Apertura in forte discesa per i listini milanesi, oggi restano chiuse Londra e Wall Street. A fronte di vendite diffuse, si segnalano i livelli da monitorare per A2A, Fiat e Telecom Italia
Il FTSE MIB disegna una white spinning top che fotografa la terza seduta consecutiva caratterizzata da scarsi volumi e volatilità. L’indice italiano assorbe egregiamente il dividend day di lunedì archiviando la terza settimana positiva consecutiva, smentendo il famoso detto Sell in may and go away, ma si ritrova in difficoltà in apertura di settimana, con una flessione che supera l’1 per cento.
Lunedì ci attendiamo volumi in contrazione a causa della chiusura delle borse di Hong Kong, inglesi e di Wall Street. A focalizzare l'interesse degli operatori è ancora l'evoluzione delle trattative con la Grecia dopo le parole del ministro dell'Interno Nikos Voutsis secondo cui Atene non potrà ripagare i prestiti del Fondo monetario internazionale il prossimo mese perché non ha soldi per farlo.
A Piazza Affari focus su MPS nel primo giorno dell'aumento di capitale, con il Cda che ha fissato a 1,17 euro il prezzo delle nuove in opzione ai soci per raccogliere poco meno di 3 miliardi di euro.
Fra i titoli del S&P MIB 40 interessanti, TELECOM ITALIA disegna un Engulfing Bullish che riporta i prezzi a contatto con la resistenza passante a 1.145€. Interveniamo a seguito del superamento di questo livello.
A2A prosegue il rally, archiviando la settima seduta positiva consecutiva, riportandosi su livelli che non vedeva da 4 anni. Attendiamo un rapido consolidamento per individuare un punto di ingresso a più basso rischio.
Discorso analogo per FIAT che chiude l’ottava seduta positiva consecutiva. Un pull back sarebbe auspicabile prima di entrare
Mostra crescente forza CNH (+5.46% nelle ultime 5 sedute) che si riporta a contatto con la resistenza passante a 8.3€. Una chiusura superiore a questo livello, fornirà un significativo segnale rialzista
PRYSMIAN registra una fase di compressione della volatilità in prossimità dei massimi in area 21.05€. Il superamento di questo livello, potrebbe calamitare nuovi acquirenti.
EXOR tocca nuovi massimi assoluti a 44.88€: i volumi inconsistenti (scambiate solo 269.000 azioni) ci inducono ad attendere un segnale più significativo per intervenire
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