umani. Ecco perché è tanto difficile accettare la perdita reale di denaro.

Le paure sono meccanismi mentali che noi stessi costruiamo, quindi facilmente possono essere scardinati. Andrew Verity, il ricercatore australiano fondatore del Neuro-Training®, le definisce con l’acronimo False Evidence Appearing True (FEAR). Letteralmente, “fatti falsi che appaiono veri”. Ci sembrano vere, ma non lo sono.


Ma come superare la paura della perdita?

Nello yoga si insegna che tutte le tecniche respiratorie che comprendono una fase di apnea a polmoni vuoti ci possono aiutare a scardinare le paure. Questo perché quello stato, ovvero l’essere “senza respiro” costituisce metafora chiara e diretta dello stato in cui siamo realmente “senza respiro”, ovvero la morte. E va a scardinare le paure, che provengono tutte da quella primordiale, ovvero la paura della morte, come dicevamo sopra.

Per esempio, inizia fin d’ora a praticare questa “meditazione per gestire le emergenze

Praticare queste respirazioni ci rende meno spaventoso questo scenario e ci alleggerisce da quel “terrore” atavico, alleggerendoci di conseguenza anche delle altre paure collegate. Il tutto però con allenamento e pratica quotidiani, anche solo per 10 minuti.


Il 26 ottobre terremo un workshop di stampo pratico su questi argomenti, puoi trovare qui tutte le informazioni sui contenuti e iscriverti: http://bit.ly/2NLRr9t


Articolo a cura di Elena Sanjust di Teulada e Alessia Tanzi

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