Prezzi bassi = meno oro e argento

Opinione sui mercati Opinione sui mercati - 11/01/2018 11:58

“I prezzi bassi sono i migliori dottori di loro stessi” è un detto che vale soprattutto nelle commodity e più ancora se concetto di valore viene esaltato ai massimi livelli, cioè nei metalli preziosi.

A parte il palladio, che è stato spinto sui massimi di tutti i tempi dopo lo scandalo delle emissioni auto, tutti gli altri metalli preziosi sono da tempo su prezzi contenuti.

Buona la performance dell’oro da dicembre a questa parte, ma il sentiment resta diviso tra coloro che pensano che il metallo giallo non serva più, visto che le banche centrali possono stampare a piacimento e altri ancora, che hanno dirottato le proprie attenzioni verso le criptovalute.

Soffre anche l’argento, metallo industriale dai molteplici impieghi, ma che subisce sempre il traino da parte di “Sua Eccellenza” Oro.

Tuttavia non dobbiamo pensare che resterà sempre così, in quanto le forze dell’economia sono sempre in moto e nel tempo tendono a riequilibrare i prezzi.

Prod mineraria

La tabella sopra vi mostra il consuntivo dei minerali prodotti alla fine del IV trimestre 2017 per una compagnia estrattiva di argento (Hecla mining), che produce anche oro, zinco e piombo in quanto presenti nei giacimenti.
Come si può osservare la produzione di tutti i metalli nel 2017 è stata inferiore a quella del 2016:

il calo per l’argento è intorno al 25% sia su base trimestrale sia su base annua, per l’oro è del 4% su base trimestrale e frazionalmente inferiore su base annua, mentre le riduzioni sono ben più consistenti per piombo (lead) e zinco. (Nota: è ancora presto per affermare che questa sarà una costante per altre aziende estrattive, ma questa ci dà un’anteprima di sicuro interesse).

Si sta concretizzando quanto già preannunciato in alcuni articoli in passato: i prezzi bassi disincentivano la scoperta di nuovi giacimenti e quindi nel lungo termine la produzione diminuisce.

Da quest’anno, inoltre, le aziende minerarie si troveranno a fronteggiare prezzi dell’energia maggiori e ciò potrebbe contribuire ancor di più a una contrazione della produzione nel corso.

E ai prezzi cosa succederà? Lasciamo a ciascuno di voi ipotizzare cosa potrà accadere.


Maurizio Mazziero
Fonte: www.mazzieroresearch.com

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